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I Golden State Warriors travolgono Houston in gara-3 e si portano in vantaggio 2-1 nella serie di finale della Western Conference .
Il primo atto all’Oracle Arena
Nel primo atto di finale alla Oracle Arena non c’è stata storia: i campioni in carica hanno dominato per tutta la gara vincendo con un sonoro 126-85, guidati da uno Steph Curry che ha superato per la prima volta i 30 punti segnati dopo il ritorno dall’infortunio. L’all star ha chiuso la gara con 35 punti, 1 assist e 6 rimbalzi. Ancora una buona prestazione da Kevin Durant che ne ha aggiunti 27, conditi da 6 rimbalzi e 6 assist. Dopo l’incolore prova di gara-2, la difesa di Golden State è salita di tono, aggredendo Houston per impedirne la transizione offensiva e togliendo il tiro da tre ai Rockets sin dalla palla a due (11/34 da tre per Houston e 32/81 dal campo).
Il risultato
Il risultato è stato molto producente con la squadra della Baia che ha cominciato ad allungare già nel primo quarto (31-22) per poi dilagare in maniera decisiva dopo l’intervallo con un parziale nel periodo di 72-42. Per i Rockets una gara da incubo e da dimenticare dove le due stelle Harden e Paul hanno chiuso con un misero bottino combinato di 33 punti (James Harden ha chiuso con 20 punti, mentre Chris Paul con 13 e 10 rimbalzi) con un pessimo 12/32 al tiro. Senza l’apporto delle due stelle, è venuto meno anche l’apporto degli altri Rockets con il solo Clint Capela (13 punti e 8 rimbalzi) ed Eric Gordon (11 ma con un 4/13 al tiro) a chiudere in doppia cifra.
In casa Warriors la nota lieta arriva anche dalla distribuzione dei punti dove tutto lo starting five è andato in doppia cifra. Oltre a già citati Curry e Durant, infatti, Klay Thompson ha messo a referto 13 punti, mentre Iguodala e Green entrambi con 10 punti (quest’ultimo con 17 rimbalzi). Gara-4 è già decisiva per Houston che ha bisogno di una vittoria per riprendersi il vantaggio del fattore campo, mentre Golden State ha l’occasione di allungare le mani sulla serie.