Quando mi confronto con  un atleta nella ricerca di un miglioramento della performance o per ovviare a momentanei cali di motivazione o altro ancora, tra le tecniche che maggiormente uso e che trovo particolarmente efficace c’è la visualizzazione che, di fatto, significa creare una immagine mentale.

Jan Robertson, professore di Neuroscienze all’Università di Dublino, nel 2002 conia il termine ”intelligenza visiva”, riferendosi alle abilità cognitive legate all’immaginazione e alla capacità di visualizzazione, definibile come una sorta di sesto senso in grado di completare le esperienze compiute dai 5 sensi tradizionali.

Di fatto, visualizzando, non solo si attivano le regioni cerebrali deputate alla vista, ma anche quelle della memoria, della sfera sensoriale, emotiva etc..

Il nostro cervello, quando guardiamo un oggetto o quando lo immaginiamo, attiva nel sistema nervoso centrale gli stessi meccanismi…pensate ad un momento di paura: se lo immaginiamo avremo le stesse reazioni fisiche dell’esperienza reale (aumento battito cardiaco, sudorazione, senso di all’erta…)

Un atleta può utilizzare questa tecnica per migliorare il gesto tecnico, proiettarsi verso un obiettivo che vuole perseguire, continuare ad allenarsi in caso di infortunio o semplicemente raggiungere una situazione di benessere.

Quando iniziamo a visualizzare sarebbe opportuno avvalersi di un professionista o di una persona che da tempo lavora con questa tecnica, ma si può benissimo provare da soli!

Visualizzare è soprattutto è una esperienza pratica che va sperimentata più volte, ma provo a darvi alcune regole principali.

  1. All’inizio trovate un posto comodo e silenzioso , chiudete gli occhi e create  immagini mentali che siano coinvolgenti per voi.
  2. Se non accade niente non dategli importanza. Vi fermate e riprovate.
  3. Utilizzate tutti i sensi: ascoltate i rumori, annusate gli odori, vedete i colori, percepite le sensazioni.

Nel basket, per esempio provate a visualizzare l’esecuzione del tiro libero soffermandovi sul primo ferro, sul movimento del polso e… sul rumore della retina quando il pallone entra. Provate a visualizzare i vostri momenti più significativi nel corso della gara o addirittura giocate con la linea del tempo e visualizzatevi in un qualunque momento in cui vi siete sentito davvero forte!

La capacità di visualizzare crea una nuova consapevolezza mentale nell’atleta, migliora la concentrazione  e lo rende più pronto ad affrontare nuove sfide.

L’argomento verrà approfondito in futuro in una sessione dedicata, anche con l’ausilio di video esplicativi.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here