Leggi tutti i contenuti
Ha già fatto discutere la notizia su Aaron Craft, il giocatore di basket della Dolomiti Energia Trento, che a soli 28 anni ha deciso e comunicato di voler lasciare il mondo del basket. Perché mai una simile decisione per uno che è tra i migliori giocatori, che ha sollevato le sorti ed il futuro di diverse squadre?
Ebbene, il giovane ha deciso di lasciare il basket per diventare medico. Craft lo scorso gennaio ha superato il test di ammissione per accedere alla scuola di medicina presso l’Ohio State University, la più grande ed importante università negli Usa.
Sembra proprio che il suo futuro non sarà più sui campi da basket, ma nei corridoi e reparti di ospedali ad aiutare i malati che necessitano di cure mediche. In fin dei conti, il sogno di Aaron è da sempre stato quello di diventare medico, prodigandosi ad aiutare e sostenere gli altri, la società e tutti i bisognosi. Così, a distanza di anni, Craft torna tra i banchi di scuola. Nel 2014 il giocatore si laureò presso la stessa università in Scienze Alimentari ed ora è pronto a tornare in quel luogo che ha segnato la sua storia, per ottenere un altro importante titolo di studio.
La sua passione per la medicina
La passione nei confronti della medicina è qualcosa che ha caratterizzato Craft fin dalla sua infanzia, come lo stesso giocatore ha affermato più volte. Grande uomo oltre ad essere un bravo player, che pur amando il basket ed avendogli dedicato parte della sua vita, tra vittorie, trionfi ma anche sconfitte e momenti meno belli, oggi ha preso una decisione importantissima nella sua vita personale e professionale.
La decisione di diventare medico è dettata, oltre dalla passione, anche dalla voglia di essere utile alla società, di aiutare il prossimo e di non essere solamente un uomo che corre dietro un pallone su di un campo da basket. Il 28 enne lascia così il mondo dello sport, appendendo al chiodo le scarpe, la maglietta e lasciando il pallone da basket. Il suo futuro sarà all’insegna della medicina, di libri di testo, di esami e prove pratiche per diventare un vero e proprio medico.
Il suo arrivo in Italia
Arrivato in Italia, il giovane Craft ha risollevato le sorti di diverse squadre. Nel 2018 il Aaron va all’Aquila Trento in soccorso ad un team che ormai era in visibile difficoltà. E così è stato, nel giro di poco la squadra, grazie al contributo di questo grande giocatore si è sollevata iniziando a risalire la classifica in maniera abbastanza rapida.
Successivamente Craft fu ingaggiato dalla società trentina, anch’essa in difficoltà. Arrivato in squadra, Craft ha risollevato le sorti di un ambiente ormai spento e privo di iniziativa di gioco, grazie alle sue doti ed abilità in campo. Canestro dopo canestro le vittorie si sono susseguite tra la grande soddisfazione di tutti. Stiamo parlando di un giovane talento che nel 2015 venne eletto miglior difensore nella D-League, ossia la Lega di sviluppo della Nba, con la maglia dei Santa Cruz Warriors.
Il suo addio al basket
Aaron, a fine stagione, lascerà l’Italia per tornare negli Usa. Trento resta comunque nel cuore e nei ricordi di Aaron Craft, città che lo ha accolto con entusiasmo e che ha visto la nascita del suo primo figlio. Ed ancora, per quanto riguarda il team: “la squadra ha una grande organizzazione, dal coach agli assistenti, dalla società a tutte le figure che ci ruotano intorno”, sono queste le parole del giocatore del Trento. Tutto può cambiare nella vita, il destino è vasto ed imprevedibile, ma la cosa che davvero conta è fare ciò che si ama e che ci fa sentire vivi. Non ci resta che fare un grande in bocca al lupo al giovane Aaron Craft per il suo nuovo futuro.
[…] prestazione di leadership e qualità per Aaron Craft, che chiude il match a quota 10 punti (5-7 dal campo) con quattro rimbalzi, sei assist, quattro […]
[…] l’avvio sprint degli ospiti scivolando a meno 16, poi però trascinati dalle giocate totali di Aaron Craft e da un clamoroso capitan Toto Forray da 24 punti si rifanno sotto e mettono la freccia a metà […]