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Udine e Cantù volano in finale di Finale Coppa Italia Old Wild West 2022. Le semifinali disputate ieri al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi hanno decretato le due vincitrici che oggi alle 19:00 si contenderanno il trofeo della Lega Nazionale Pallacanestro. Vediamo come è andata
APU OLD WILD WEST UDINE – ORASI RAVENNA
In finale. Per il secondo anno consecutivo. Allora la sua avversaria fu Napoli, adesso sarà Cantù. La prima semifinale vede l’APU Udine prevalere su una generosa Orasi Ravenna con il punteggio di 88-69. I friulani di coach Matteo Boniciolli si sono dimostrati come di consueto formazione assai solida e sicura dei suoi mezzi colpendo soprattutto con Antonutti e Nobile. Ravenna si è battuta con grande determinazione pagando forse un po’ di stanchezza dopo la bella qualificazione contro Pistoia e sfoderando comunque un buon basket grazie soprattutto a un Tilghman ancora diluviale e alle triple di Simioni. Vince quindi Udine ma Ravenna esce di scena a testa alta.
PRIMO QUARTO – Ravenna, reduce dall’impresa con Pistoia, ritrova Sullivan. Udine è reduce dall’avere estromesso la pur valida matricola Chiusi. La squadra di Boniciolli parte meglio e nei minuti di avvio si alza in quota sul 13-7. Gazzotti riavvicina Ravenna, Antonutti e Nobile rispondono e i friulani si portano sul 18-9 a metà quarto. Coach Ravenna chiama il timeout per ragionarci su. Buon avvio, tra i friulani, di Nobile e Antonutti con sei punti a testa mentre l’ex Tortona Gazzotti è per ora il top scorer di Ravenna con sette. Coach Boniciolli inserisce Nobile. Tilghman, dopo l’exploit della gara con Pistoia, si sblocca e segna i primi due punti della sua gara portando l’OraSi a meno sette. Denegri, con una tripla, riavvicina ulteriormente i romagnoli. Nobile, però, risponde subito e Udine si porta sul 20-14 a tre minuti dal termine del primo quarto. I friulani tornano a correre e Mussini li porta sul più otto. Denegri conferma la sua buona vena riportando Ravenna in scia. Risponde subito Italiano con una tripla. Simioni sfodera una tripla in risposta e Boniciolli chiama il time out: 25-19 a un minuto e mezzo dal primo intervallo. Alla ripresa Pellegrino, in tapin, riporta Udine a muovere la sua parte di tabellone sul più otto. Udine chiude il primo quarto in vantaggio per 27-19 ma Ravenna si sta dimostrando molto determinata ancorchè un po’ stanca dal match faticoso contro Pistoia.
SECONDO QUARTO – Semigancio di Walters e Udine vola a più dieci di vantaggio: 29-19 dopo un minuto di gioco. Tilghman va in contropiede e inchioda il meno otto ravennate approfittando di un errore dei friulani. Mussini, però, con una tripla, rimette Udine in marcia, nuova risposta di Tilghman. Mussini ha le mani decisamente calde e colpisce un’altra volta portando i friulani sul 34-23 dopo due minuti e mezzo. Walters affonda la lama nuovamente e Zambelli chiama il timeout vedendo Udine cercare la fuga sul più otto. Tilghman va a canestro, Cappelletti schiaccia d’autorità e Udine vola a più dodici. E’ sempre lui a raccogliere un rimbalzo in attacco e a spingere i friulani sul 40-26 in massimo vantaggio. Ravenna mostra di soffrire la manovra asfissiante della squadra di Boniciolli. Denegri fallisce la tripla del possibile riavvicinamento, su fronte opposto Lacey sfrutta un buon taglio e colpisce ancora. Udine in disinvolto cecchinaggio approfittando anche di qualche errore di troppo dei romagnoli. Gazzotti prova a far riavvicinare Ravenna confermando la sua buona propensione realizzativa. Pellegrino ne mette uno su due dalla lunetta e Udine resta al largo. Antonutti porta la squadra di coach Boniciolli a più quindici, Ravenna frastornata. Antonutti sigla i punti del 47-28 confermandosi uno dei perni di Udine. Ravenna prova a rispondere ma i friulani attuano la pronta controreplica tenendosi sul più diciannove. A Nobile e compagni sembra riuscire tutto semplice e la prolificità realizzativa ne fa fede. Ravenna in netta difficoltà. Nobile ne mette uno su due dalla linea della carità. All’intervallo lungo Udine è avanti di un’autostrada ovvero per 52-33 grazie all’ottima vena di molti esponenti del suo roster, Antonutti e Nobile (13) su tutti. Ravenna vive soprattutto delle propensioni realizzative dell’ex Tortona Gazzotti ma paga sia l’arrembanza dei friulani sia la stanchezza di Tilghman che si è speso molto contro Pistoia.
