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EUROLEGA – Milano espugna Barcellona, la Virtus Vitoria
Se cercate la squadra più in forma dell’Eurolega, beh allora non avete che da puntare il navigatore su Milano, dove è di stanza l’EA7 Emporio Armani. La compagine di Ettore Messina, infatti, ha aggiunto un’altra perla alla serie di vittorie consecutive, adesso arrivata a sei, che diventano otto considerando le ultime nove giornate. Lo ha fatto nella trasferta sul parquet di una delle grandi storiche del basket europeo, il Barcellona.
A decidere il confronto, ed a lanciare gli eredi delle mitiche scarpette rosse al sesto posto in classifica, il devastante parziale di 20-0 in chiusura di terzo quarto, che ha permesso a Brooks e compagni di scappare via, tanto che all’ultimo intervallo il vantaggio era di 16 punti, margine poi mantenuto nel periodo finale, con il punteggio di 94-81.
Proprio nel terzo periodo si è vista, probabilmente, la miglior Milano della stagione, capace di stampare, al “PalaBraugana”, non su un parquet qualsiasi, un parziale di 36-17, frutto di 10’ scintillanti. Profeta della vittoria uno Zach LeDay praticamente immarcabile, alla fine autore di 33 punti, con cifre superbe: 6/10 da due, 4/4 dalla lunga distanza e 9/9 ai liberi. Da sottolineare anche la prova del grande ex Mirotic, che, dall’alto dei suoi 19 punti con il gustoso contorno di 7 rimbalzi, ha suscitato la nostalgia dei suoi vecchi tifosi.
Barcellona – EA7 Emporio Armani Milano 81-94
Parziali: 24-16, 43-40, 60-76, 81-94
Barcellona: Punter 21, Anderson 17, Sarr, Vesely 13, Brizuela 6, Satoransky 8, Hernangomez 4, Nunez 3, Fall, Parker 7, Parra 2, Villar n.e. All. Penarroya.
Olimpia Milano: Dimitrijevic 5, Mannion 6, Causeur 5, Tonut n.e, Bolmaro 4, Brooks, LeDay 33, Ricci, Diop 6, Shields 11, Mirotic 19, Gillespie 2. All. Messina
Dusko Ivanovic è un taumaturgo, da quando il tecnico con il codino ha preso in mano le redini della Virtus Bologna al posto del dimissionario Luca Banchi, le “V Nere” hanno portato a casa altrettanti successi, e non in partite banali. Prima il sacco di Milano nella sfida più attesa, poi quello a Vitoria, nella partita del cuore di Ivanovic, uno che in terra basca ha allenato per anni. Un successo, il terzo in questa fin qui deludente Eurolega dei felsinei, arrivato con un gioco da quattro punti allo scadere di Clyburn praticamente allo scadere, complice un assurdo fallo di Moneke. Tripla e libero aggiuntivo prontamente realizzato dallo “Star & stripes”.
Un gioco che, ai più attempati, ha ricordato quello di Sasha Danilovic nella finale scudetto, contro i cugini della Fortitudo, del 1988, di fatto risultato poi determinante nell’assegnazione del tricolore. La perla di Clyburn è stato l’episodio che ha spezzato un equilibrio durato tutta la partita, nella quale la Virtus è stata brava a rimanere sempre attenta e concentrata, anche quando nel finale gli spagnoli sembravano poter avere il sopravvento. Oltre ai 23 di Clyburn, in casa Virtus doppia doppia, da punti e 10 rimbalzi, dell’altro grande ex Toko Shengelia, ex di turno, ed 11 da Cordinier, in una serata nella quale Ivanovic ha dovuto fare a meno dell’infortunato Marco Belinelli.
