È stata l’Eurolega che non ti aspetti, quella andata in scena nel dorato palcoscenico di Abu Dhabi, nella quale quasi tutti gli addetti ai lavori pronosticavano nella finalissima il rovente derby di Atene tra Panathinaikos e Olympiacos che c’è sì stato, ma con in palio soltanto il terzo posto, alla fine appannaggio dei rossi del Pireo.
Infatti, le due formazioni greche hanno dovuto lasciare il passo, in semifinale, a squadre che, almeno sulla carta, avevano qualcosa in meno, il Fenerbahce ed il Monaco, arrivato così per la prima volta nella sua storia alla Finale di Eurolega.
In semifinale, infatti, i monegaschi hanno battuto l’Olympiacos per 78-68 al termine di un confronto preso in mano dalla compagine di Spanoulis a partire dal secondo quarto, dopo che gli iniziali 10’ erano terminati in perfetta parità, a quota 17. A prendere per mano i monegaschi i quattro uomini in doppia cifra, con Diallo a 22, con 10/12 da due, e l’inossidabile Mike James a 17, con 5/11 al tiro. Ai greci non è bastata la super prestazione di Fournier, autore di 31 punti con 10/18 al tiro.
Il Fener, invece, ha regolato i campioni uscenti del Panathinaikos, dopo una partita praticamente sempre condotta dai turchi, tanto che l’ultimo vantaggio della truppa di Ataman è stato sul 5-3. Melli e compagni sono stati bravi non solo a tenere in mano le redini del confronto, ma anche a ripartire quando Nunn e compagni, in un paio di occasioni, sono tornati a contatto. Ad Ataman non sono stati sufficienti i 22 di Osman, con 7/14 al tiro, i 19 di Nunn (7/15), in 23’ di utilizzo, ed i 15 di Jerion Grant. Nel “Fener” 18 dell’ex Olimpia Milano Devon Hall, con 7/10 dal campo, e 15 di Biberovic.
Nella finalissima, il Monaco aveva l’occasione di far tornare sul tetto d’Europa una squadra del campionato francese dopo 32 anni dall’impresa del Limoges che alzò il trofeo nell’ormai remoto 1993. I monegaschi ci hanno anche provato a portare a casa il titolo, iniziando la gara con il piglio giusto, arrivando fino al +9 di metà primo quarto, ma i turchi, nel quale è fondamentale l’apporto del “nostro” Melli, reggono il colpo chiudendo il primo periodo sotto di appena due lunghezze.
Stesso refrain nel secondo periodo, con Diallo e compagni di nuovo a +9, prima della riscossa dei turchi che, presi per mano da Davon Hall, non solo colmano il gap ma vanno negli spogliatoi avanti due. L’equilibrio dura anche nel terzo quarto, prima della sgommata decisiva dei turchi nel periodo conclusivo; gli uomini di Jasikevicius, infatti, presi per mano da un momento di trance agonistica di Wade Baldwin, scappano fino al +11, margine poi mantenuto nonostante il generoso tentativo di rimonta del Monaco.
Alla fine, il tabellone recita 81-70 per il Fenerbahce che conquista così il secondo titolo della sua storia, dopo quello portato a casa nel 2017. Curiosamente anche allora c’era un italiano in rosa, Gigi Datome, autore in finale di 11 punti; oggi l’azzurro è Melli, che di punti ne mette 5.
Il titolo di miglior marcatore tocca a Hayes-Davis, a quota 23, non a caso nominato MVP delle Finale, con 14/14 dalla lunetta. Nel Fenerbahce anche 19 di Guduric (7/10) e 13 di Baldwin (5/13), nel Monaco 19 di Diallo (8/13) e 17 di James, ma con 6/19 al tiro.
Nella finale per il terzo e quarto posto, successo, nel derby greco, dell’Olympiacos sugli ormai ex campioni d’Europa del Panathinaikos, con il punteggio di 97-93. Nei rossi del Pireo 32 di Peeters e 23 di Vezenkov, nel “Pana” 23 di Yurtseven e 14 di Osman.
Photocredits: Savino Paolella