TERZO QUARTO – Italiano, servito da Walters, porta Udine sul più ventuno dopo trenta secondi. Ravenna infila sei punti in serie e, soprattutto grazie a Denegri, cerca di riportarsi in partita sul 56-39. Udine interrompe la miniserie romagnola con Esposito. Simioni conferma la sua confidenza con le triple come già nella gara con Pistoia e riavvicina i ravennati. Cappelletti risponde però subito rimettendo il fossato a più diciannove: 61-42 a metà quarto. Udine continua a restare in alta quota ma Ravenna cerca generosamente di riprenderla. Nobile spinge i friulani sul più ventuno. Denegri prova a tenere i romagnoli in scia ma Italiano risponde. Italiano fallisce una tripla per fare assumere alla prateria di vantaggio di Udine dimensioni ancora più consistenti, Tilghman, invece, su fronte opposto non sbaglia: 65-45 a un minuto e mezzo dal tramonto del penultimo quarto. Pellegrino cecchina nuovamente, poi sfrutta a rimbalzo un errore di Nobile e sotto canestro si concede il bis. Zambelli chiama il timeout per cercare di rigenerare Ravenna sul punteggio di 69-45 per i friulani. Con questo punteggio si chiude il terzo quarto della contesa. Partita saldamente nelle mani dei friulani e per Ravenna recuperare il pesante passivo negli ultimi dieci minuti si presenta come un’impresa.
ULTIMO QUARTO – Simioni si conferma mago delle triple per Ravenna. Tilghman, su assist di Gazzotti, colpisce da sotto e firma il miniparziale di 4-0 ravennate. Udine risponde con Antonutti. Tilghman torna a cecchinare dimostrando di crederci fino in fondo: 71-52 dopo due minuti e mezzo. Tilghman ritrova gli splendori della prestazione contro Pistoia e ne infila un altro, Antonutti, però, replica. Nobile, dalla lunetta, svolge il compitino alla perfezione mettendone due su due. Denegri pesca in profondità Simioni che, da sotto, non fallisce. Tilghman, da posizione difficile, porta a ventuno punti il suo score e mostra grande cuore infilandone un altro: 75-58 a metà quarto. Esposito, da sottocanestro, porta Udine a più diciannove. Ravenna cerca disperatamente di rimontare con due triple di fila di Denegri: 77-64 a tre minuti dal termine. Pellegrino, dalla lunetta, ne mette due su due. Semigancio di Martini e Ravenna cerca almeno di limitare il punteggio passivo. Nobile subisce fallo da Denegri e va in lunetta: ne mette due su due e la squadra di coach Boniciolli vola a ottanta punti contro i 66 di Ravenna. Tiro da tre dei romagnoli ma Pellegrino replica con una schiacciata. Esposito, in tapin, corregge a canestro un tiro sbagliato di Nobile. Giuri infila a canestro il definitivo 88-69. Udine in finale ma onore delle armi a Ravenna che si è battuta con coraggio e determinazione.
APU UDINE: Nobile 19, Antonutti 14, Pellegrino 11, Walters 10, Mussini 9, Cappelletti 7, Italiano 7, Esposito 6, Giuri 3, Lacey 2, Pieri. ne: Azzano. Coach: Matteo Boniciolli.
ORASI RAVENNA: Tilghman 21, Simioni 15, Gazzotti 13, Denegri 13, Giovannelli 3, Sullivan 2, Martini 2, Siboni, Bellini, Laghi, Ciadini. Coach: Mauro Zambelli
Arbitri: Roberto Radaelli di Rho (MI) , Mattia Eugenio Martellosio di Buccinasco (MI) e Salvatore Nuara di Treviso.
GIVOVA SCAFATI – ACQUA S. BERNARDO CANTU’
Dopo avere mandato a casa Verona, si è sbarazzata anche di Scafati. L’Acqua San Bernardo Cantù, con una prova di grande spessore e con la capacità di crederci fino in fondo, guadagna la finale di “Coppa Italia” imponendosi per 82-76 sui campani. La partita ha regalato forti emozioni come ci si attendeva. Cantù ha potuto contare soprattutto sulle sontuose prestazioni di Bucarelli e Da Ros ma alla fine l’elogio deve essere esteso all’intero collettivo con un Allen come al solito in grande spolvero e un Bryant che, un po’ sottotono nei primi due quarti, ha poi ritrovato lo smalto giusto. Scafati ha avuto i suoi punti di forza in Monaldi, Rossato e Cucci. Cantù-Udine si preannuncia quindi come una finale di grande incertezza tra due squadre che hanno dimostrato piena salute.