Baskonia Vitoria – Virtus Segafredo Bologna 81-82
Parziali: 21-21, 38-38, 57-56, 81-82
Baskonia: Howard 13, Raieste, Savkov ne, Sedekerskis 8, Jaramaz ne, Forrest 9, Rogakavopoulos 18, K. Diop 8, Hall 7, Ndiaye ne, Moneke 8. All. Laso
Virtus Bologna: Cordinier 11, Pajola 9, Clyburn 23, Visconti ne, Shengelia 16, Hackett 5, Grazulis 7, Morgan, Polonara, Diouf 2, Zizic 9, Tucker. All. Ivanovic
EUROCUP – Colpaccio di Trento, Venezia cede in casa
La trasferta in terra polacca, a Sopot, era una sorta di ultima spiaggia per la Dolomiti Energia Trento, alla ricerca di una vittoria per continuare a sperare, in Eurocup, nel passaggio del Trento. Contro la compagine polacca, allenata dalla nostra vecchia conoscenza Zan Tabak, da giocatore visto a Livorno e Milano, i trentini non hanno steccato l’appuntamento, tornando al successo europeo dopo tre tentativi andati a vuoto. Dopo un avvio a favore dei polacchi, avanti per 6-0, Trenti ci ha messo davvero poco per rimettere le cose a posto prendendo in mano le redini del punteggio già al termine del primo quarto, chiuso sul 22-16, margine sostanzialmente mantenuto a metà partita, sul 42-35, con una tripla di Toto Forray proprio sulla sirena. Anche al rientro dagli spogliatoi il refrain non cambia e Trento resiste agevolmente ai tentativi di rimonta del Sopot, chiudendo in surplace per 82-70. Trento porta quattro uomini in doppia cifra, con Jordan Ford a 19, in 25’ di utilizzo, con un rimarchevole 4/7 dalla lunga distanza, e Zukauskas a 12, in 17’ sul parquet, con due soli errori al tiro. Con questo successo, Trento si arrampica ad una sola vittoria dal sesto posto, l’ultimo utile per continuare l’avventura nella manifestazione.
Trefl Sopot – Dolomiti Energia Trento 70-82
Parziali: 16-22, 35-42, 48-61, 70-82
Sopot: Jankowski, Best 6, Alleyne 8, Jaszczerski, Witlinski 2, Johnson 1, Zyskowski 13, Groselle 12, Weathers 14, Schenk 8, Van Vliet 6. All. Zan Tabak
Trento: Ellis 8, Cale 11, Ford 19, Pecchia 4, Niang 7, Forray 3, Lamb 11, Bayehe 7, Badalau, Zukauskas 12. All. Galbiati
Non basta alla Reyer Venezia vincere, ed anche abbastanza nettamente, la lotta sotto le plance per agganciare la quarta vittoria consecutiva in Eurocup ed agganciare così i rivali di giornata, gli sloveni del Cedevita Lubiana. I lagunari, senza Fernandez e lo scavigliato Moretti, ma nei quali rientrava McGruder, pagano il pessimo approccio alla partita, ben raccontato dal 16-4 sloveno dopo 4’ di gioco. Nonostante il gap iniziale, Venezia non si perde d’animo, rimonta punto su punto, riuscendo addirittura a mettere il naso avanti, sul 47-46, dopo 3’ del terzo periodo. Lì, però la compagine slava riprende in mano il confronto, allungando, in avvio del periodo finale, fino al 67-53, margine poi mantenuto nonostante i tentativi di rimonta della Reyer Venezia, alla fine sconfitta di cinque lunghezze, per 75-70. Determinante, in senso negativo, le troppe palle perse, ben 21 a fronte delle 12 della compagine slovena. Per quanto riguarda le prestazioni individuali da sottolineare la doppia doppia, da 20 punti e 10 rimbalzi, di Parks e quella di Kabengele, che chiude con 20 punti e 26 di valutazione.
Umana Reyer Venezia – Cedevita Olimpija Lubiana 75-80
Parziali: 17-27, 39-46, 53-57, 75-80
Umana Reyer: Tessitori 6, McGruder 10, Lever ne, Casarin 2, Ennis 3, Janelidze ne, Kabengele 20, Parks 20, Wheatle 4, Simms, Wiltjer 10, Iannuzzi ne. All. Spahija.
