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Dici pallacanestro e pensi alla NBA, dici NBA e pensi alla pallacanestro. Questo perchè ormai l’universo del basket non avrebbe più senso se non ci fosse a catalizzare attenzioni, spettacolo e magia il campionato più amato di tutto il mondo della palla a spicchi.

Un qualcosa di unico nel panorama sportivo, che adesso è pronto a vivere la sua 73° edizione con la stagione 2018-19 che è alle porte. Gli appassionati di tutto il mondo sono lì, con il calendario in mano ed uno sguardo ai fusi orari delle varie città, perchè non importa a che ora giochi l’Nba, per chi ama il basket ci sarà sempre un modo di gustare le gesta dei più grandi giocatori della pallacanestro.

NBA 2018/19: chi vincerà?

La prima domanda è una e non può essere che quella: chi vincerà? C’è ancora una lunghissima regular season a separarci dalla fase più calda e decisiva del campionato, sei mesi pieni di partite e duelli, eppure i pronostici di inizio stagione rappresentano uno dei momenti più adrenalinici che ci siano, per provare ad immaginare che stagione sarà, chi sarà il più forte, chi sarà la sorpresa, chi scriverà un’altra pagina di storia.

Impossibile quindi non mettere in pole position, in una ipotetica griglia di partenza, i Golden St. Warriors, i campioni in carica che con il 4-0 rifilato nella serie in finale a Cleveland si sono assicurati il secondo titolo consecutivo, il terzo in quattro stagioni. Questo senza sottovalutare i Los Angeles Lakers, che si candidano prepotentemente al ruolo di protagonisti dopo aver accolto in squadra LeBron James, il quale dopo due stagioni di digiuno vuole tornare a vincere e niente di meglio che farlo con i Lakers, i quali sognano l’aggancio a quota 17 titoli ai Boston Celtics per diventare i più titolati di sempre proprio al pari della squadra del Massachusetts. A Los Angeles, dove non ci vince dal 2010, la fame è tanta.

NBA 2018/19: i Cleveland Cavaliers

Un capitolo a parte meritano i Cleveland Cavaliers. Orfani di LeBron James, la sconfitta nella finale di giugno rischia di essere la fine di un’era, cosa che a Cleveland vogliono assolutamente scongiurare. Per farlo, dovranno dare il meglio di loro stessi per dimostrare di poter essere al top anche senza LeBron. Attenzione anche a Houston Rockets e Boston Celtics, eliminate entrambe nelle semifinali lo scorso anno e sicuramente in grado di poter dire la loro anche in questa stagione, mentre è giusto dare delle chanches anche a San Antonio Spurs, Miami Heat e Toronto Raptors, con quest’ultimi che salutano Dwane Casey in panchina per dare il benvenuto a Nick Nurse.

Come sempre, la regular season darà indicazioni importanti ma non decisive, perchè il bello della NBA è anche questo, cioè il saper regalare una sorpresa, un ribaltone ed un colpo di scena degno dei migliori registi di Hollywood. Spesso spendere troppo nella regular season sia in termini fisici che mentali può giocare un brutto scherzo anche a chi magari si presenta ai play-off da prima della classe. Ed è proprio ciò che rende affascinante quei circa due mesi di scontri diretti, quando le migliori giocate della palla a spicchi si ritrovano a lottare per il titolo più ambito.

Matteo Novembrini BWL

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