L’attesa trepidante per l’inizio di una stagione che riporterà Chieti in un campionato di livello quale la Serie B “Old Wild West” si fa sempre più intensa. I teatini potranno scrivere le prime frasi del loro nuovo romanzo lontano dalle mura amiche del PalaTricalle in virtù di un calendario che ci vede esordire a Corato contro una neopromossa entusiasta di potersi candidare come sorpresa del Girone C. Per questo motivo ci siamo intrattenuti con coach Domenico Sorgentone al fine di capire come la Teate Basket Chieti giunga a questa sfida e cosa dovremmo aspettarci dagli avversari.

Coach a livello fisico abbiamo avuto un mese di settembre un po’ altalenante: come stanno Staffieri e Milojevic?

“Più che altalenante direi che gli infortuni che abbiamo subito in questo periodo hanno reso molto complicata e farraginosa la crescita della squadra. Avevamo un’idea di gioco e di come mettere i giocatori in campo ma tutto ciò, ovviamente, sarà un aspetto a cui torneremo a pensare in un secondo momento. Abbiamo dovuto un po’ arrangiarci anche forzando, nelle amichevoli, l’utilizzo di alcuni giocatori poiché rimasti in pochi. Avrei evitato volentieri problematiche di questo tipo comunque Milojevic è già rientrato ma il suo problema è che si è sempre allenato a spizzichi e bocconi, non avendo avuto una crescita uniforme ma sta rientrando nel pieno dell’economia della squadra. Il suo apporto, a livello di quantità, si è fatto sentire già in occasione dello scrimmage contro la Luiss Roma a L’Aquila. Adesso dovrà affilare maggiormente l’aspetto qualitativo. Per quanto riguarda Staffieri siamo nella fase di rientro negli allenamenti della prima squadra senza forzature e non rischiando altre ricadute, motivo per il quale al momento non possiamo dir nulla sul suo utilizzo”.

Ormai mancano pochi giorni all’inizio del campionato: cosa si aspetta dal PalaLosito e, soprattutto, come immagina la gara che si disputerà?

“Mi aspetto una gara molto dura. Chi conosce Corato da molto tempo come me sa che si tratti di un campo in cui troveremo il pubblico anche oltre i limiti di capienza, molto appassionato ed esperto perché comunque Corato è piazza di tradizione. È un impianto ostico nel quale giocheremo con una neopromossa già determinata a far pesare il proprio fattore campo. Ci attenderà un match tosto e noi dovremmo essere bravi ad affrontarlo”.

Vedendo la loro preseason, come valuta il tasso tecnico e fisico dei pugliesi?

Corato è ha una squadra con un buon mix di giocatori. Se dovessimo fare un’analisi più approfondita, dovremmo dire che Stella e Antrops sono giocatori top per la categoria: il primo è un playmaker fisico di 190 cm con grande esperienza in questo campionato, atleta che può dare dalla penetrazione e che, nell’arco della sua carriera, è anche migliorato molto dall’arco dei 6,75. Per cui un giocatore che sa impattare bene le partite nei momenti giusti. Antrops invece è un rientro dell’ultim’ora in Italia, lui che ha costruito la sua carriera militando in compagini di B1. È un “4” perimetrale con un gran tiro da fuori, giocatore dal talento cristallino in attacco che può giocare anche spalle a canestro o mettere la palla a terra. Cicivè e Marini hanno una discreta fisicità, specie il primo che è capace di entrare negli spazi della partita avendo un grande impatto a rimbalzo e sfruttando tutti gli scarichi dei compagni. Tutto questo è completato da un giocatore che va preso con le pinze ovvero Nando Smorra, play/guardia al quale, se lasci un minimo di spazio, ti fa davvero molto male: ricordo diverse partite in questa categoria chiuse con un bottino personale di 40 o più punti a referto. Quando è sopra le righe, è semplicemente devastante. Morresi non è da sottovalutare dando equilibrio alla squadra con la sua propensione difensiva e col tiro da tre punti abbastanza buono. Quindi Basket Corato è una squadra costruita con intelligenza e credo che, in virtù anche del suo impianto duro da violare, potrà disputare una buona stagione”.

 

Area Comunicazione Teate Basket Chieti

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