Non sarà una Pasquetta tanto facile da dimenticare per i tifosi della Estra Pistoia Basket caratterizzata dall’incredibile vittoria dei propri beniamini in casa di una delle grandi storiche della nostra pallacanestro, la Virtus Bologna. I biancorossi di Brienza giocano una gara sontuosa, infilando 100 punti nella retina avversaria, ma soprattutto rimontando uno svantaggio di 15 lunghezze alla fine del terzo periodo. Il quarto periodo si annunciava da “garbage time” ed invece Pistoia stampa un incredibile, ma vero, parziale di 32-10 che vale un successo clamoroso, sulla falsariga di quello ottenuto a Milano lo scorso novembre, anche quello frutto di una stupenda rimonta.

Con i due punti la matricola guadagna la certezza della salvezza e vede davvero vicini i playoff. Una lezione davvero superba data a tutto il movimento, quella di Pistoia, arrivata ad un traguardo incredibile, se rapportato al budget a disposizione. Nel colpaccio a Bologna, determinante la percentuale da tre punti, un gran bel 57,2% con Hawkins che infila 7 triple delle 8 tentate. Alla fine, lo stranger ne mette 24, uno in più di Willis. In una presuntuosa Virtus 16 di Zizic e Lundberg.

La sconfitta con Pistoia costa alla Virtus la prima posizione, adesso appannaggio della Germani Brescia, tornata al successo dopo i due stop di fila, con Sassari e Virtus; la compagine di Magro torna ad alzare le braccia al cielo nel derby di Varese, opposta ad una Openjobmetis che pure vende cara la pelle, cedendo alla fine di appena tre punti, presa per mano da un super Nico Mannion, autore di 37 punti in appena 35 minuti, con un superbo 6/9 dalla lunga distanza ed una altrettanto tale 13/14 dalla linea della carità. Brescia tira peggio dei rivali ma sfrutta il netto 43-22 quanto a rimbalzi catturati, ben 19 dei quali in attacco. La Leonessa porta sei uomini in doppia cifra con Bilan a 25, con l’80% – 12/15 – dal campo, e Christon a 14.

Brescia sale così a +2 sul trio Virtus-Venezia-Milano, con la EA7 Emporio Armani corsara, tra mille difficoltà a Reggio Emilia. La truppa di Ettore Messina prima domina, arrivando anche al +18 nel secondo periodo, ed all’ultima pausa vanta 14 punti di margine, salvo poi incartarsi nel periodo finale, nel quale gli emiliani, trasportati da un Jamar Smith da 10 punti nel quarto, sbagliano il tiro della vittoria a pochi secondi dalla fine, con una tripla da lontanissimo di Michele Vitali. Insomma, un bello spavento per i meneghini che però capitalizzano la bella prova di Tonut (19 con 8/9 dal campo) e Mirotic (18). Alla Unahotels, comunque solitaria al quinto posto, non bastano i 17 di Galloway ed i 16 di Smith.

Al secondo posto si arrampica anche la Umana Reyer Venezia, corsara sul parquet di Napoli, al quarto stop consecutivo. Prima di entrare nel merito della partita, chapeau al tecnico veneto Spahija scusatosi, al termine del match, con i tifosi partenopei per “alcuni gesti dei nostri giocatori che hanno mancato di rispetto al pubblico”. La Reyer tiene saldamente in mano la partita, tirando con ottime percentuali (69% da due, 42,9 da lontano) e portando cinque uomini in doppia cifra, con Simms a 22, grazie ad un bell’8/14 dal campo. Alla Generazione Vincente, invece, non bastano i 25, ma con 5/17 al tiro, di Pullen ed i 20 di Ennis.

Nella corsa ai playoff, oltre a Pistoia, squillano la Bertram Derthona e la Dolomiti Energia Trentino. La compagine di Galbiati coglie il secondo successo consecutivo in uno scontro diretto regolando, dopo Sassari, anche Scafati, al termine di una partita a lungo condotta dai campani, avanti di sei all’intervallo lungo e di quattro al termine del terzo periodo. Decisivo, nella vittoria di Trento, il 29-20 del quarto finale, con i padroni di casa bravi a sopperire all’inferiorità a rimbalzo, con buone percentuali ed una difesa che ha costretto la Givova a ben 16 perse. In casa Dolomiti dieci uomini a referto, con Baldwin a 24 e Mooney a 18, con 4/8 nelle “triple”. Per Scafati 20 in 25’ di utilizzo di Pinkins e 16 di Alessandro Gentile.

A braccetto di Trento c’è la Bertram Derthona Tortona, al secondo successo di fila, contro la Vanoli Cremona, alla fine costretta ad arrendersi per 87-76. Per i padroni di casa si tratta dell’ottavo successo nelle dodici partite con Walter De Raffaele in panchina, gran bel cammino valso al tecnico livornese il prolungamento del contratto fino al 2027. A far esultare i piemontesi, i cinque uomini in doppia cifra – Ross 15, Severini e Obasohan 14 – ma soprattutto le sole due palle perse, a fronte delle 13 della Vanoli, che pure ha tirato con migliori percentuali ed ha avuto pure lei cinque uomini in doppia cifra, con Corey Davis a 13.

A ridosso della zona playoff, a -2 dall’ottavo posto, il Banco di Sardegna Sassari coglie due punti di platino nella trasferta a Brindisi, ospite dell’Happy Casa Brindisi, con questa sconfitta sempre più indiziata alla retrocessione in A2. I sardi la spuntano nel finale, dopo aver comunque tenuto quasi sempre in mano il pallino del punteggio, nonostante le troppe palle perse (21 alla fine). Ai pugliesi non bastano i 25 di Sneed, con 8/12 dal campo, di fronte ai 16 di un ottimo Cappelletti ed ai 14 di Diop, che tira con un ottimo 5/6 da due.

Con questo pesante stop, Brindisi rimane all’ultimo posto, appaiata alla Carpegna Prosciutto Pesaro, sconfitta nel rovente scontro diretto di Treviso. La compagine di Sacchetti lotta, ma alla fine deve cedere in volata ed adesso vede la salvezza lontana ben cinque punti, margine arduo da recuperare quando al termine della stagione regolare mancano soltanto cinque partite. Nella Nutribullet 21 di Bowman, con un gran bel 4/8 da tre punti, e 17 di Paulicap, con 6/6 dal campo e 5/6 ai liberi; per Pesaro, 17 di Mcduffie, ma con 1/6 da lontano, e 14 dell’inossidabile Andrea Cinciarini.

Classifica LBA

Savino Paolella

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