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Enrico Rivetto è il titolare di un’azienda vitivinicola che produce vino di alta qualità da ben quattro generazioni. L’azienda, avvolta dai vigneti appartenuti al conte Vassallo situata tra Sinio e Serralunga d’Alba in provincia di Cuneo, è di medie-piccole dimensioni e produce circa 100mila bottiglie di vino all’anno tra Barbera, Nebbiolo, Barbaresco e diverse tipologie di Barolo.
Grande innovatore, nonostante la zona delle Langhe in cui è nato e cresciuto sia molto conservatrice e poco ricettiva ai cambiamenti, Enrico Rivetto è stato in grado di introdurre un progetto di biodiversità (di cui è in procinto di ottenere la certificazione) recuperando varietà antiche di mais, grano, salvia, rosmarino e altre colture.
Il connubio tra vino e basket come concetto di squadra
Ma, oltre alla produzione di vini d’eccellenza e di colture antiche, quello che non può passare inosservato è la sua innovativa visione del concetto di squadra come valore aggiunto. Enrico, infatti, è stato in grado di unire due passioni completamente diverse tra loro: il vino e il basket.
Sì perché, oltre ad essere un eccellente enologo e produttore di vino, Enrico è anche un grande appassionato di basket, tanto da aver messo canestri ovunque, sia nel cortile della propria abitazione che nell’azienda. Fin da ragazzo ha praticato questo sport nella squadra giovanile di quello che allora si chiamava Giornalino Alba (ora Olimpia Alba) per poi smettere di giocare all’età di 20 anni per iniziare a collaborare nell’azienda vitivinicola della propria famiglia. Ora il basket lo segue attraverso la sua squadra NBA del cuore, i Phoenix Suns come anche la NCAA e l’Eurolega e organizza partite sul terreno disconnesso della sua vigna con i propri dipendenti.
Come è nata quest’idea?
Ma come è nata questa idea? Enrico e il suo amico fotografo hanno deciso di coinvolgere i dipendenti dell’azienda organizzando una partita di basket a sorpresa a fine vendemmia dello scorso anno. Partita che è stata giocata seriamente dai ragazzi dell’azienda, dal lavoratore di campagna al cantiniere, i quali avevano indosso maglie di diverse squadre regalate nel tempo dai clienti di Enrico, tutti a conoscenza della sua grande passione per questo sport.
Essendo la maggior parte dei collaboratori dell’azienda vitivinicola di origine Slava, il cui basket viene masticato fin da bambini, è stata una sfida interessante ed ha avuto come risultato quello che Rivetto si era posto come obiettivo: il coinvolgimento, il divertimento, il fatto di affrontare la difficoltà di far rimbalzare la palla su un terreno disconnesso e, cosa più importante, l’essere parte di una squadra che, nonostante appartengano ad un’azienda di piccole dimensioni in cui si creano prodotti d’eccellenza, ci credano e mettano tutta la loro preziosa esperienza e passione. Proprio come nel basket.
[…] suo è un basket frizzante, fatto di corsa, tiro, fantasia, in cui i giocatori sono chiamati a esprimere liberamente le loro qualità. Nato ad Altamura in un campo profughi, la vita di Meo non è stata sempre facile; orfano di padre, […]