Diamo un più o un meno alle quindici squadre della Western Conference in base al rendimento delle ultime due settimane di gioco.

DALLAS (6-7) malissimo nelle ultime tre uscite i Mavericks si affidano ad un sempre eccellente Luka Doncic (38+9r+13a nella vittoria contro Denver e 36+16r+15a nella sconfitta contro Chicago) ma ancora deludono e non poco le attese e restano fuori dalle prime otto.
DENVER (7-7) troppi alti e bassi per una squadra dalla quale ci si attende molto di più nonostante un Nikola Jokic sempre più protagonista (23+14r+10a nella vittoria contro Golden State e 35+14r nella sconfitta contro Utah).
GOLDEN STATE (7-6) + un calendario molto difficile risolto con tre vittorie e tre sconfitte ma pesa tantissimo l’ultima in casa dei Los Angeles Lakers con una bella rimonta nell’ultimo quarto ed uno Stephen Curry (26) sempre più leader di una squadra che, nonostante le assenze, può stupire ancora molto.
HOUSTON (4-8) la fine dell’era James Harden è stata assorbita così così da dei Rockets che si affidano ora a Christian Wood per salvare una stagione che appare alquanto in salita.
L.A.CLIPPERS (10-4) + le ultime quattro vittorie consecutive, figlie di un calendario non impossibile, lanciano i Clippers al secondo posto in classifica con Kawhi Leonard (35 nella vittoria contro Chicago e 28 in quella contro New Orleans) e Paul George (26 nella vittoria contro Sacramento e 20 in quella contro Indiana) grandissimi protagonisti.
L.A.LAKERS (11-4) + primo posto ma striscia di cinque vittorie consecutive interrotta dal ko interno contro Golden State. I gialloviola restano comunque fra le squadre da battere con un LeBron James (28 nella vittoria contro Chicago e 26 in quelle contro Houston e Oklahoma) sempre sugli scudi.
MEMPHIS (7-6) + una delle squadre del momento, reduce da cinque vittorie consecutive dopo un inizio balbettante. Spiccano i successi contro Brooklyn con 24 punti di Dillon Brooks e Philadelphia con 17 di Ja Morant.
MINNESOTA (3-9) un record pessimo ed ultimo posto in classifica, unica soddisfazione contro San Antonio con 27 punti di D’Angelo Russell.
NEW ORLEANS (5-8) dopo un inizio positivo, momento assai difficile per i Pelicans che vincono, contro Sacramento con 31 punti di Zion Williamson, una sola partita delle ultime sei giocate.
OKLAHOMA (6-7) + quella che doveva essere una stagione a dir poco complicata si sta trasformando in questa prima parte in un qualcosa di interessante per i Thunder di Shai Gilgeous Alexander (31 nella vittoria contro Brooklyn e 33+10a in quella contro Chicago).
PHOENIX (7-5) il quarto posto è certamente un ottimo risultato ma il meno è d’obbligo viste le tre inaspettate sconfitte nelle ultime quattro gare contro le non irresistibili Detroit, Washington e Memphis. Da sottolineare i 34 punti di Mikal Bridges nel successo contro Indiana.
PORTLAND (8-6) + C.J. McCollum (37 nella prima vittoria contro Sacramento e 30 in quella contro Toronto) e Damian Lillard (40+13a nella seconda vittoria contro Sacramento) sono i soliti trascinatori dei Blazers ultimamente però usciti malconci dalle sfide contro San Antonio e Indiana con due pesanti ko.
SACRAMENTO (5-9) calendario certo non semplice ma utile a farci capire che i Kings sono lontani ancora da quel salto di qualità che permetterebbe loro di lottare per i playoff. Tempo ce n’è e molto ma pesano le cinque sconfitte nelle ultime sei gare nonostante nell’ultima contro New Orleans i 43 punti e 13 assist di De’Aaron Fox.
SAN ANTONIO (8-6) + sopra le attese la prima parte di stagione degli Spurs confermata dal prestigioso successo contro i Los Angeles Lakers con 28 punti di LaMarcus Aldridge e dalla recente doppia affermazione contro Houston e Portland.
UTAH (10-4) + secondo posto e sei vittorie consecutive per dei Jazz scatenati che fra le altre battono Milwaukee con 32 punti di Donovan Mitchell e passano a Denver con 23 di Jordan Clarkson.

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