Un “mezzogiorno di fuoco” quello di domenica 25 novembre: l’Alma Pallacanestro Trieste non delude l’Allianz Dome e si impone per 102 – 82 contro una Red October Cantù che nonostante la difficile situazione societaria ha cercato di lottare fino alla fine.

I biancorossi, dopo aver recuperato in settimana sia Wright che Mosley, si presentano determinati in un palazzetto dal tifo trascinante, in una giornata piena di entusiasmo e solidarietà. Coach Dalmasson parte con il quintetto formato da Fernandez, Cavaliero, Strautins, Peric e Knox: risponde Pashutin, privo di Mitchell rimasto negli USA, con Gaines, Tassone, Tavernari, Udanoh e Jefferson. E’ Justin Knox a segnare il primo canestro, poi una fiammata di cinque punti di fila di Cavaliero porta subito l’Alma sul 7 – 2: risponde però Cantù, con un gioco da tre punti di Tavernari e le iniziative di Gaines (8/11 da due, 2/8 nelle triple, 9/11 ai liberi, 9 falli subiti e 4 assist). Peric mostra un paio di numeri dei suoi, poi l’entrata in campo di Chris Wright dà un’ulteriore accelerata ai ritmi di gioco biancorossi: una schiacciata di Strautins e un canestro di Da Ros porta avanti l’Alma sul +3 a fine primo quarto.

Nella seconda frazione, l’Alma riparte con una schiacciata di Mosley su alley hoop di Wright (8/11 dal campo, 3/5 ai liberi e 6 assist in 16 minuti), che ispira i compagni e mostra una “fame” pazzesca. Dall’altro lato, però, Gaines non molla di un centimetro e continua ad essere la principale bocca da fuoco dei brianzoli: quando coach Dalmasson fa accomodare Wright in panchina, trova un Fernandez importante; “Lobito” piazza tre tiri pesanti nel secondo quarto e ha un ottimo impatto.

L’Alma raggiunge la doppia cifra di vantaggio, poi nel finale di frazione la Red October, fra Gaines e Blake (8/10 da due, 2/3 da tre, 4/4 ai liberi) riesce a limare parzialmente il gap, portandosi sul meno cinque. Il break triestino arriva nel terzo quarto: tre triple di fila di Trieste, una di Peric e due di Cavaliero, riportano avanti in maniera netta i locali. Wright è ancora una volta il trascinatore e suggerisce un pallone al bacio per Mosley, che fa tremare di nuovo il canestro. Gaines prova ancora una volta a sorreggere Cantù, ma il 39 – 15 di Trieste è impietoso: la formazione di Dalmasson gioca al meglio sia in difesa che in attacco, con la ciliegina sulla torta della bomba di Sanders esattamente sulla sirena del trentesimo minuto.

L’ultimo quarto si apre sull’89 – 60, per cui a livello di vittoria non c’è più molto da dire: coach Pashutin cerca di smuovere i suoi atleti, prendendosi un fallo tecnico dopo quindici secondi. La squadra brianzola sembra reagire, scuotendosi dal torpore dei precedenti trenta minuti: Trieste, però, è brava a controllare agevolmente il match, dando spazio a tutti e trovando ancora una volta un’ottima prestazione di squadra. Non sono sufficienti gli sforzi di Udanoh (6/9 da due, 4/5 ai liberi, 9 rimbalzi, 3 recuperi), perchè l’Alma dilaga sotto gli applausi dell’Allianz Dome: fra uno step back di Sanders e le giocate spettacolari di Wright, si arriva al finale con spazio anche per Coronica e Cittadini; proprio quest’ultimo sigla il “centello”, che fa festeggiare nella maniera migliore il team biancorosso.

TRIESTE – CANTU’   102 – 82

Alma Pallacanestro Trieste: Coronica 2, Peric 13, Fernandez 14, Wright 19, Strautins 4 Silins 4, Cavaliero 12, Da Ros 4, Sanders 16, Knox 6, Mosley 4, Cittadini 4. All. Dalmasson

Red October Cantù: Gaines 31, Blakes 26, Udanoh 16, Baparapè ne, Parrillo, Davis, Tassone, La Torre, Pappalardo ne, Quaglia, Jefferson 6, Tavernari 3. All. Pashutin

Parziali: 24-21; 50-45; 89-60

Arbitri: Lo Guzzo, Borgo e Calbucci

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