Difficile dare una definizione certa al termine leadership. La mia è questa: “Una relazione che crea un cambiamento positivo per sé e gli altri attraverso la motivazione, la condivisione e la corresponsabilità nel raggiungere un obiettivo prefissato”. Kurt Lewin, psicologo tedesco, affermava che “un gruppo è qualcosa di diverso dalla somma delle sue parti”.
E così è nel basket, come in molti sport di squadra: il team è un soggetto autonomo che vive e vibra di tutti i soggetti che partecipano al progetto finale.
Leadership: cosa deve possedere un coach (leader)
Ma il coach (leader) è colui che guida e deve possedere, secondo me, alcune caratteristiche peculiari:
- Il coach (leader) è colui che sa di esserlo e non gli interessa mettersi in evidenza o cercare facili consensi
- Il coach (leader) sbaglia , ma si accorge più velocemente degli altri dell’errore e lo corregge
- Il coach (leader) utilizza con l’atleta e con la squadra feedback positivi (cosa ha funzionato) e feedback migliorativi (dove poter intervenire)
- Il coach(leader) sa riconoscere l’errore, non lo enfatizza, e ne parla con l’atleta al momento giusto
- Il coach (leader) al momento in cui propone obiettivi singoli o di squadra utilizza sensibilità e realismo
- Il coach (leader) aiuta l’atleta ad entrare in contatto con la propria visione del mondo perché nello sport ci si relaziona con qualcosa che va oltre se stessi
- Il coach (leader) utilizza l’ascolto attivo non trascurando alcuna parola a lui detta dall’atleta
- Il coach (leader) è colui che aiuta l’atleta a ritrovare l’energia che ha in se quando si sente solo e tutto intorno gli sembra contro
- Il coach (leader) gestisce il proprio stato mentale prima della gara e degli allenamenti per prepararsi all’evento nel miglior stato d’animo possibile
E adesso manca il n.10 , chissà perché 9 non vanno bene…, forse perché siamo ormai abituati ai decaloghi su qualsiasi argomento. Ma per scrivere il n.10 mi faccio aiutare da un grande scrittore peruviano: Carlos Castaneda, peraltro citato anche da Phil Jackson in “Basket e Zen”.
“Guarda ogni sentiero da vicino e con premeditazione: provalo tutte le volte che credi necessario; poi fatti una domanda: questo sentiero ha un cuore? Se ce l’ha è buono. Se no è inutile”
[…] semplicemente fare una riflessione su come spesso un atteggiamento ”empatico” possa portare a importanti risultati sul campo oltre che nella […]