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Andiamo a vedere la situazione della National Basketball Association quando oramai quasi tutte e 22 le squadre partecipanti a questa particolare seconda fase di stagione regolare, disputata nella cosiddetta bolla di Orlando, hanno disputato la metà delle otto partite totali per ciascuna.

EASTERN CONFERENCE

Manca solo la matematica per sancire il primo posto della Eastern Conference per Milwaukee (54-14) che inizia bene battendo Boston con la solita doppia doppia da 36 punti e 15 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo ma poi cade, non senza recriminazioni, contro Houston con il greco ancora grande protagonista (36+18) ed infine nell’ultima gara giocata si fa sorprendere da Brooklyn con coach Mike Budenholzer che nel secondo tempo si permette il lusso di far riposare quasi tutti i big.

A tallonare la capolista si avvicina, seppur ancora a debita distanza, una sempre più convincente Toronto (49-18) che batte piuttosto comodamente i Los Angeles Lakers con 33 punti e 14 rimbalzi di Kyle Lowry, ha la meglio in volata su Miami con un super Fred VanVleet (36) il quale si ripete anche nel successo della scorsa notte contro Orlando segnando 21 punti e distribuendo 10 assist.

La terza posizione viene mantenuta facilmente da una Boston (45-23) ancora non troppo costante che perde contro Milwaukee e Miami e batte Portland con 34 punti di Jayson Tatum e Brooklyn in una partita a senso unico segnandone 149 con Jaylen Brown (21) top scorer.

Miami (43-25) deve ancora assicurarsi la quarta piazza avvicinata da una ottima Indiana (42-26) con Philadelphia (41-27) ancora in gioco. Gli Heat si sbarazzano con semplicità di Denver con 22 punti di Jimmy Butler, perdono di poco contro Toronto e superano Boston con la doppia di Bam Adebayo (21+12r).

Tre partite e altrettante affermazioni per i Pacers i quali, trascinati da un ispiratissimo T.J. Warren (53, 34+11r e 32), superano nell’ordine Philadelphia, Washington e Orlando.

I 76ers, perso lo scontro diretto con Indiana nonostante un Joel Embiid da 41 punti e 21 rimbalzi, si rifanno vincendo le sfide con San Antonio e Washington con il lungo della squadra allenata da Brett Brown ancora in grande evidenza (27 e 30+11r).

Le altre due squadre oramai quasi certe di partecipare ai playoff sono Brooklyn (32-36) e Orlando (32-37) che si giocheranno nelle ultime gare la settima posizione.

Entrambe si aggiudicano due delle quattro partite disputate con i Nets che vincono contro Washington, con 34 punti di Caris LeVert e Milwaukee con 26 di Timothé Luwawu-Cabarrot mentre i Magic hanno la meglio su Brooklyn con 24 punti di Evan Fournier e Sacramento con 26 di Terrence Ross.

Decisamente non indimenticabile la presenza nella bolla di Washington (24-44) che resta a secco di successi e dice praticamente addio a qualsiasi possibilità di acciuffare i play in.

WESTERN CONFERENCE

I Los Angeles Lakers (51-16) conquistano matematicamente il primo posto nella Western Conference grazie ai successi nel derby contro i Clippers in volata con 34 punti di Anthony Davis che si ripete anche nell’affermazione contro Utah segnandone 42 conditi da 12 rimbalzi. C’è da dire però che la squadra allenata da Frank Vogel ha subito anche due pesanti battute d’arresto, probabilmente imputabili alla situazione ormai chiara della classifica, contro Toronto e soprattutto la scorsa notte contro Oklahoma nonostante un LeBron James da 19 punti e 11 rimbalzi.

Due sconfitte, una nel derby e l’altra piuttosto a sorpresa contro Phoenix ed una sola affermazione contro New Orleans con 28 punti di Paul George per i Los Angeles Clippers (45-22) che difendono comunque la loro seconda posizione dal tentativo di sorpasso fallito di Denver (45-23) che cade rovinosamente contro Miami ma si rialza, prima battendo Oklahoma dopo un supplementare con 37 punti di Michael Porter e la tripla doppia di Nikola Jokic (30+12r+10a) e poi superando San Antonio con ancora una volta il lungo serbo grande protagonista (25+11a).

Al quarto posto troviamo sempre Utah (43-25) avvicinata però sempre più da Houston (42-25) e Oklahoma (42-25).

I Jazz battono New Orleans con 23 punti di Jordan Clarkson, perdono contro Oklahoma e Lakers e battono, nella gara giocata la scorsa notte, Memphis con 25 punti di Joe Ingles.

Resta ancora non troppo continuo il cammino dei Rockets i quali, trascinati da James Harden (49), superano dopo un overtime in rimonta Dallas e poi hanno la meglio su Milwaukee con 31 punti di Russell Westbrook ma nell’ultimo match disputato cadono contro Portland fallendo l’aggancio alla quarta posizione. Decisamente positivo nel complesso il cammino dei Thunder che vincono facilmente contro Utah con 19 punti di Shai Gilgeous Alexander, perdono contro Denver dopo un supplementare ed infine superano con grande autorevolezza i Lakers con 40 punti della coppia Chris PaulDanilo Gallinari.

Tre partite e tre arrivi in volata per Dallas (41-29) che resta settima aggiudicandosi soltanto la gara contro Sacramento con Luka Doncic che sigla l’ennesima sensazionale tripla doppia (34+20r+12a).

Molto appassionante la lotta per l’ottava e la nona posizione che danno l’accesso al play in per poi approdare ai playoff. Memphis (32-37) infatti ha dilapidato tutto il proprio vantaggio perdendo tutte e quattro le sfide giocate nella bolla di Orlando e facendosi così avvicinare sia da Portland (31-38) che da San Antonio (29-38) e New Orleans (29-38).

Partiamo dai Blazers che si aggiudicano lo scontro diretto con i Grizzlies dopo un overtime con 33 punti di C.J. McCollum, poi cadono in volata contro Boston nonostante i 30 di Jusuf Nurkic ed infine battono meritatamente Houston con 21 di Damian Lillard.

Le ultime due sconfitte contro Philadelphia e Denver hanno decisamente frenato la rincorsa degli Spurs i quali in precedenza avevano sconfitto Sacramento con 21 punti e 10 assist di DeMar DeRozan e Memphis con 21 di Dejounte Murray.

Il successo contro Memphis con 24 punti di Brandon Ingram regala ancora speranze quantomeno di nona posizione ai Pelicans di Zion Williamson i quali in precedenza erano stati battuti da Utah e Los Angeles Clippers.

Anche Phoenix (29-39) crede ancora nei play in dopo i tre successi ottenuti contro Washington, Dallas e Clippers, tutti propiziati dalle ottime prestazioni di Devin Booker (27, 30 e 35). Sacramento (28-39) infine alza invece bandiera bianca dopo le sconfitte contro San Antonio, Orlando e Dallas.

Credits:NBA

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