Il turno appena andato in archivio lo ha confermato, la sconfitta di qualche settimana fa della Liofilchem Roseto, a Livorno, è stato il classico incidente di percorso; dopo quello stop, la banda Gramenzi ha innestato il pilota automatico tornando a vincere. Questa settimana lo ha fatto strapazzando la seconda in classifica, la T Tecnica Gema Montecatini, rimandata nella città termale sotto la bellezza di 29 punti di scarto, nonostante in avvio ne avesse accumulati 11 di vantaggio. Nella capolista 18 punti di Aukstikalnis, con 4/6 nelle triple, e 10 di Traini, nei termali 15 di Acunzo (3/4) e 13 di Bedin (6/6).
Nonostante la sconfitta la T Tecnica Gema rimane solitaria al secondo posto, grazie al contemporaneo stop della Crifo Wines Ruvo di Puglia, costretta allo stop nella trasferta sul campo della Ristopro Fabriano. La compagine di Andrea Niccolai, temibilissima in casa, 8-4 il record casalingo, la spunta dopo un tempo supplementare nonostante la lieve inferiorità a rimbalzo. Profeta del successo Pierotti, alla fine autore di ben 30 punti in 35’ di utilizzo, con 5/8 da oltre l’arco. Bene anche Dri, con 24. Nei pugliesi, 18 di Jackson, ma con 6/17 dal campo, 21 di Isotta e doppia doppia, in 28’ di utilizzo, da 14 punti e 15 rimbalzi del totem Borra.
A causa della sconfitta, Ruvo viene agganciata al terzo posto dalla Toscana Legno Pielle, assieme a Roseto la squadra più in forma del torneo. I labronici colgono l’ottavo successo nelle ultime dieci regolando agevolmente, come da pronostico, il fanalino di coda NPC Rieti, in profonda crisi come racconta la serie aperta di sei stop di fila. La Toscana Legno, presa per mano da uno stratosferico Venucci, 28 nel solo primo tempo, 32 alla fine, scappa via già nel primo quarto per poi chiudere agevolmente per 95-87, chiudendo con 16/25 da due e 13/26 da lontano. Per Rieti 20 di Meluzzi, ma con 6/20 dal campo.
Alle spalle di Ruvo e Pielle, un altro duo, quello composto dalle due romane, Luiss e Virtus, entrambe a bersaglio. Avevano cominciato sabato sera gli universitari, regolando, in uno dei tanti derby laziali del torneo, il fanalino Benacquista Latina che pure vende cara la pelle, cedendo soltanto nel periodo finale, nel quale la Luiss, con un parziale di 19-8, ribalta il -8 dell’ultima pausa. Nella Luiss 16 di Cucci, con 4/6 da oltre l’arco, e 14 di Pasqualin. A Latina non bastano i 19 di Ambrosetti, che chiude con un ragguardevole 7/10 dal campo.
Ancor più sofferto il colpaccio in campo esterno della Virtus Roma, a Caserta; gli uomini di Tolotti la spuntano in volata, sfruttando un jump di Ancellotti ed i tanti errori, clamoroso quello da sotto di Laganà, nel concitato finale. La Virtus coglie il secondo successo di fila, mentre i campani sprecano una grande occasione per avvicinarsi alle prime sei piazze, che regalano l’accesso diretto ai playoff. In una gara palpitante, 19 di Laganà, con 6/17 al tiro, e 15 di Heinonen nei campani, 16 di Conti (3/9) nei capitolini.
Tra le squadre di testa stecca, e non è la prima volta, la Fabo Herons Montecatini, protagonista della classica settimana horribilis, fatta di tre stop di fila, tra cui quello nel derby termale. La compagine di Barsotti cede in casa alla LDR Power Caserta, non certo una delle corazzate del torneo. I termali scontano le assenze di Chiera e Sgobba ma peccano nell’approccio alla partita, come raccontano i soli 63 punti realizzati, con brutte percentuali. Salerno torna così a sorridere, sfruttando i 23 di Chaves, con 9/16 dal campo, mentre agli Aironi non basta la doppia doppia, da 18 e 10, di un finalmente convincente Klyuchnyk.
A causa della sconfitta, la Fabo esce per la prima volta dall’inizio del torneo dalle prime sei e deve guardarsi le spalle, da dove arriva a velocità supersonica un’altra compagine toscana, la Umana San Giobbe Chiusi, corsara, con il piglio della grande squadra, a Jesi. Gli uomini di Zanco incartano la quinta vittoria consecutiva conducendo praticamente sempre il confronto in terra marchigiana, poi portato a casa con ben 16 punti di scarto, grazie anche al netto predominio a rimbalzo. Per Chiusi ottime prove di Raffaelli, che chiude con 5/8 dal campo, Renzi (17) e doppia doppia di Rasio, da 11 + 10. In casa Jesi 15 di Zucca (5/10).
Scendendo la graduatoria, continua il pessimo momento del Chieti Basket, che ha ormai dimenticato l’ottimo avvio di stagione; i ragazzi di Lino Lardo incappano nella quinta sconfitta di fila, per mano della Orasì Ravenna che, invece, torna finalmente a sorridere. In terra abruzzese esce una partita schizofrenica, con Ravenna aventi di 15 all’intervallo lungo prima del ritorno di Chieti, alla fine sconfitta di un solo punto, da un canestro dell’impronunciabile Tyrtyshnyk a 7” dalla fine. Nei ravennati, 16 di Dron (4/8), in casa Chieti 19 di Van Ounsem, con 6/14 dal campo.
Nelle zone calde della classifica, colpaccio dell’Allianz San Severo, brava ad acuire la crisi di Piombino. I pugliesi espugnano il “PalaTenda” agganciando a quota 16 i toscani; lo fanno giocando una buona partita, nella quale tirano con il 68% da due punti, prendendo in mano le redini del punteggio fin dal primo periodo, chiuso con 11 lunghezze di vantaggio, prima aumentate e poi mantenute dal ritorno di Piombino che arriva fino al -5 ma senza mai riaprire completamente il confronto. Nei pugliesi 21 di Cane, con 8/13 dal campo, e 16 di Bugatti (6/13), a Piombino, che tira malissimo da tre (1/11), non servono i 19 di Cartaino.
Nelle zone basse continua il gran momento della Virtus Cassino, arrivata al terzo successo di fila, questa settimana nel confronto contro una squadra, la Malvin Sant’Antimo in rottura prolungata. Sono infatti ben sette le sconfitte in fila dei campani, ormai scivolati al terzultimo posto in classifica, sia pure in larga compagnia. Cassino parte forte – avanti di 12 all’intervallo lungo – per poi resistere agevolmente ai tentativi di Berra e compagni di riaprire il confronto. Nei laziali, 17 a testa di Boev e Truglio, con 5/8 nelle triple, mentre ai campani non serve la doppia doppia, da 20 punti e 11 rimbalzi, di Giovanni Lenti.
Photocredits: Marco Teatini