Prima sconfitta stagionale per la Rucker San Vendemiano costretta subito a rincorrere, il break decisivo nel secondo tempo in cui la Virtus Padova va anche sul +21. Le basse percentuali al tiro e le tante palle perse condannano una Rucker scesa in campo senza il giusto approccio. Domenica trasferta a Vicenza.
Si ferma a sette il numero di vittorie per la squadra di coach Mian che cade al PalaSaccon, in modo inaspettato nei modi e nel punteggio, per mano di una volitiva Virtus Padova brava a capire subito che i bianconeri non erano quelli visti nelle positive prestazioni precedenti. Quello che era stato esorcizzato nei giorni precedenti, leggasi rischio di scendere in campo senza quello spirito combattivo necessario per confermarsi ad ogni palla a due, si è verificato vedendo la squadra non avere di fatto mai in mano il pallino del match.
Subito zona 3-2 ospite e dopo il 7-4 Rucker, Padova sprinta con un parziale terribile di 16-0 targato Ferrari. Sotto 20-7, sono Baldini e Sanguinetti a riportare in scia i padroni di casa, Cecchinato da 3 firma il +7 al primo intervallo. Baldini dall’arco riporta avanti i suoi (29-27) con Padova che ha Ferrari e De Nicolao con 3 falli. Hadzic e Gobbato, da una parte, e Ihedioha e Cecchinato per Padova muovono il punteggio fino al 43-42 con cui si chiude il primo tempo.
La Virtus affonda il coltello su una Rucker che in difesa subisce punti al ferro (De Nicolao), dall’arco (Cecchinato) e in contropiede (Paolin), senza al contempo essere produttiva in attacco (23 subiti e 12 realizzati in dieci minuti). Il divario (87-66) del quarto periodo rende inutile la rimonta di una squadra apparsa apatica e nervosa e in serata decisamente negativa.
RUCKER SAN VENDEMIANO – VIRTUS PADOVA 75-91
(16-23; 43-42; 55-65)
RUCKER: Vedovato 14, Sackey, Sanguinetti 8, Guazzotti NE, Nicoli, Hadzic 17, Baldini 14, Colombo 6, Gobbato 10, Perin 6. All. Mian
VIRTUS: Cecchinato 18, Schiavon 9, De Nicolao 20, Osellieri, Marangon 3, Ferrari 13, Ihedioha 14, Lusvarghi 7, Ciadini, Paolin 7. All. De Nicolao
Arbitri: Di Pilato e Marenna
Photocredits: Incastro