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C’erano ancora da battezzare quattro delle otto squadre ammesse alle semifinali, tutte decise in Gara-4, senza la necessità, in alcuna serie, di arrivare alla decisiva Gara-5. Vediamo la situazione nei due tabelloni e nel girone per la salvezza.

TABELLONE ORO

In questo tabellone c’erano due compagini già certe dell’accesso alle semifinali, la Pallacanestro Trieste e l’Apu Old Wild West Udine, che avevano già eliminato, con un secco 3-0, Torino e Cremona. Alla Pallacanestro Trieste è toccata la capolista della prima fase, la Unieruo Forlì, corsara in Gara-4 sul parquet della Elachem Vigevano. La compagine di Antimo Martino la chiude con la sgommata del secondo periodo, un parziale di 30-11 che vale il +22 già all’intervallo lungo, sul 56-34. Netto margine poi incrementato fino al 95-69 finale, dopo aver avuto anche 32 lunghezze di vantaggio. Il successo vale il 3-1 nella serie e la qualificazione alla semifinale con Trieste. Tra i forlivesi gran prova di Valentini, 21 in 25’ con 6/9 da oltre l’arco, 15 di Cinciarini e 15 di Xavier Johnson, nei padroni di casa 13 di Battistini e 12 di Smith e Peroni, che chiude con 4/7 da tre punti.

Molto più equilibrio nell’altra Gara-4 in programma, tra Acqua San Bernardo Cantù e Gesteco Cividale; al termine di un confronto andato avanti a fasi alterne, la spuntano i canturini di appena due lunghezze, con Cividale che, negli ultimi 4” di gioco, prima sbaglia con Redivo la tripla della possibile vittoria e poi, con Marangon, il tiro del possibile pareggio. Con questa vittoria, Cantù chiude la serie e vola in semifinale, dove affronterà, con il vantaggio del fattore campo, la Old Wild West Udine. La sconfitta non deve, però, far dimenticare l’ottimo campionato di Cividale. Fondamentale, nella vittoria di Cantù, la supremazia sotto le plance, per 40 rimbalzi a 31. Nei padroni di casa, 17 di Redivo, ma con 4/16, e Rota, nei canturini gran prova di Moraschini, con 25 punti in 26’, con 8/14 dal campo.

TABELLONE ARGENTO

In questo tabellone, le attenzioni erano sulla sfida tra la Assigeco Piacenza e la grande favorita di questo tabellone, i Trapani Shark. L’idea degli emiliani era di pareggiare la serie e di giocarsi tutto in terra siciliana; la compagine di Andrea Diana però ha messo subito le cose in chiaro, chiudendo il primo quarto sul +10, grazie ai 29 punti realizzati, con 7/9 da due e 4/7 da oltre l’arco. Super avvio di fatto valso la vittoria poi arrivata con un netto 85-68, dopo aver avuto anche 21 lunghezze di vantaggio. Alla fine, Trapani chiude tirando benissimo da due punti (26/39), e catturando sei rimbalzi in più dei rivali, numeri che raccontano la superiorità dei siciliani, con cinque uomini in doppia cifra, tra cui Alibegovic a 22, con 9/14 dal campo, ed Horton in doppia doppia, da 18 punti e 13 rimbalzi. Negli emiliani 16 di Veronesi, ma con 3/11 dal campo, e 13 di Serpilli.

Con questa vittoria, Trapani stacca il ticket per la semifinale dove affronterà la Tezenis Verona, pure lei corsara, sul parquet della Wegreenit Urania Milano, al termine di un confronto a dir poco emozionante. La soluzione, infatti, arriva all’overtime, dopo che i lombardi avevano agganciato la parità a 2” dal termine, con un tiro nel pitturato di Amato. Nel supplementare, però, non c’è storia, Verona chiude la difesa e la porta a casa con un parziale iniziale di 10-1 che vale il successo, poi sancito dall’89-80 finale. All’Urania non bastano i quattro uomini in doppia cifra, con Potts – 3/5 nelle triple – e Montano a 13, resi vani dalle super “doppia doppia” di Devoe – 20 + 10 in 32’ di utilizzo – e Buva, 23 punti, con 10/17 al tiro, e 10 rimbalzi.

Da ricordare che l’altra semifinale era già decisa da Gara-3, se la giocheranno la Flat Service Fortitudo Bologna e la Sebastiani Rieti.

FASE SALVEZZA

Altro importante passo verso la salvezza della Sella Cento, capolista del gironcino di sei squadre, le prime tre del quale agganceranno la permanenza in categoria. Gli emiliani regolano agevolmente la Umana Chiusi, per 62-47, al termine di un confronto caratterizzato dalle basse percentuali, su entrambi i fronti, e dalle 19 palle perse di Chiusi, che rimane in partita fino al termine del terzo periodo. Nel quarto finale, Cento stampa un parziale di 16-6, blindando così la salvezza. Per Cento 13 di Delfino, uno che non invecchia mai, in appena 20’ di utilizzo, ed 11 a testa di Mussini e Palumbo, mentre nei toscani nessuno va in doppia cifra.

Alle spalle della capolista, bella vittoria della HDL Nardò, sulla Benacquista Latina, ormai ad un passo dalla retrocessione in Serie B. I laziali scontano il pessimo avvio, con il primo quarto chiuso con Nardò avanti di dieci lunghezze, margine poi incrementato fino al +16 di metà secondo periodo. Nel momento più buio, Latina si scuote, prova a mettere in piedi una bella rimonta, senza però più riacciuffare i padroni di casa, che alla fine chiudono sul 66-60, sfruttando la miglior percentuale nel tiro da due. In casa Nardò, determinanti le prove di Stewart, 20 con 8/19 al tiro, e Russ Smith che tira sì male dal campo (3-10), ma infila 8 liberi su 9 e smazza 4 assist.

Chi continua a sperare nella salvezza è la Luiss Roma, grazie al netto successo sulla Moncada Agrigento, ormai destinata alla retrocessione. I capitolini, dopo un primo quarto equilibrato, comunque chiuso avanti di uno, la indirizzano nel secondo periodo, nel quale stampano un parziale di 28-13, presi per mano da Sabin, bravo a realizzare ben 16 punti in appena 7’ di utilizzo. Le cose non cambiano nella seconda metà di partita, e Roma la spunta di 24, sull’85-61, capitalizzando la prova monstre di Sabin, autore di 38 punti, con 3/3 da due e 7/10 nelle triple. Nei siciliani 15 di Ambrosin, con 6/13 al tiro, e 12 a testa di Morici e Sperduto.

Photocredits: Savino Paolella

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