Nell’insolita cornice del PalaColombo di Ruvo di Puglia, per una volta campo amico, l’Adriatica Industriale incappa nella seconda sconfitta consecutiva cedendo il passo ad un Civitanova più volitivo e cinico.
Dopo un buon inizio, parzialone di 1-18 degli ospiti che ha indirizzato inesorabilmente il match. I 50 punti subiti nella prima metà di gara, assieme a percentuali non altissime davanti e momenti di black-out totale hanno fatto il resto. Non è bastato neanche questa volta un arrembante quarto periodo, dove Corato era arrivato sino al meno cinque. Comunque troppo poco per ribaltare il match e portare a casa i due punti. Corato conferma il quintetto base che a Senigallia ebbe un gran impatto sul match: Stella, Amendolagine, Boffelli, Antrops e Marini. Coach Millina risponde mettendo sul parquet tutti i pezzi da novanta della collezione marchigiana: Burini, Pierini, Amoroso, Andreani e Feliciani lo starting five.
Partono meglio i padroni di casa, subito sollecitati dagli encomiabili tifosi neroverdi, giunti a centinaia a Ruvo. Amendolagine, Stella, Antrops: 7-0 in meno di 100”. Gli ospiti ci mettono qualche minuto per ingranare, ma quando lo fanno dimostrano grande forza offensiva e impattano con Burini, Coviello e Pierini (7-7 al 3’). Boffelli, Antrops e Cicivè firmano il terzo 7-0 di fila, ma il primo quarto di Smorra e soci si interrompe qui. Pierini e Amoroso siglano il pari 14, ma questa volta Corato non risponde al fuoco. L’esperienza e la lucidità dei due civitanovesi trascinano i viaggianti ad un clamoroso parziale di 1-18, che di fatto indirizza in maniera definitiva il match. I quasi quattro minuti di digiuno (non sarà l’unico durante il match) fanno perdere certezze alla banda Verile, ma Gaetano Amendolagine, autore di 12 punti e una prova maiuscola, prova a togliere le castagne dal fuoco con una tripla dall’angolo e fissa il primo quarto sul 22-29.
L’uscita dai blocchi sembra di buon auspicio per Corato: la seconda bomba di fila di Amendolagine illude l’Adriatica Industriale, sul fronte opposto però Coviello e Andreani riallargano la forbice con freddezza glaciale. I neroverdi non riescono più a mordere, sotto le plance gli ospiti hanno la meglio sui lunghi coratini e da fuori non trovano il guizzo giusto. Pierini (27 pti) sempre lui e Boffelli portano il match sul 31-40 a metà tempo, ma due bombe di Coviello e Andreani allontanano Corato addirittura sul meno 15. Capitan Stella con quattro punti e un assist consecutivi, tenta di tenere i suoi attaccati al match, ma Burini a 7” dalla fine firma il 38-50 di fine primo tempo.
Corato approccia bene anche il terzo periodo con un 5-0 di parziale con Boffelli (16 pti) e Amendolagine, ma ancora una volta la rimonta casalinga si interrompe sul più bello. Coviello e Pierini ristabiliscono le gerarchie, Marini non ci sta e realizza il semi-gancio del 45-55 al 23’. Nel cuore del terzo periodo però il secondo black-out del match, quello decisivo: quattro minuti e quaranta secondi senza canestri realizzati e Civitanova Marche, pur non facendo i fuochi d’artificio, racimola un parziale da k.o. di 0-11. Efe Idiaru con tre punti di fila nell’ultimo giro di lancette rende un po’ meno pesante il passivo, ma la rimonta a fine quarto sembra impossibile, alla luce del 51-69.
Negli ultimi dieci minuti di gara Corato prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma un’altra bomba di un ispirato Andreani porta gli ospiti al massimo vantaggio (+21). Da qui in avanti inizia un film già visto, con Corato che (ancora una volta troppo tardi), decide di salire in cattedra e piazza un parziale di 11-0, riaprendo di fatto una partita chiusa già dal primo tempo, con capitan Stella trascinatore assoluto. Il momento favorevole accende anche i tifosi coratini che iniziano a spingere la squadra, Millina chiama time out per fermare l’emorragia. Burini e Boffelli armano le loro sapienti mani, una tripla da urlo porta il match sul 67-74 al 36’, un minuto dopo è Antrops ad accorciare ancora sul 70-76. Ma quando i neroverdi sembrano in grado di poter riagguantare il match, ecco la sliding door: i neroverdi prima commettono fallo palla in mano, poi dopo un ottima difesa, ancora palla persa e sulla ripartenza Pierini non perdona da lontano. Negli ultimi 60” di gara poi anche la sfortuna ci mette lo zampino: dopo una palla recuperata da Idiaru, Stella spara da tre punti, ma la palla, che sembrava destinata in fondo alla retina, viene sputata beffardamente dal ferro. Era l’ultimo treno per riagguantare il match, che Civitanova conduce in porto con merito per 72-80.
Corato in questo match conferma pregi e difetti mostrati sin qui: grande approccio al match nei primissimi minuti, fase centrale carente in fase difensiva, realizzativa e organizzativa, ultimo quarto a mille all’ora, con grinta e cattiveria messi in campo fino all’ultimo secondo. Il lavoro ambizioso e duro di Verile e il suo staff, quello di far crescere giornata dopo giornata la squadra nella consapevolezza nei propri mezzi e nella mentalità, ora è messo a dura prova anche da questioni logistiche e burocratiche. Questi ragazzi però durante questo primo terzo della stagione, hanno dimostrato che nei momenti di massima pressione e difficoltà riescono a dare il meglio. Domenica a Porto Sant’Elpidio altro scontro diretto importantissimo, con i marchigiani galvanizzati dalla vittoria casalinga di prestigio su Bisceglie. Un test difficile, che però può dare ai neroverdi un pronto e decisivo riscatto.
Ufficio Stampa Basket Corato