Cedevita: Stewart 9, Robinson 7, Jones 2, Radovic, Nikolic 7, Glas 2, Lemar 23, Blazic 7, Beringer 7, Geben 6, Stipanovic 10, Daneu. All. Mitrovic.
FIBA CHAMPIONS LEAGUE – Vittoria in Germania della Bertram Derthona
Continua il percorso netto della Bertram Derthona Tortona nella Fiba Champions League; i ragazzi di Walter De Raffaele, infatti, colgono la quinta vittoria in altrettante giornate nella lunga trasferta in Germania, sul parquet del Chemitz. I piemontesi portano i due punti a casa al termine di una partita a senso unico, nella quale Candi e compagni hanno allungato già nel primo periodo, chiuso avanti di sette lunghezze. Da lì è stato un percorso senza troppi ostacoli, fino al 77-61 finale. In una buona prestazione di squadra, da sottolineare i 16 di Vital, top scorer dei suoi, ed i 13 a testa di Kuhse e Gorham. Con questa bella vittoria, la compagine di De Raffaele è davvero ad un passo dall’acciuffare la qualificazione diretta alla fase successiva, senza passare per il Play-In, al quale sono invece obbligate la seconda e la terza del gruppo. Per agganciarla, ai piemontesi basterà difendere i 17 punti di vantaggio dell’andata nella sfida di martedì in casa degli spagnoli del Manresa.
Niners Chemnitz – Bertram Derthona 61-77
Parziali: 12-19, 26-38, 41-58, 61-77
Chemnitz: Gregori ne, Uguak 13, Garrett 5, Richter 2, Christmas 2, Lansdowne 6, Bailey 12, Nkamhoua 19, Koppke ne, Edigin 2, Tischler. All. Pastore.
Bertram: Zerini ne, Vital 16, Kuhse 13, Gorham 13, Candi 2, Denegri ne, Strautins 2, Baldasso, Kamagate 10, Biligha 9, Severini, Weems 12. All. De Raffaele.
FIBA EUROPE CUP – Sassari cede in terra francese
È iniziata male la seconda fase della FIBA Europe Cup per il Banco di Sardegna Sassari; i ragazzi di Markovic, infatti, incappano nella seconda sconfitta consecutiva, il che rende arduo il percorso verso la fase successiva. I sardi cedono nella trasferta in terra francese, sul parquet del Le Portel. I sardi partono bene, chiudendo il primo periodo davanti, sia pure di sole due lunghezze, ma già nel secondo quarto i transalpini, con un parziale di 29-24, mettono il naso avanti, andando all’intervallo lungo avanti di tre lunghezze, sul 43-40. Al rientro dagli spogliatoi ecco lo strappo decisivo, con Le Portel che arriva fino al +10, sufficiente ai francesi per condurre in porto il confronto. La Dinamo paga il 30/66 dal campo e l’inferiorità, seppur lieve, sotto le plance, dove i francesi raccolgono tre rimbalzi in più della truppa di Markovski, che ha in Fobbs il miglior marcatore, sia pure con appena 12 punti, con 5/13 dal campo, davanti a Matteo Tambone, che ne mette 11, con 3/6 da tre punti.
Le Portel – Dinamo Banco di Sardegna 83-76
Parziali: 14-16, 43-40, 61-60, 83-76
Le Portel. Gholston 4, Konate 18, Diawara 19, Meyniel, Essis, Boyeur 3, Fevrier 9, Nunge 19, Zoriks 11, Ebunangombe, Le Meut. All. Girard
Dinamo. Bibbins 10, Fobbs 12, Piredda, Bendzius 8, Halilovic 8, Cappelletti 9, Tambone 11, Veronesi 9, Renfro 6, Trucchetti, Vincini 3. All. Markovic
Photocredits: Savino Paolella