Andata in archivio la formula a due gironi, con annessa cervellotica fase ad orologio, il campionato di Serie A2 maschile torna finalmente al girone unico, il che rende il prossimo un torneo nazionale a tutto tondo.

Tante novità anche nella formula, con 20 squadre a contendersi il primo posto, quello che porta direttamente nel paradiso della LBA, senza passare dalle forche caudine dei playoff che invece assegneranno il secondo passaporto per la categoria superiore. Interessante anche l’introduzione del Play In, al quale sono ammesse le squadre dall’8° al 13° posto, che determineranno le ultime due qualificate ai Playoff, ai quali si qualificano le compagini classificate dal 2° al 7° posto.

In coda, invece, l’ultima retrocederà direttamente in Serie B Nazionale, così come faranno le due perdenti dai Playout, ai quali accederanno le squadre classificate dal 16° al 19°, che daranno vita a due serie di cinque partite, in palio la permanenza in cadetteria.

Come si nota, un format ricco di novità, nel quale ogni partita può essere determinante nell’economia della stagione, basti pensare che la 13° farà il Play In, la 16° dovrà sudarsi la salvezza nella roulette russa dei Playout.

A dare lustro al campionato, la presenza di squadre che hanno fatto la storia della nostra pallacanestro, come le fresche retrocesse Pesaro e Brindisi, ed ancor più Fortitudo Bologna e Pallacanestro Cantù. Proprio i canturini, al di là della delusione in Supercoppa, sono la grande favorita del torneo; lo dice la scelta come coach di Franco Brienza, cavallo di ritorno nella passata stagione nominato coach of the year in LBA, ed un mercato estivo da copertina, con gli arrivi, tra gli altri, di McGee e Basile.

Alle spalle dei lombardi sgomitano in tante, in primis le due fresche retrocesse, Pesaro e Brindisi, e la Fortitudo Bologna. La “Effe” felsinea ha portato nella Dotta un califfo del calibro di Gabriel ed un giocatore di sicuro affidamento come Mian, protagonista nella recente vittoria in Supercoppa, Brindisi ha rivoluzionato il roster affidando la panchina ad un big come Piero Bucchi, così come ha fatto Pesaro, scegliendo Sacripanti. Ad entrambi le rispettive società hanno affidato giocatori importanti; qualche esempio? Imbrò, King e Petrovic nelle Marche, Allen ed Ogden in terra pugliese.

Subito dietro piacciono Udine, Verona, Forlì e Rimini, tutte squadre che hanno scelto di confermare i rispettivi allenatori. In terra friulana Vertemati ha avuto i big Hickey e Johnson, mentre nella città di Giulietta e Romeo ecco due talenti del calibro di Pullen, ex Napoli, e Cannon. Rimini, che ha chiuso la scorsa stagione con le marce alte, ha consegnato a Sandro Dell’Agnello il play Robinson, anche lui da Napoli, e la guardia Marini, nella passata stagione promosso con Trapani, Forlì ha cambiato i due stranieri, ecco Harper e Dawson, ed ha fortificato il reparto lunghi con Gaspardo e Del Chiaro.

Alle spalle di queste sette, un vasto manipolo di squadre che lotteranno per un posto nei playoff o per accedere al Play In. Piace molto Orzinuovi del nuovo coach Ciani, un veterano della categoria: roster completamente nuovo, con gli ex Torino, come il tecnico, Vencato e Pepe e due stranieri di qualità quali Devoe e Williams. All’ombra della Mole l’ingaggio di un tecnico come Matteo Boniciolli certifica le ambizioni, le stesse di Rieti che ha innervato un roster già buono con acquisti di qualità (Pollone e Spencer su tutti)

Da seguire anche Cividale e Urania Milano, che hanno fatto scelte completamente diverse per la panchina; in Friuli c’è la conferma di Stefano Pillastrini, uno dei tecnici più esperti del nostro panorama cestistico, a Milano ecco il giovane Marco Cardani che torna in A2 due anni dopo l’esonero a Capo d’Orlando. A Cividale pochi ritocchi, l’ex Rimini Marks e il giovanissimo talento Ferrari, mentre all’Urania si è scelto di ricostruire completamente il roster, con la perla dell’arrivo, da Scafati, del talentuoso Ale Gentile.

Le altre, almeno sulla carta, lotteranno per evitare i playout; Cremona, affidata ancora a Luca Bechi, ha rivoluzionato il roster (Brown, Morgillo, Barbante), così come ha fatto Cento. In Emilia il nuovo tecnico Di Paolantonio avrà il suo daffare per assemblare un roster completamente nuovo, lo stesso scenario che aspetta il pur confermato Dalmonte a Nardò, dove è arrivato, da Napoli, il figlio d’arte Ebeling.

Qualche perplessità le suscitano Vigevano e Piacenza dei confermati Pansa e Salieri, mentre c’è grande curiosità per le due neopromosse, Avellino e Libertas Livorno, che riportano alla ribalta nazionale due piazze da sempre innamorate della pallacanestro.

Ad Avellino hanno confermato i migliori (Bortolin, Chinellato e Verazzo), inserendo giocatori interessanti (Mussini, Sabatino), mentre a Livorno si è deciso di scommettere, soprattutto nel reparto lunghi, sui veterani della passata stagione (Fantoni, Fratto, Tozzi), scegliendo due stranieri nel backcourt, lo scultoreo Hooker ed il veterano Banks, uno che neanche troppi anni fa vinse il titolo di miglior marcatore al piano superiore, vestendo la casacca di Brindisi.

Photocredits: Paola Licheri

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