Battuta d’arresto per la Tezenis Verona che al Pala AGSM AIM incappa in una serata nerissima e cade sotto i colpi dell’APU Old Wild West Udine. Gara a senso unico con gli ospiti che creano un parziale importante nella prima parte del match e lo gestiscono con intelligenza nella ripresa. Punteggio finale 64-92.
CRONACA
Coach Ramagli, per la terza gara consecutiva privo di Penna, schiera in quintetto Palumbo, Pullen, Udom, Esposito e Cannon. Replica Coach Vertemati con Hickey, Alibegovic, Ikangi, Johnson e Bruttini. Inizio di gara in cui Hickey e Alibegovic sono i fari dell’attacco ospite, per i gialloblù si mettono in luce Esposito e Cannon. L’APU prova a scavare il primo break del match con le iniziative del suo folletto USA che dopo soli cinque minuti è gia a quota 10 punti personali, timeout Ramagli sul 4-14. I gialloblù non riescono ad avere impatto fisico ed Udine ne approfitta sfoderando tutto il suo talento e volando con i suoi esterni. A fine primo quarto il tabellone dice 12-23.
Johnson e Pullen aprono il secondo quarto con i canestri del 15-25, la Tezenis prova a prendere energia dalla sua difesa e a distendersi in transizione; i tiri liberi di Bartoli portano i gialloblù sotto la doppia cifra di svantaggio, 17-25. Non ci sta Alibegovic che fa 12 personali con un’altra tripla, lo segue Ambrosin ed è nuovo allungo sul 17-31. Cannon e Faggian trovano due buone soluzioni per il -10 ma l’inerzia fatica a cambiare ed Udine resta saldamente in controllo del match nonostante la tripla di Pullen. Timeout in campo sul 24-37 e 4’11” da giocare. Nella parte finale del quarto la Tezenis continua a subire la serata di grazia degli ospiti e finisce a -20 con la tripla di Ikangi (26-46). Si va alla pausa lunga sul 27-48.
Pullen ne mette quattro in apertura di secondo tempo ma la musica non cambia: Alibegovic sale a quota 23 personali, Ikangi e Bruttini realizzano e Verona naufraga a -29. 31-60 e timeout Ramagli con 7’23” da giocare nel periodo. Faggian e Pullen tentano con orgoglio di lanciare la rimonta, gli ospiti però non accennano a fermarsi ed a 2’40” da fine terzo quarto sono a +33 (40-73). I gialloblù piazzano un parziale di 7-0 negli ultimi due minuti del periodo ma è la tripla di Da Ros allo scadere a fissare il punteggio sul 47-76 a dieci dal termine.
L’ultimo quarto è pura amministrazione per gli ospiti che gestiscono il vantaggio saggiamente e resistono agli ultimi vani tentativi di rimonta gialloblù. Punteggio finale che recita 64-92. Top scorer della gara Alibegovic con 30 punti a referto. La Tezenis Verona tornerà in campo domenica 1 dicembre sul campo della Libertas Livorno alle ore 18.00.
Tezenis Verona – APU Old Wild West Udine 64-92
(12-23, 27-48, 47-76)
Tezenis Verona: Pullen 14, Mbacke ne, Cannon 10, Gazzotti, Faggian 6, Airhienbuwa ne, Palumbo 4, Esposito 14, Udom 7, Bartoli 9. All. Ramagli
APU Old Wild West Udine: Bruttini 4, Alibegovic 30, Caroti 2, Hickey 20, Johnson 11, Agostini 5, Ambrosin 5, Da Ros 7, Pini, Ikangi 8. All. Vertemati
Coach Alessandro Ramagli: “Ci dobbiamo scusare, mi devo scusare e a nome della squadra ci scusiamo per una prestazione molto brutta come di solito può succedere una volta all’anno. Bruttissima partita, mal interpretata, mal eseguita e mal condotta e di cui mi prendo tutte le responsabilità del caso perché quando una squadra non è pronta è troppo facile puntare il dito sull’uno e sull’altro.
Quando una squadra non è pronta significa che non è stata adeguatamente preparata e quindi mi prendo tutte le responsabilità del caso. Chiediamo scusa a chi è venuto a vederci, chiediamo scusa a noi stessi e a chi ci paga lo stipendio.
Ora dobbiamo dimostrare che le scuse non sono un atto di buona educazione ma sono un atto di responsabilità. Non credo ci sia molto da parlare della partita, c’è stata una sola squadra in campo, una squadra molto forte che ha dimostrato la sua potenza arrivando ben allacciata. Noi non abbiamo però posto alcun tipo di resistenza, abbiamo perso ancora prima di iniziare e quando questo succede di solito si va incontro a brutte figure di cui ci scusiamo e di cui mi prendo tutte le responsabilità.”
Photocredits: Massimo Nazzaro