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Nel 1991 uscì, in una sua prima edizione negli Stati Uniti, il libro che avrebbe conquistato tutti gli appassionati di basket e non solo: The Jordan Rules di Sam Smith. Diventò, così dopo qualche revisione, uno dei libri più richiesti nelle librerie.
L’autore di “The Jordan Rules”
L’autore, Sam Smith, era ai tempi un giornalista sportivo con il compito di seguire i Chicago Bulls per il Chicago Tribune. Era una delle fonti migliori di notizie durante il periodo in cui “regnava” Jordan, ed era anche l’unica persona in grado di parlare in maniera obiettiva (come ci dimostra il libro) di tutti i retroscena che raccontavano la vera figura di quell’uomo tanto amato dal nome di Michael Jordan.
Il libro infatti è una riscoperta, un viaggio verso la verità, una piacevole sorpresa in cui non viene mostrato solo il lato migliore, ovvero quello del successo di MJ, ma vengono messi sotto la luce dei riflettori i vari difetti che ci fanno capire quanto sia difficile relazionarsi e far parte della stessa squadra di colui che viene ritenuto “il migliore di tutti”. MJ veniva, e viene ancora oggi, considerato come il più grande atleta mai esistito, cosa di cui egli stesso era consapevole: il suo ego infatti veniva mostrato continuamente durante le partite, e spesso occupava anche troppo spazio.
Perché questo titolo?
Il titolo del libro viene ripreso da uno schema creato dai Detroit Pitons, in un’epoca in cui Jordan sembrava regnare sovrano nei campi da basket. Forte e invincibile come nessun’altro, vincere una partita contro di lui non era per niente facile. Fu così, che a fine degli anni 80’, i Pitons riuscirono a creare una strategia molto precisa che prevedeva di impedire a Jordan di segnare, anche a costo di interventi al limite del regolamento.
Il libro quindi sembra mostrare una sorta di “dietro le quinte” di quel primo anello, di cui erano protagonisti le tensioni e i vari litigi tra i compagni e MJ.
Tra gli episodi che vengono citati e raccontanti nel libro, due sono quelli di maggior importanza: il primo racconta di una rissa tra Jordan e Will Perdue, mentre il secondo quando l’atleta stesso aveva imposto ai propri compagni di non passare la palla al centro.
L’intera squadra ha negato tutto, nonostante fosse sottinteso che tali informazioni siano state divulgate da qualcuno di interno, l’unico in grado di sapere tutto. Si sospetta che potesse esser stato Horace Grant, la fonte anonima dell’autore, ma non ci sono prove che affermino tale ipotesi.
[…] È difficile immaginare siano già trascorsi 26 anni dal 1992, ma le persone continuano a ricordare i momenti senza tempo accaduti in quel periodo. Per la maggior parte dei Millennials del mondo, gli anni ’90 sono stati i migliori per quanto riguarda moda, musica, TV e sport. Quella giornata estiva non è stata diversa, quando Michael Jackson ha presentato il suo video musicale per “Jam”, con un personaggio speciale: Michael Jordan. […]