Diamo un più o un meno alle quindici squadre della Eastern Conference in base al rendimento delle ultime due settimane di gioco.
ATLANTA (9-8) + in ripresa, sfruttano un calendario non impossibile con il doppio successo contro Minnesota e quello contro Detroit dopo un overtime con 38 punti e 10 assist di Trae Young e riescono nell’ultima gara giocata a battere i più quotati Los Angeles Clippers con ancora una volta il numero 11 protagonista (38).
BOSTON (10-6) – pesa sul giudizio la doppia sconfitta contro Philadelphia che è costato il primo posto ai Celtics che si sono comunque rifatti con due vittorie contro Cleveland e Chicago con Jaylen Brown in entrambi i casi top scorer (33 e 26).
BROOKLYN (11-8) + cinque successi nelle ultime sette gare, molto pesante il doppio interno contro Miami con un ottimo Kevin Durant (31 e 20+13r). I Nets salgono quindi al quinto posto.
CHARLOTTE (7-10) – cinque sconfitte nelle ultime sei partite disputate fanno scendere gli Hornets al decimo posto, unico acuto in casa di Orlando con 39 punti ed il canestro decisivo di Gordon Hayward.
CHICAGO (7-10) + tre vittorie e tre sconfitte nel periodo ma con un calendario molto complicato, ecco perchè il segno più per una squadra che batte Dallas (Lauri Markkanen 29+10r), Houston (Zach LaVine 33) e Charlotte (Zach LaVine 25).
CLEVELAND (8-9) + tre vittorie e due sconfitte per dei Cavaliers capaci due volte di mandare al tappeto la corazzata Brooklyn anche piuttosto nettamente con in entrambi i casi Collin Sexton (42 e 25) grande protagonista.
DETROIT (4-13) – non arriva l’inversione di marcia per dei Pistons sempre mestamente in fondo alla classifica anche se non più ultimi e comunque bravi nel superare Miami con 20 punti di Jerami Grant e Philadelphia con 28 punti di Delon Wright.
INDIANA (10-7) + bilancio in equilibrio nelle ultime sei gare con tre vittorie ed altrettante sconfitte per dei Pacers che restano però ottimamente al quarto posto grazie ad un Malcolm Brogdon in grande spolvero nei successi contro Orlando (23) e soprattutto Toronto (36).
MIAMI (6-10) – si è inceppato qualcosa nell’ottimo meccanismo che aveva portato gli Heat con pieno merito alle Finals lo scorso agosto. Due sole vittorie a fronte di cinque sconfitte nel periodo nonostante un Bam Adebayo da 41 e 26+10r nei due ko contro Brooklyn.
MILWAUKEE (10-6) – le due sconfitte nei due big match contro Brooklyn e Los Angeles Lakers rendono negativo l’ultimo periodo dei Bucks, comunque secondi in classifica e con un Giannis Antetokounmpo sempre in grandissima evidenza (22+10r+10a contro Detroit, 27+14r contro Atlanta e 31 contro Dallas, tutte gare vinte dai suoi).
NEW YORK (8-11) + le ultime tre sconfitte di fila nel non semplice giro ad Ovest hanno frenato la corsa dei Knicks capaci di travolgere Boston a domicilio con 20 punti e 12 rimbalzi di Julius Randle ed andare a vincere in casa di Golden State con 28 punti di R.J.Barrett.
ORLANDO (8-10) – scivolano ancora indietro in classifica i Magic, ora ottavi, vincenti soltanto contro Minnesota con 28 punti di Nikola Vucevic, protagonista anche nell’affermazione contro Charlotte con 28 punti e 12 rimbalzi.
PHILADELPHIA (12-6) + con un record non certo sensazionale ma i 76ers si trovano al primo posto grazie in particolare agli importanti successi contro Miami (Shake Milton 31) ed al doppio contro Boston con un ottimo Joel Embiid (42+10r e 38+11r).
TORONTO (7-10) + periodo finalmente all’altezza per i Raptors che risalgono la china grazie a cinque successi nelle ultime sette gare tra i quali spiccano quelli contro Dallas (Chris Boucher 21+10r), Miami (Norman Powell 23) e Indiana (OG Anunoby 30).
WASHINGTON (3-10) – due partite, due sconfitte, ultimo posto, basta tutto questo per giustificare il meno.