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Il sogno di ogni giocatore di qualsiasi sport è di avere la forza di ritirarsi quando è all’apice del successo; un sogno che poi in pochi riescono a realizzare, la maggior parte infatti chiude la carriera con stagioni ben lontane da quelle migliori, un po’ come ha fatto Ibrahimovic al Milan.

Un rischio che non corre più Gigi Datome; la barbuta ala dell’Olimpia Milano ha, infatti, annunciato oggi il suo ritiro, dopo i mondiali che partiranno il 25 agosto nelle Filippine.

Lo ha fatto spiazzando tutti gli appassionati della palla a spicchi con un video pubblicato sui propri social. Il ritiro avviene in uno dei momenti migliori della sua carriera, dopo aver conquistato il titolo di MVP della recente serie finale contro la Virtus Bologna, portata a casa dai milanesi dopo sette, emozionanti partite.

Le parole di Gigi Datome

Visibilmente emozionato, Datome ha annunciato lo stop con un video nel quale è andato dritto al punto: “Smetto di giocare a basket, finisco con il basket giocato”, un filmato girato nel campo dove è iniziata la sua carriera, a Olbia, nel quale ripercorre tutte le tappe della sua carriera: “Non avrei mai potuto sognare di giocare nella NBA, di vincere così tanti trofei ma soprattutto non avrei mai potuto sognare che la mia ultima partita fosse una meravigliosa gara 7. Ma, soprattutto, non avrei mai pensato di giocare così tanto in nazionale azzurra, e di esserne il capitano per oltre 10 anni. La cosa più importante è che non ho alcun rimpianto, ma soprattutto mi sono divertito tanto. Unico cruccio, non essere riuscito a portare a casa una medaglia con la canotta dell’Italia. E siccome mi piace sognare, continuerò a giocare, per pochi mesi, con la nazionale azzurra ai mondiali nelle Filippine”.

Datome prosegue poi con i ringraziamenti: “Vorrei ringraziare l’Olimpia Milano che mi offre la possibilità di continuare con l’Olimpia, sia pure non da giocatore. Iniziare il post carriera in una società così prestigiosa per me è importante, un qualcosa che mi rende molto orgoglioso, un privilegio che cercherò di meritare nella prossima stagione”.

La carriera di Gigi Datome

La sua carriera più che ad una storia assomiglia ad una favola, partita da Olbia, dalla “Santa Croce Olbia 70”, la società del padre, ma poi sviluppatasi in tutto il mondo, con la chiusura, per quanto riguarda le squadre di club, con la fantastica prestazione in gara 7.

Nel 2003, ad appena 15 anni, ecco il grande salto a Siena, con la Montepaschi allenata da Carlo Recalcati, trovando sempre più spazio, fino alla cessione a Scafati, in Campania gioca un campionato e mezzo confermandosi sicuro talento. Da Scafati torna a Siena che lo cede alla Virtus Roma dove, a suon di grandi prestazioni, trascina i romani alla finale scudetto, guadagnandosi le attenzioni della mitica NBA.

Nell’Olimpo del basket

Oltre oceano, firma con i Detroit Pistons, esordendo, il 30 ottobre 2013, contro i Wizards; alla fine con i “Pistoni” gioca, causa un infortunio, solo 34 partite, per complessivi 238’. Anche nella stagione successiva gioca poco – solo 37 gare – fino alla cessione, il 15 gennaio 2015, ai mitici Boston Celtic, nei quali viene schierato anche nello starting five, realizzando il suo high score nella NBA con 22 punti, contro i Milwaukee Bucks. Il suo impiego si dirada nei playoff e decide di tornare in Europa.

Turchi e poi Milano

Ad aggiudicarsene le prestazioni sono i turchi del Fenerbahce Istanbul; nel paese della mezzaluna rimane cinque stagioni, con un palmares invidiabile; porta a casa quattro partecipazioni consecutive alle “Final Four” di Eurolega, con il titolo conquistato nel 2017, sotto la guida del santone Obradovic. Un alloro al quale vanno aggiunti tre titoli turchi ed altrettante Coppa di Turchia. Nel 2020 sono maturi i tempi per il suo ritorno nel Belpaese, alla squadra italiana più titolata, l’Olimpia Milano sponsorizzata Armani. Anche a Milano, nonostante l’età che avanza, è grande protagonista e conquista due titoli italiani, battendo sempre in finale la Virtus Bologna, due Coppa Italia ed una Supercoppa italiana. La ciliegina sulla torta arriva con la superba prestazione in gara 7 della finale playoff, superba come è stata tutta la sua carriera, tanto lunga quanto ricca di successi.

Photocredits: Savino Paolella

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