La Dolomiti Energia Trentino (0-3) sabato 27 ottobre alle 18.30 affronta alla BLM Group Arena di Trento la Umana Reyer Venezia (3-0) nella quarta giornata di Serie A PosteMobile.

La guardia classe ’96, oltre 18 punti di media nei primi tre turni in Serie A, e coach Maurizio Buscaglia presentano la sfida di domani sera contro la Reyer (palla a due alle 18.30)

DIEGO FLACCADORI (Guardia DOLOMITI ENERGIA TRENTINO):«Nell’ultima partita di coppa contro Ankara abbiamo fatto vedere che se giochiamo con intensità siamo in grado di esprimere una buona pallacanestro corale, in attacco e in difesa. È una sensazione che abbiamo avuto in alcuni momenti della partita, penso per esempio al canestro con fallo subito di Dustin che ci aveva riportato in vantaggio nel terzo quarto: da quei momenti dobbiamo ripartire, perché sono le situazioni in cui ci siamo resi conto di quanto potenziale abbiamo e quale sia la strada giusta da seguire. Stiamo lavorando giorno dopo giorno in palestra dando tutto, anche perché contro Venezia servirà ben più di qualche fiammata per avere la meglio: i nostri avversari sono costruiti per provare a vincere lo scudetto, hanno mentalità vincente e hanno aggiunto un giocatore come Stone che dà ai veneti ancora più spessore in difesa e in termini di intensità e fisicità. Il nostro obiettivo sarà quello di rimanere compatti nei momenti difficili e giocare ogni pallone al massimo»

MAURIZIO BUSCAGLIA (Allenatore DOLOMITI ENERGIA TRENTINO):«Quella fra noi e Venezia è una sfida importante, siamo stati avversari anche nelle categorie minori prima di ritrovarci a battagliare anche per risultati di altissimo livello. Inutile dire che questa è un’altra storia, un’altra stagione, un’altra situazione. Venezia è tra le formazioni più complete e in forma del campionato, ma noi vogliamo mostrare i nostri passi in avanti e i nostri miglioramenti: tutti i giorni andiamo in palestra per lavorare sodo, per essere più duri e più consistenti. Gomes? Sarà della partita, ci darà una mano per provare a vincere contro una grande avversaria»

Everybody needs some basket
al via il progetto con il contributo della Fondazione Caritro

È stato presentato oggi presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro in via Calepina “Everybody needs some basket”, il progetto pensato da Fondazione Aquila insieme ad Anffas Trentino, Centro Trentino di Solidarietà e ATAS. La scelta del luogo della presentazione non è casuale: infatti, il progetto ha ricevuto il finanziamento della Fondazione Caritro grazie al bando su “Sport e sociale” istituito dalla stessa Fondazione nella primavera scorsa. “Everybody needs some basket” vuole mettere intorno ad una palla da pallacanestro tante persone con esperienze diverse: infatti, giocheranno insieme al sabato mattina, partendo da domani, sabato 27 ottobre, presso la palestra “Manazzon” di via Fogazzaro ragazzi e ragazze con disabilità, ragazzi inseriti in percorso di recupero da dipendenze, richiedenti asilo e alcuni studenti: e tutto con il supporto delle tre organizzazioni coinvolte sia nella fase progettuale che nella fase di gestione del progetto.

L’idea di base è che lo sport sia davvero uno strumento importantissimo di mediazione tra le persone e durante il progetto si vedrà realizzarsi ciò che ciascun partner proponente cerca di fare nelle proprie attività: infatti, le persone diversamente abili saranno introdotti in attività inclusive, le persone in recupero da dipendenze svilupperanno un percorso di sport che farà bene alla loro salute e li porterà a vivere un’esperienza “normalizzante” in un contesto positivo e valoriale, i richiedenti asilo faranno un’attività che li metterà a contatto con italiani favorendo l’integrazione. Il basket obbligherà i partecipanti a darsi una mano, a superare i propri limiti, a rispettare i compagni e l’impegno degli avversari, ad accettare le sconfitte e a festeggiare le vittorie. A guidare questa squadra di basket, composta da circa 20 giocatori, sarà una coppia di tecnici esperti come Alessandro Giuliani, direttore della Dolomiti Energia Basketball Academy, e Claudio March. Il progetto andrà avanti fino ad aprile, con la squadra che si allenerà tutte le settimane e si ritroverà poi alla sera a vedere le partite della Dolomiti Energia Trentino alla BLM Group Arena: tra gli obiettivi, anche quello di organizzare una sfida a basket con qualche altre squadra ed essere inseriti in attività di supporto nell’organizzazione delle partite della prima squadra.

MASSIMO KOMATZ (Direttore FONDAZIONE AQUILA PER LO SPORT TRENTINO): «Quando qualche mese fa abbiamo letto il bando della Fondazione Caritro abbiamo subito riconosciuto che era di fatto quello che stavamo già facendo: usare lo sport per trasmettere e condividere valori di vita quotidiana. Siamo molto contenti che la fondazione abbia riconosciuto la grande importanza anche sociale che può avere lo sport: negli anni come Aquila Basket e come Fondazione Aquila abbiamo dato vita a numerosi progetti, fa piacere che per questo siamo riusciti a coinvolgere tre organizzazioni importanti».

ANTONIO SIMULA (Direttore CTS): «L’attività sportiva può essere anche un antidoto alle dipendenze, in maniera sana e condivisa. Siamo grati di poter essere parte di questo progetto e di aprire le nostre comunità all’esterno, sono occasioni importanti per i nostri ospiti».

ANDREA BOSETTI (Responsabile Relazioni Esterne ANFFAS): «Vogliamo che il nostro entusiasmo per questo tipo di progetti sia il più possibile coinvolgente: lo sport, e il gioco aiutano e favoriscono l’inclusione, il valorizzare le persone. Sarà bello fare parte di un contesto in cui tutti si aiutano a vicenda andando oltre alle proprie debolezze e alle diversità, ognuno può dare un piccolo contributo settimana dopo settimana».

FILIPPO MANFREDI (Direttore FONDAZIONE CARITRO): «La Fondazione Caritro ha il compito anche istituzionale di sostenere progetti del territorio: credo che il nostro bando unisca due anime vicine ma non per forza sempre conciliate, lo sport e i valori sociali. Lo sport per noi è e deve sempre più essere attivatore sociale, e a giudicare dal numero e dalla qualità dei progetti presentati credo che la nostra sia stata davvero un’intuizione vincente intuizione vincente».

Ufficio Stampa Aquila Trento

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