PRIMO QUARTO – Scafati ha eliminato Casale con una prova d’autorità, Cantù ha messo le mani su un match con Verona tiratissimo. Assente, nel roster della città del mobile, l’ex di turno e capitano Luigi Sergio ai box per infortunio. Quintetto iniziale Scafati: Cucci, Daniel, Clark, Monaldi, Ikangi. Quintetto iniziale Cantù: Bryant, Allen, Da Ros, Bayehe, Severini. Saltano Bayehe e Daniel, Cantù al primo possesso offensivo. Daniel porta Scafati avanti dopo un minuto. Da Ros tenta la soluzione dall’arco sbagliando, riprende Bayehe ribadisce a canestro: 2-2 dopo un minuto e mezzo. Scafati si riporta avanti con l’ex Ge.Vi Napoli Monaldi ma risponde Allen con una tripla per il primo vantaggio canturino sul 5-4. Grande intensità fin dall’inizio come era lecito attendersi. Ancora Allen prova a organizzare la prima minifuga canturina a più tre. Daniel riavvicina i campani. Monaldi in penetrazione riporta avanti Scafati sul più uno. Nuovo sussulto canturino con Bayehe, si gioca punto a punto con le due compagini certamente in vena di precisione in fase realizzativa. Doppia tripla dell’ex San Severo Clarke e Scafati va in controsorpasso: 14-9 a metà quarto. Da Ros mostra di essere ancora in buona confidenza con le triple e riporta Cantù a meno due. L’ex Verona Severini, dall’angolo, la pareggia a quota quattordici. Ottima performance delle due compagini nella fase iniziale della gara. Scafati, però, si rialza subito in quota di un possesso, Bryant serve Bayehe che inchioda il nuovo pareggio a quota sedici a due minuti dal termine del primo quarto. La partita non tradisce le attese e ha il vestito di una sorta di finale anticipata data la caratura delle due squadre. L’ex Atlante Eurobasket Bucarelli va in lunetta e ne mette due su due riportando l’Acqua San Bernardo avanti di due lunghezze: 16-18 a un minuto dal termine del quarto. De Laurentiis subisce fallo da Da Ros e va in lunetta dove facendone uno su due. Il primo quarto termina con Cantù avanti per 18-17. Partita molto tirata.
SECONDO QUARTO – Monaldi riporta avanti Scafati di un possesso. Ancora lui in penetrazione porta a nove punti il suo score e Scafati a più quattro guadagnandosi anche il libero aggiuntivo. L’ex Ge.Vi non completa però il gioco da tre. Nikolic risponde subito, 22-20 per i campani dopo due minuti di gioco. L’ex Rieti Stefanelli, con una tripla, riporta Cantù avanti di una lunghezza. L’ex Tortona Ambrosin, dalla lunetta, con due su due rimette Scafati avanti. Sodini chiama il timeout sul 24-23 per i campani. La partita continua a viaggiare sui binari dell’equilibrio senza avere un dominus assoluto. Monaldi mette un’altra tripla confermando la sua serata di grazia e Scafati vola a più quattro. Cusin subisce il fallo dell’ex Latina Raucci e guadagna due tiri liberi e ne mette uno su due. Ikangi sbaglia un semigancio e Bucarelli, in penetrazione, riporta Cantù a meno uno: 27-26 e il coach della Givova Rossi chiama il timeout. Daniel, da sotto, rimette Scafati sul più tre. Rossato, con due su due dalla linea della carità, sigla i punti del più quattro: 31-26 a tre minuti e mezzo dall’intervallo lungo. Stefanelli, a sua volta, va in lunetta con tre tiri liberi piazzandone a canestro due e riportando sotto l’Acqua San Bernardo. Scafati si rifà subito con una tripla di Ikangi che la porta a sei incollature di vantaggio. Allen ne piazza due dalla lunetta e riporta i canturini in scia. Tripla di Cucci e Scafati si proietta sul vantaggio massimo di più sette, Stefanelli risponde con una tripla portando il suo score personale a otto punti. Ikangi riporta Scafati a più sette, 40-33 a un minuto dall’intervallo lungo. Bayehe, in girata, riporta Cantù a meno cinque. Fallo di Bayehe su Cucci che va in lunetta e manda due liberi a bersaglio. Nikolic, con una tripla, rimette Cantù a meno quattro. All’intervallo lungo i campani sono avanti per 42-38 ma la partita è ancora in bilico. Scafati finora in netta superiorità sui rimbalzi offensivi e anche in questo sta la chiave del suo momentaneo vantaggio.
