Seconda gara interna stagionale per la OriOra che, dopo la severa sconfitta con Venezia, si ripresenta di fronte al pubblico amico al cospetto dell’Happy Casa Brindisi. Si tratta di una partita sicuramente importante per i biancorossi e coach Ramagli, nella consueta conferenza stampa prepartita, non si nasconde: “E’ una gara che vogliamo vincere -sono le parole del tecnico- perché, anche se siamo soltanto alla quarta giornata, dobbiamo iniziare a muovere la nostra classifica, perché il campionato non aspetta nessuno. La gara con Milano ci ha dato una certa dose di fiducia e consapevolezza, adesso si tratta di provare a giocare emotivamente e caratterialmente più liberi, perché in settimana le cose ci riescono e quindi dobbiamo riuscire a trasferire tutto questo sul campo“.
Brindisi è una squadra che per certi versi, almeno nel quintetto, ricorda la OriOra: “Facciamo quasi scopa -scherza Ramagli- perché effettivamente a livello di quintetto siamo due formazioni morfologicamente molto simili. Hanno un playmaker bravo nell’uno contro uno, una guardia realizzatrice, un’ala piccola fisicamente consistente, un quattro più grosso del cinque e un cinque atletico. Tatticamente hanno esterni molto bravi nell’uno contro uno e con una marcata attitudine ad attaccare nei primi secondi dell’azione, mentre i lunghi prendono un po’ ciò che gli esterni producono. Rispetto a noi, una certa differenza, a mio avviso -prosegue il coach- sta nella panchina: Rush è un giocatore esperto e in grado di cambiare la struttura del loro quintetto, Moraschini e Wojciechowsi sono elementi con ormai alle spalle tante presenze in serie A, Zanelli è un esordiente, ma è comunque un ragazzo di 26 anni. A livello di esperienza e profondità, insomma, Brindisi ha qualcosa in più, ma noi, dopo la partita con Venezia, anche per ripagare il nostro pubblico che nonostante la sconfitta e una prova non positiva a fine partita ci ha tributato un lungo applauso di incoraggiamento, vogliamo sdebitarci e fare una gara che possa scuotere l’ambiente“.
Su cosa dovranno fare i suoi ragazzi, il coach ha le idee chiare: “Dobbiamo senz’altro mettere a posto alcune cose nella nostra metà campo difensiva, in modo tale da poter giocare con più serenità anche in attacco. Abbiamo recuperato Della Rosa, assente a Milano per un problema alla caviglia e, anche se mercoledì e giovedì non si è allenato per un problema alla schiena, credo che pure Dominique Johnson possa scendere tranquillamente in campo. Sappiamo cosa c’è da fare: è una partita in cui avremo anche una certa dose di pressione addosso, ma siamo sul pezzo“.
Ufficio Stampa A.S. Pistoia Basket 2000