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Le partite di domenica hanno definito il quadro di due delle quattro semifinali; nel tabellone 1 la Pielle Livorno dovrà vedersela con Avellino, nel 2 Roseto incrocerà Fabriano. Vediamo cosa è accaduto nei due tabelloni playoff ed anche nei playout, dove è andata in scena soltanto una partita.

TABELLONE 1

In questo tabellone erano in programma due partite, con Avellino e Ruvo di Puglia che avevano in mano il primo di due match-ball consecutivi, contro San Vendemiano e Piombino. Quello di Ruvo è stato annullato da Piombino, che così forza la serie alla decisiva Gara-5, in programma mercoledì in terra pugliese. Dopo 30’ scorsi sui binari di un grande equilibrio, la spunta la Solbat, allungando nel periodo finale, nel quale arriva ad avere fino a 12 lunghezze di vantaggio. Il canestro della staffa è una tripla di Piccone a 1’40” dalla fine che rende vani i tentativi di rimonta della Tecnoswitch. Oltre ai 17 di Piccone, che segna cinque delle otto triple tentate, altra gran prova di Mattia Venucci, autore di 25 punti in 33’ di gioco, con 9/18 al tiro e 28 di valutazione. In casa Tecnoswitch non bastano i 24 del califfo Jackson, che mette ben 6 delle 12 triple tentate, in doppia cifra anche Galmarini, 11 con 5/6 dal campo.

Se Ruvo spreca il match-ball per chiudere la serie, sia pure in campo esterno, lo concretizza invece la Del Fes Avellino, sfruttando il fattore campo. La compagine di Crotti conquista il terzo successo consecutivo e chiude la serie contro la Rucker San Vendemiano, al termine di un confronto senza storia, tanto che i trevigiani non mettono mai il naso avanti. Avellino ipoteca la vittoria già al termine del primo tempo, chiuso con 15 lunghezze di vantaggio, sul 47-32, margine poi agevolmente mantenuto nei secondi 20’, di fatto validi solo per le statistiche. A rimarcare la supremazia di Avellino anche la netta differenza nel tiro da tre punti: 11/22 per i campani, appena 2/25 per i veneti. Tra i singoli cinque uomini in doppia cifra per Crotti, con Verazzo a 14 e Chinellato a 10, anche se il top scorer è Tommaso Oxilia di San Vendemiano che ne mette 20, con 10/14 al tiro. Da ricordare che San Vendemiano ha dovuto fare a meno dell’acciaccato Stefano Laudoni.

Con questa vittoria, Avellino vola in semifinale dove affronterà, da domenica, la Caffè Toscano Pielle, mentre mercoledì la rovente Gara-5 tra Ruvo di Puglia e Piombino deciderà l’avversaria della Fabo Herons Montecatini.

TABELLONE 2

Tutto deciso nella parte alta di questo tabellone, con la Liofilchem Roseto e Ristopro Fabriano che si affronteranno in semifinale. Abruzzesi e marchigiani hanno infatti chiuso le loro serie con un bel 3-1. Roseto ha regolato, in trasferta, la Geko Sant’Antimo, indirizzando il confronto con il netto 32-19 del secondo periodo, nel quale gli uomini di Gramenzi tirano con 13/21 dal campo, accumulando 17 punti di vantaggio all’intervallo lungo. Gap troppo ampio da ricucire per una, comunque, generosa Sant’Antimo che nel quarto finale arriva fino al -7, lo stesso divario sancito dall’86-79 finale. A fare la differenza, la miglior percentuale al tiro da due di Roseto, 47 contro 35%, e le poche palle perse, appena cinque, degli abruzzesi. Roseto porta quattro uomini in doppia cifra, con Mannella a 22 -8/18 dal campo- e Cantone, che mette quattro delle otto triple tentate, a 16. Nei padroni di casa, 16 a testa di Santangeli e Guaiana.