TERZO QUARTO – Bryant si sblocca dal torpore realizzativo mettendo a segno i primi due punti della sua gara: 42-40 dopo trenta secondi. Tripla di Cucci e Scafati torna in mare aperto sul più cinque. I brianzoli cercano di ritornare in contatto ma i gialloblù non si lasciano avvicinare. Monaldi proietta Scafati addirittura a più otto con una tripla. Clarke, con un’altra tripla, mette i campani in doppia cifra sul 51-40. Le triple si rivelano essere in questa partita il valore aggiunto della Givova. Da Ros prova a fare respirare Cantù con un canestro da posizione difficile e si ripete dopo pochi secondi: 51-44 al 4’ e Cantù prova a riprenderla. Bryant si prende canestro e libero aggiuntivo completando il gioco da tre. Rossato fa riallungare Scafati e la panchina di Cantù si innervosisce prendendosi un tecnico. Rossato trasforma il relativo tiro libero e Scafati è avanti per 52-46. Allen sbaglia il possibile riavvicinamento, Rossato sgancia un’altra tripla e sale a più otto costringendo coach Sodini a chiamare il timeout. Brianzoli in difficoltà di fronte alla prorompente azione offensiva dei campani. Da Ros, alla ripresa, riavvicina i canturini. Daniel porta a sei punti il suo score personale e Scafati riallunga: 56-49 a tre minuti e mezzo dalla fine del terzo quarto. Bryant porta Cantù di nuovo in scia. Sul 59-51 per i campani coach Rossi chiama il timeout. Stefanelli prova a riaccostare i canturini dalla lunetta. Bryant rimette in discussione la partita, Scafati sembra avere scaricato un po’ le pile dell’offensiva. Tripla di Da Ros e Cantù è in parità a quota 59. Bryant subisce fallo e va in lunetta e ne mette uno su due riportando Cantù sopra. Da Ros subisce fallo e va anch’egli in lunetta e ne piazza due su due con Cantù a più tre. Rossato, però, in contropiede, rimette Scafati a meno uno. Il terzo quarto finisce con i brianzoli avanti per 62-61. Scafati ha dilapidato tutto il suo vantaggio, Cantù brava a crederci.
ULTIMO QUARTO – Cucci, con un gioco da tre, si porta a undici punti e rimette Scafati avanti di un possesso: 64-62. Nikolic, da sotto, ristabilisce la parità. Rossato si conferma in ottima vena piazzando una tripla che riproietta i campani in quota. Si continua a giocare punto a punto con le due squadre in notevole tensione realizzativa. Nikolic va in penetrazione e Cantù ripiomba a meno uno: 67-66 a sei minuti dal termine. Bucarelli porta l’Acqua San Bernardo al sorpasso di un punto, partita incerta fino al termine. Una tripla di Allen spinge i brianzoli a più quattro: 67-71 a metà quarto e coach Rossi chiama il timeout. Scafati si rimette in corsa a un solo possesso di distacco, reverse di Cusin e Cantù ritorna a più quattro. Da Ros spinge Cantù a più sei facendole ipotecare la finale. Clarke commette fallo su Bucarelli che va in lunetta e ne mette due su due per il 69-77 canturino. Rossato subisce fallo da Allen e va alla linea della carità piazzandone due su due. Scafati a meno sei. Allen con un libero sigla il 78-71 brianzolo. Scafati tenta di riavvicinarsi portandosi sul meno quattro. Fallo di Rossato su Bryant che va in lunetta ed esegue il compitino a dovere mandando Cantù sull’80-74. Rossato incappa nella quinta infrazione e deve abbandonare il parquet. Due liberi a segno anche per Bucarelli, Rossi chiama il timeout. Cantù si impone per 82-76 e va in finale con Udine. Scafati si conferma comunque una squadra di ottima levatura ed esce di scena con pieno onore.
GIVOVA SCAFATI: Monaldi 18, Cucci 13, Rossato 13, Clarke 11,Ikangi 8, Daniel 6, Ambrosin 6, De Laurentiis 1, Raucci, Parravicini. Coach: Alessandro Rossi.
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Da Ros 17, Allen 13, Bucarelli 12, Bryant 11,Stefanelli 9, Bayehe 8, Nikolic 7, Cusin 3, Severini 2, Boev. Coach: Marco Sodini.
Arbitri: Stefano Ursi di Livorno, Valerio Salustri di Roma e Alessandro Costa di Livorno.
Photocredits: Marika Torcivia