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Dennis Rodman, durante la sua carriera ha vinto cinque titoli NBA e per sette volte consecutive (1992-1998) la classifica dei rimbalzisti, è stato uno dei migliori difensori e il più forte rimbalzista della sua generazione. Per il pubblico in generale, “The Worm” è prima il personaggio pazzo che ha fatto notizia negli anni ’90. C’è però stato un momento in cui è stato vicino a togliersi la vita nel 1993 con una pistola. In un’intervista a Undeniable di Joe Buck, rivela di non aver premuto il grilletto motivato dalle canzoni della band di Seattle.
Dennis Rodman: il ragazzo ribelle
Ci sono ferite che non guariscono mai. Come un’infanzia infelice. “Ero un bambino perduto in un universo in totale distruzione. Intorno, tutto era criminalità e povertà” afferma Dennis. Difficile credere che Dennis Rodman avrebbe potuto essere un ragazzo timido e introverso. Dennis divenne invece l’archetipo del “cattivo ragazzo”. Ribelle. Indomabile. Stravagante. Provocatore. Incosciente.
Con la sua nonchalance, la sua aria beffarda e il suo sorrisetto, Rodman divertiva tanto quanto seccava e quando i piercing e i tatuaggi non erano abbastanza, Dennis si tingeva i capelli in base ai suoi umori, ai suoi desideri e ai suoi capricci. Per i più giovani, “The Worm” era un eroe che spaventava tanto quanto incuriosiva. Il suo sguardo riassumeva però tutta la singolarità del personaggio.
Quando le canzoni salvano la vita
Lo scorso anno il campione NBA si è seduto con il giornalista sportivo Joe Buck nel suo spettacolo Undeniable ed ha parlato di uno dei giorni più bui della sua vita, ad aprile del 1993, quando era seduto nella sua auto con una pistola in grembo, appena fuori dal palazzo di Auburn Hills. Come riportato da Alternative Nation, Rodman l’ha definita “un’esperienza che cambia la vita“.
“Quello che mi ha salvato è stato il fatto che ascoltavo molto spesso i Pearl Jam“, ha detto Rodman a Buck, un altro grande fan dei Pearl Jam. “I Pearl Jam ti hanno salvato la vita?” ha domandato Buck a Dennis. “In sostanza sì. E’ la loro musica quella che ho ascoltato tutto il tempo. Penso che siano stati i testi e in quel momento credo che stessi ascoltando quella canzone intitolata Black“. Da allora, Rodman ha partecipato ai concerti della band e appare sempre sul palco chiamato da Eddie Vedder.
[…] sregolatezza di “Sugar” Ray Richardson, Vernon Maxwell e World B. Free, la fisicità di Dennis Rodman, Buck Williams e Kurt Rambis, la durezza di Kermit Washington, Bill Laimbeer e Jim Loscutoff, […]