Esulta, come detto, anche la Ristopro Fabriano, con la Gema, brava a chiudere la serie con un devastante terzo quarto, dopo che Montecatini aveva chiuso i primi 20’ avanti di due lunghezze. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, i marchigiani stampano un parziale di 31-13, tirando con 6/7 da due e 6/8 da oltre l’arco, che di fatto vale la partita. Alla fine del terzo quarto, infatti, Fabriano è avanti 15, margine poi amplificato fino al +19 di inizio ultimo periodo. Lì la Gema alza bandiera bianca, e Fabriano la chiude senza troppa sofferenza. I termali salutano il torneo, al termine di una buona stagione. Nei padroni di casa, che alla fine tirano con il 55% da due ed il 45 da tre, ci sono ben tre uomini a 20 o più punti: Stanic a 21, con 4/6 nelle triple, e la coppia CentanniBedin, entrambi a 20. I termali, invece, hanno 17 punti da Mastrangelo, con 3/5 nelle triple, e 16 da Passoni, che tira con 5/10 dal campo.

Nella parte bassa del tabellone, entrambe le serie vanno a Gara-5, con Faenza brava a rimandare a Livorno la Akern Libertas con le pive nel sacco, nonostante l’assenza per infortunio del totem Poletti. I “Blacks” la spuntano al termine di un match caratterizzato da un grande equilibrio, con la Libertas brava a ricucire uno strappo di 10 punti a favore di Faenza nel secondo periodo, andando all’intervallo lungo sotto di appena due lunghezze. Al rientro dagli spogliatoi l’equilibrio è quasi perfetto, e la spallata decisiva la piazza Faenza nei 10’ conclusivi, nei quali costringe la Libertas a soli otto punti, con un inguardabile 3/18 al tiro.

Alla sirena finale il tabellone recita 61-56 per Faenza, e destino della serie rimandato alla rovente Gara-5 del “PalaMacchia”, in programma mercoledì sera. Nei “Blacks” 13 a testa di Galassi, con 3/5 nelle triple, e Poggi, che però tira con 4/15 dal campo, nella Libertas, in una pessima giornata al tiro (33% da due e 23 da oltre l’arco), non bastano i 16 rimbalzi in più catturati e le discrete prove di Fantoni (12) e Tozzi (11).

Si allunga a Gara-5 anche la serie tra Piacenza e Jesi, l’unica, tra le otto in programma, nella quale è sempre stato rispettato il fattore campo. La Bakery la spunta di undici, dopo un avvio favorevole a Jesi, avanti di 10 dopo poco più di sei minuti di partita; sembrava il prologo per chiudere la serie, ed invece gli emiliani sono bravi a reagire, ed all’intervallo lungo sono avanti di quattro, grazie ad un terrificante parziale di 13-0 in chiusura del secondo periodo. Il trend favorevole a Piacenza non cambia nel secondo tempo, nel quale Jesi non riesce mai ad andare oltre i sette punti di ritardo, ed al 40’ il tabellone certifica il 2-2 nella serie. Piacenza la spunta in virtù delle migliori percentuali, portando quattro uomini in doppia cifra, con la coppia MastroianniMaglietti a quota 14. Alla General Contractor, invece, non servono i 13 a testa di Marulli e Tiberti.

Adesso la serie è in perfetta parità e per conoscere la squadra qualificata per le semifinali bisogna attendere Gara-5, in programma mercoledì sera a Piacenza. Stesso ragionamento anche per la serie tra Libertas Livorno e Faenza, con la “bella decisiva” in programma, sempre mercoledì, in terra labronica.

PLAYOUT
Nel fine settimana si è giocata anche la sfida dei playout, con la Logimatic Ozzano che ha regolato la Virtus Padova, impattando la serie sul 2-2. La gara si è decisa già nei primi 20’, chiusi con i padroni di casa avanti per 36-24, vantaggio poi mantenuto nei due quarti finali. Per Ozzano, 16 di Martini, con 8/10 dal campo, nei padovani doppia doppia di Antelli, da 13 punti ed altrettanti rimbalzi, per un gran bel 25 di valutazione. Mercoledì la serie torna al “PalaBerta” di Montegrotto Terme per la decisiva Gara-5.

Photocredits: Marco Teatini (Janus Fabriano)

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