Diamo un più o un meno alle quindici squadre della Western Conference in base al rendimento delle ultime due settimane di gioco.
DALLAS (8-13) – un Luka Doncic comunque protagonista (36+9r+11a nel successo contro San Antonio e 35+11r+16a nella sconfitta contro Denver) non sta bastando in questa stagione ad una squadra in crisi nera con le ultime sei sconfitte consecutive che la relegano agli ultimi posti.
DENVER (12-8) + cinque vittorie nelle ultime sei gare, quarta posizione ed un Nikola Jokic semplicemente strepitoso con ben quattro doppie doppie (31+10r e 28+22r nella doppia sfida vinta contro Phoenix, 21+11r nel successo contro Miami e 47+12r in quello contro Utah).
GOLDEN STATE (11-10) + esce al momento dalle prime otto ma resta ampiamente positiva la prima parte di stagione degli Warriors di Stephen Curry (26+11r nella vittoria contro Detroit e 38+11r+8a nel ko contro Boston).
HOUSTON (10-9) + sei vittorie consecutive, ottavo posto e soprattutto una quadratura del cerchio trovata dall’ottimo coach Stephen Silas per dei Rockets capaci di trovare vari protagonisti nei successi più importanti (DeMarcus Cousins 28+17r contro Dallas, Victor Oladipo 25 contro Portland, Christian Wood 27 contro New Orleans e Eric Gordon 25 contro Oklahoma).
L.A.CLIPPERS (16-6) + sei vittorie e due sconfitte nel periodo per i Clippers con Kawhi Leonard sopra il trentello in ben tre circostanze (32 contro Sacramento, 31 e 34 nella due gare contro Oklahoma).
L.A.LAKERS (16-6) + segno positivo nonostante il primo posto perso per dei Lakers costantemente in trasferta e vincenti per cinque volte su sette con in grande evidenza i colpi sul parquet di Milwaukee con 34 punti di LeBron James e a Boston in volata con la doppia doppia da 27 punti e 14 rimbalzi di Anthony Davis.
MEMPHIS (9-7) + solo tre gare giocate ma ben due affermazioni nettissime contro San Antonio con nella prima 19 punti e 11 assist di Ja Morant e nella seconda 19 di Gorgui Dieng.
MINNESOTA (5-15) – due sole vittorie a fronte di cinque sconfitte per un ultimo posto in classifica confermato.
NEW ORLEANS (7-12) – la vittoria contro Milwaukee con 28 punti di Brandon Ingram è stato solo un fuoco di paglia per dei Pelicans ancora al di sotto delle proprie possibilità.
OKLAHOMA (8-11) – il doppio successo contro Portland (Shai Gilgeous Alexander 24) e Phoenix (Al Horford 21+11r) aveva fatto intravedere buone aspettative ma le ultime due debacle contro Brooklyn e Houston hanno riportato i Thunder alla dura realtà.
PHOENIX (11-8) + fondamentali per mantenersi nella parte alta della classifica, al quinto posto, sono stati senza dubbio i due sofferti ma meritati successi esterni sul campo di Dallas con Chris Paul in entrambi i casi assoluto protagonista (29+12a e 34+9r+9a).
PORTLAND (11-9) – 39 e 44 punti di Damian Lillard nei due unici successi dei Blazers contro New York e Chicago a fronte però di quattro ko in un calendario non impossibile.
SACRAMENTO (9-11) + risalgono in classifica i Kings ora a ridosso delle prime otto grazie a quattro successi su sei gare fra i quali spiccano quelli contro Toronto con 26 punti di Harrison Barnes e New Orleans con 28 e 12 assist di De’Aaron Fox.
SAN ANTONIO (11-10) – le ultime due pesanti sconfitte contro Memphis sciupano un cammino degli Spurs che aveva regalato anche ottime soddisfazioni con i successi contro Boston e Denver con in entrambi i casi top scorer DeMar DeRozan (21 e 30+10a).
UTAH (16-5) + primo posto in classifica, dodici vittorie nelle ultime tredici partite giocate per dei Jazz in grandissima forma con Donovan Mitchell (23) protagonista contro Golden State mentre Rudy Gobert (29+20r) e Bojan Bodganovic (32) sono i princpali artefici della doppia affermazione contro Dallas.