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Anche nel mondo del basket, uno sport nel quale le cifre contano tantissimo, ci sono situazioni nelle quali i numeri non rappresentano il valore di un cestista; una fattispecie che si adatta perfettamente ad Andre Iguodala. L’ala piccola di Springfield, infatti, non è mai andato in doppia cifra, quanto a punti realizzati, negli ultimi dieci anni, durante i quali, però, è sicuramente stato un protagonista della mitica NBA, durante i quali ha giocato la bellezza di sei finali per il titolo, vincendone quattro.

E, si badi bene, lo ha fatto non certo da comparsa, ma dando un apporto fondamentale all’epopea dei Golden State Warriors. Purtroppo, nello sport, nel basket, come nella vita anche tutte le cose belle hanno una fine e pochi giorni fa Andre ha annunciato il suo ritiro.

L’autobiografia

Il suo ritiro offre l’occasione per ripercorre la sua splendida carriera, iniziata a Philadelphia e conclusa e terminata a San Francisco, attraverso la rilettura della sua autobiografia ufficiale, scritta da Iguodala assieme a Carvell Wallace e pubblicata in Italia, da Add editore, nel 2020 con la traduzione di Mauro Bevacqua.

Un libro che parla di basket, ma non solo di basket, scritto con tanta passione, nel quale Igoudala si mette a nudo, trasmettendo emozioni tanto che, quando il libro venne pubblicato negli Stati Uniti, l’ex Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, lo incluse nella lista dei suoi libri preferiti.

Una storia di vita

Il libro non soltanto racconta la splendida carriera dell’uomo di Springfield ma è la storia di un viaggio, un lungo viaggio che lo ha accompagnato dall’Illinois, dove è nato, ai vertici del campionato più patinato del mondo, l’NBA. Il viaggio, in sostanza, di uno che ha avuto successo nella vita, seguendo la sua voglia di emergere, alimentata dal desiderio non rimanere incatenato alla monotonia della sua città natale.

Il basket

Di questo viaggio, passato attraverso momenti non semplici, la stella cometa è il basket, una passione che poi diventa business, sempre credendo nelle proprie possibilità, nella voglia di mettersi a disposizione degli altri, tanto da diventare il sesto uomo perfetto, da cui il titolo, per una squadra destinata a passare alla storia. Nel segno della palla a spicchi, Igoudala racconta la sua infanzia, il suo percorso di crescita fino all’arrivo al basket universitario della NCAA, un mondo al quale non lesina dure critiche.

La NBA

Nel libro Igoudala dedica tanto spazio anche ai suoi compagni di squadra, da quelli dei 67ers con cui esordì in NBA, Allen “The Answer” Iverson su tutti, fino ad arrivare a Steph Curry e compagni, con cui ha conquistato ben quattro anelli. Lo ha fatto senza un talento da campionissimo, ma lavorando tanto su sé stesso fino ad arrivare, con la sua intelligenza, con la sua conoscenza del gioco, con la sua disponibilità a sacrificarsi in difesa, ad essere nominato – alzi la mano, senza mentire, chi lo avrebbe pronostico ai tempi di Phila – MVP delle Finals 2015, proprio per la sua straordinaria difesa su sua maestà LeBron James.

Lezioni di gioco, lezioni di vita

Con grande sacrificio, altrettanta applicazione ed abnegazione, Igoudala è diventato così, con il tempo, il perfetto manuale del gioco, in grado di conoscere alla perfezione, e spesso di guidare, le dinamiche di un gruppo di 12 uomini, e più spesso ragazzi, che si sbattono per infilare una palla in un canestro. La sua grande conoscenza del gioco si dispiega nel libro, alcune pagine del quale rappresentano una sorta di perfetto clinic, ideale per far capire anche ai neofiti le sfaccettature del gioco e di quanto vi ruota intorno.

Sempre, e qui si vede la mano del giornalista Carvell Wallace, del New York Times, con uno stile semplice e diretto, mai ampolloso, che arriva dritto al cuore, sulla falsariga del modo di giocare che ha permesso ad Igoudala di affermarsi sul massimo palcoscenico del mondo, quello della NBA, senza fronzoli, senza lustrini, ma sempre con la voglia di mettersi al servizio della squadra. In sostanza, un bel libro, profondo ma mai pesante, piacevoli per gli amanti del basket ma anche per tutti gli altri lettori.

L’autore

Andre Iguodala è un campione che per intelligenza e modo di stare in campo ha conquistato gli appassionati. Nato a Springfield nel 1984, Iguodala ha cominciato la carriera a Philadelphia per poi passare a Denver e approdare ai Golden State Warriors nel 2013, segnando gli anni d’oro della squadra di San Francisco, con i quali ha conquistato quattro anelli, vincendo anche il titolo di Mvp delle Finals 2015. Inserito due volte nel miglior quintetto difensivo della Lega, con la nazionale a stelle e strisce ha vinto anche un oro olimpico ed i mondiali del 2010.

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