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Andiamo a vedere cosa è successo nella National Basketball Association in una settimana nella quale è doveroso ricordare la serata dello Staples Center in commemorazione di Kobe e Gianna Bryant che ha visto gli emozionanti discorsi in particolare di Vanessa Bryant, moglie e madre delle due vittime e di Michael Jordan.

EASTERN CONFERENCE

Si entra nella fase calda della stagione con l’ultima parte di Regular Season ma non cambiano, almeno per il momento, gli equilibri della Eastern Conference con Milwaukee (50-8) che prosegue la propria sensazionale cavalcata battendo facilmente Detroit e Philadelphia con Giannis Antetokounmpo (33+16r e 31+17r) in grande evidenza e superando con qualche difficoltà in più prima Washington con 40 punti di Khris Middleton ed infine la scorsa notte Toronto con la stella greca (18+17r) ancora una volta principale protagonista.

In seconda posizione si mantiene senza problemi proprio Toronto (42-16) la quale, prima del ko nella sfida contro i Bucks, supera agevolmente Phoenix e Indiana con un super Pascal Siakam (37+12r e 21). Positiva la settimana anche di Boston (40-17), impegnata in tre trasferte ad Ovest due delle quali, a Minnesota e a Portland, vinte grazie ad un eccellente Jayson Tatum (28+11r e 36) che aveva provato con i suoi 41 punti a far saltare il banco a Los Angeles contro i Lakers in una gara persa in volata dai suoi Celtics.

Continua il periodo tutt’altro che felice per Miami (35-19 ma 2-6 nelle ultime 8) che perde due partite piuttosto facili sulla carta contro Atlanta e Cleveland e si impone nella sfida interna contro gli stessi Cavaliers con 24 punti di Kendrick Nunn mantenendo comunque il quarto posto anche se avvicinata ora da Philadelphia (36-22) la quale, trascinata da uno strepitoso Joel Embiid (39+16r e 49+14r), batte Brooklyn e Atlanta cedendo nettamente invece sul parquet della capolista Milwaukee.

Consolida la sesta posizione Indiana (34-24) che ha la meglio su New York e Charlotte con un ottimo Domantas Sabonis (24+13r e 21 +15r) e viene asfaltata da Toronto perdendo addirittura di 46. Cambia poco anche nella lotta per gli ultimi due posti che sembrano disponibili per accedere ai playoff con le squadre impegnate in questa gara a distanza che vincono poco come Brooklyn (26-30) e Orlando (25-32) o addirittura mai come Washington (20-33) e Detroit (19-41) che rimangono nettamente distanti dall’ottava posizione.

WESTERN CONFERENCE

Sicuramente più avvincente e frizzante la situazione nella Western Conference che vede sempre al comando i Los Angeles Lakers (44-12) i quali allungano ancora sulle dirette concorrenti aggiudicandosi le tre sfide in programma contro Memphis con 32 punti di LeBron James, Boston con 32 e 13 rimbalzi di Anthony Davis e New Orleans con il 23 che ne mette 40. In seconda posizione si conferma Denver (40-18) che, dopo il ko sul parquet di Oklahoma, supera comodamente Minnesota con 25 punti di Paul Millsap e Detroit con 26 di Jerami Grant. Continua ad essere piuttosto altalenante la stagione dei Los Angeles Clippers (38-19) che cadono contro Sacramento e poi battono facilmente Memphis con 25 punti di Kawhi Leonard.

In quarta posizione sale Houston (37-20) che scavalca Utah (36-21). I Rockets di uno scatenato James Harden (29+10a, 38 e 37) mettono a segno una tripletta vincendo contro Golden State, New York e lo scontro diretto con i Jazz che a loro volta invece finiscono al tappeto anche nelle restanti due gare giocate sempre in casa contro San Antonio e Phoenix. Una delle squadre più in forma è certamente Oklahoma (36-22 ma 11-3 nelle ultime 14) che supera Denver con 29 punti di Chris Paul, San Antonio con le doppie doppie di Shai Gilgeous Alexander (22+13r) e di Steven Adams (21+14r) ed infine la notte scorsa Chicago con Danilo Gallinari (24) in grande evidenza.

Grazie a questi successi i Thunder superano in classifica al sesto posto Dallas (35-23) pur vincente in entrambe le partite disputate contro Orlando con un Luka Doncic da 33 punti e 10 rimbalzi e Minnesota con 23 punti di Tim Hardaway. L’ultima posizione disponibile per accedere ai playoff è al momento sempre occupata da una Memphis (28-29) che, complice anche il calendario non proprio semplice, infila tre sconfitte su tre contro Sacramento, Lakers e Clippers ma mantiene un discreto margine sulla più diretta inseguitrice Portland (26-33) la quale non ne approfitta aggiudicandosi solo il match interno contro Detroit con un eccellente C.J.McCollum (41+12a). Due squadre che invece rientrano in piena corsa per la postseason sono New Orleans (25-33) e Sacramento (24-33). I Pelicans battono Portland e Golden State grazie ad un ottimo Zion Williamson (25 e 28) mentre i Kings hanno la meglio su Memphis con 32 punti di Harrison Barnes, i Clippers con 23 punti di Kent Bazemore e Golden State con 21 punti di De’Aaron Fox.

A proposito infine proprio degli Warriors campioni uscenti della Conference, nettamente ultimi in classifica quest’anno e reduci da sette sconfitte consecutive, da segnalare la buona notizia del rientro ormai prossimo di Stephen Curry il quale ha annunciato il proprio ritorno sul parquet nella notte fra domenica e lunedì prossimi nella gara interna contro Washington mentre Klay Thompson resterà ufficialmente ai box fino al termine della stagione.

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