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Quale leggenda del basket sia stata l’indimenticato Kobe Bryant lo sanno anche coloro che di pallacanestro se ne interessano poco, molti meno sono invece, anche tra gli appassionati della palla a spicchi, quelli che conoscono appieno la storia del mitico giocatore dei Los Angeles Lakers.

Una storia che passa anche, se non soprattutto, dal nostro paese. Infatti, Kobe, prima di diventare Kobe, era il figlio di “Jellybean” Bryant, ex buon giocatore NBA planato nel 1984, ancora nel pieno della maturità, in Italia, dove iniziò a crivellare le retine avversarie a Rieti. Quel Bryant era il padre di Kobe, e siccome la famiglia Bryant rimase in Italia per lunghi otto anni, ecco il fortissimo legame tra la stella NBA ed il nostro Paese.

Otto anni “tricolori”

Otto anni attraversati in maniera superba dal film “Kobe, una storia italiana”; 81 emozionanti minuti che ripercorrono, appunto, gli anni vissuti nel bel paese dal figlio di Jellybean. Vincente la scelta del regista Jesus Garces Lambert di raccontarli mixando riprese fatti con attori professionisti, impressionante la somiglianza con Bryant padre e figlio, con le sentite testimonianze di coloro che con Kobe hanno avuto a che fare da ragazzino prima, da adolescente poi.

Le interviste ed i video

Il regista, infatti, nel film propone, con mano sapiente, le impressioni dei vecchi coach, dei compagni di squadra e degli amici dell’epoca, alternandole a vecchie immagini di video nei quali si vede un ragazzino con l’argento vivo che asciuga il parquet alle partite nelle quali giocava il padre o che infila i primi canestri tra i suoi coetanei. Sono parole e frame che emozionano, calano un “marziano” del basket in mezzo a noi, lo avvicinano ai comuni mortali, fino a far calare le lacrime dalla commozione.

La stessa commozione che trasmettono le parole della sua ex baby-sitter di Cireglio, un piccolo paese di appena 768 abitanti della montagna pistoiese nel quale la famiglia Bryant aveva deciso di vivere durante gli anni in Toscana, a Pistoia appunto, del padre.

I ritorni in Italia

A far capire ancora di più il legame tra Kobe e l’Italia, il fatto che, anche da affermatissima stella dell’Olimpo del basket, non disegnava di tornare nei luoghi natii, magari circondato da vigorose guardie del corpo. Ed ogni volta andando alla ricerca dei luoghi dove era cresciuto, sempre e comunque infilando una palla a spicchi in un canestro. E qui la regia indugia con maestria sul campetto di Cireglio in uno spaccato nel quale, al di là della bravura dell’attore che impersona Kobe, sembra di ascoltare il rumore dei palleggi del piccolo, allora, Bryant.

L’Italia dei Bryant

Sostanzialmente, l’opera è la rappresentazione plastica di una favola, tanto bella quanto reale, raccontata da chi ha vissuto accanto al piccolo Kobe: gli amici, i compagni di scuola, quelli di squadra, i coach che lo hanno accompagnato nel percorso di crescita, persino la sua maestra delle elementari. Proprio il loro racconto regala al film quel “quid” in più, quelle emozioni vissute allora, rivissute e raccontate parlando di Kobe adesso che Kobe non c’è più. Da tutte le testimonianze si evince il quadro di una grande persona, che ha lasciato in loro ricordi indelebili, a prescindere dalla grandezza poi raggiunta sui parquet della mitica NBA.

Toccante quando gli ex compagni ed amici, si ritrovano a leggere, qualche riga ciascuno, la lettera con la quale Kobe saluta il basket, ancor più emozionante ripensando alla tragica fine fatta dal “Black Mamba”.

Gli aneddoti

Da ricordare anche i tanti aneddoti, per rendere l’idea ne raccontiamo uno: fantastica la scena nella quale un ex coach di Bryant racconta come Kobe reagì ad un lieve infortunio “No, no, io devo prepararmi per giocare nella NBA”, episodio che la dice lunga sulla sua ferrea volontà di raggiungere il successo. E poi, le curiosità, fantastico lo spezzone nel quale un giornalista di Tele+ lo intervista con il sottopancia che recita “Cobi Bryant”, scritto esattamente così.

In definitiva, un film che si fa guardare, non solo dai malati del basket, ma anche, se non soprattutto, da coloro che hanno voglia di emozionarsi con una storia, una bella storia, ancorché dal tragico fine, tutta italiana.

La scheda del film

Regia: Jesus Garces Lambert
Anno di produzione: 2022
Durata: 81’
Tipologia: documentario
Genere: sportivo
Paese: Italia
Produzione: Indigostories
Distributore: Prime Video
Data di uscita: 15/09/2022
Titolo originale: Kobe – Una storia italiana

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