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Il big match di questa notte, all’ Air Canada Center, tra le dominatrici delle due conference non ha tradito le aspettative. Un match molto equilibrato, dove alla fine è Toronto alla fine a sorridere grazie anche ad un ottimo avvio nel primo quarto.
La prima sconfitta dei Rockets
Per i Rockets si è trattata della prima sconfitta dopo 17 vittorie di fila nonostante i 40 punti di James Harden. Con questa vittoria Toronto, che da un mese è la migliore squadra ad est, si prendono la 7ª vittoria di fila con il marchio di Kyle Lowry e DeMar DeRozan, la 14ª nelle ultime 15 partite, che consacra definitivamente i canadesi al ruolo di contender per il titolo finale.
La prova di Jonas Valanciunas
Di rilievo anche la prova di Jonas Valanciunas (14 punti e 10 rimbalzi) un fattore chiave nel finale di gara. Dall’altra parte non è bastata la forza del miglior giocatore della stagione, James Harden, che con 40 punti ha provato ad allungare la striscia di vittorie più lunga della stagione e a trascinare la miglior squadra Nba, capace di impattare la parità a 2’ dalla fine con una tripla proprio del barba prima di alzare definitivamente bandiera bianca.
Harden: “Non è cambiato nulla”
“Non è cambiato nulla, non la sento nemmeno come una sconfitta” ha detto Harden. La sconfitta non ridimensiona le ambizioni da titolo dei texani, anzi a conferma dell’enorme potenziale dei Rockets in una serata storta al tiro e contro la squadra leader dell’Est, hanno avuto la chance per vincere la partita. Toronto vince 108-105 rafforzando il primato ad Est, mentre Houston rimane al comando della Western Conference dato che anche Golden State – priva di cinque infortunati tra i quali Steph Curry – si ferma a Portland dopo sette vittorie consecutive e nonostante i 40 di Kevin Durant.
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