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Venerdì ricco di emozioni nei playoff di Serie B nazionale, con tante partite in bilico fino alla sirena finale. Andiamo a vedere cosa è accaduto nei due tabelloni.
TABELLONE 1
Sorride la testa di serie numero 1, la Caffè Toscano Pielle; la compagine labronica chiude infatti la serie con l’Andrea Costa Imola, espugnando il parquet romagnolo al termine di una partita quasi sempre condotta dai ragazzi di Cardani. Determinanti, nell’economia del confronto, i 53 punti realizzati dai livornesi nel primo e nel secondo quarto, che valgono 12 lunghezze di vantaggio dopo 30’, poi conservati nel quarto finale. A fare la differenza le migliori, o per meglio dire meno peggiori, percentuali della Pielle e la supremazia biancoazzurra sotto i tabelloni. Tra i singoli, in casa Pielle ottima prova del ritrovato Loschi, 18 in 22’ di utilizzo con 4/8 nelle triple, e buona quella dell’acciaccato Rubbini, in casa Imola, 17 di Aukstikalnis, che mette cinque triple, 15 dell’ex di turno Drocker, con 5/11 dal campo, ed 11 di Ranuzzi, che non sbaglia neanche uno dei cinque tiri da due tentati.
Adesso la Pielle aspetta la vincente della serie tra San Vendemiano ed Avellino, con gli irpini adesso avanti 2-1, grazie al rocambolesco successo in Gara-3, la prima in terra irpina. La compagine di Crotti la spunta dopo un overtime, dopo aver sbagliato con Nikolic il tiro della vittoria al termine dei regolamentari. Gli irpini sono bravi, dopo aver avuto anche 11 lunghezze di vantaggio nel secondo periodo, a colmare il gap di otto punti a favore degli ospiti a metà del terzo periodo. Nel supplementare, Avellino scappa via, confermando il fattore campo, con annessi due match-ball di fila per chiudere la serie. Nonostante la partita in tono minore di Bortolin, solo 6 punti, Crotti si gode i cinque uomini in doppia cifra, con Vasl a 20, in 32’ di utilizzo, e Verazzo a 17. Agli ospiti, invece, non bastano i 32 di Gluditis, con 9/20 dal campo e 9/10 dalla lunetta ed un superbo 31 di valutazione. Bene anche Chiumenti (17) e Cacace (12) per una San Vendemiano che ha dovuto fare a meno di Laudoni, assenza non certo di poco conto.
Nella parte bassa di questo tabellone, festeggia la Fabo Herons Montecatini, grazie al colpaccio in terra veneta, contro la Gemini Mestre. Il break decisivo della compagine toscana arriva a cavallo dei due periodi intermedi, grazie al quale la “banda Barsotti” allunga fino al +15 di metà terzo quarto. In quel frangente. Mestre prova la rimonta, arrivando fino al -3 a 19” dalla fine, prima di essere giustiziata da tre liberi, uno di Arrigoni e due di Chiera. Nella Fabo, l’argentino ne mette 13, sia pure con basse percentuali, ma la palma del migliore, però, tocca a Daniele Dell’Uomo, che ne segna 16 con 5/6 dal campo e 4/4 dalla linea della carità. Nei mestrini, gran prova da Aromando, 23 con 8/12 al tiro, in doppia cifra anche Bocconcelli – 16 con 6/9 al tiro – e Smajlagic che però mette solo una delle sette triple tentate.
Con questo successo, i termali volano in semifinale, dove attendono la vincente della sfida tra Piombino e Ruvo di Puglia, con i pugliesi avanti 2-1, grazie al blitz del “PalaTenda”, al termine di una partita inaspettatamente dai bassi punteggi, come ben evidenzia il 28-22, per Piombino, a metà partita. Al rientro dagli spogliatoi, però, Piombino continua a sparacchiare – alla fine 24/67 al tiro – ed i pugliesi prendono il largo, chiudendo per 65-57. In una serata storta degli esterni di Cagnazzo, per Piombino si salva Lautaro Berra, autore di 13 punti con 6/11 al tiro e 9 rimbalzi. Per la Tecnoswitch Ruvo di Puglia, 20 del solito Jackson, sia pure con 7/18 al tiro, e 13 di Gianmarco Leggio.
TABELLONE 2
In questo tabellone tutte le serie sono sul 2-1, compresa quella della testa di serie numero-1, la Liofilchem Roseto, sconfitta a Sant’Antimo. Gli abruzzesi partono meglio, poi la Geko prende in mano il confronto, arrivando ad avere anche 11 lunghezze di vantaggio a meno di cinque minuti dalla fine; la partita sembra conclusa, ed invece Roseto stampa un parziale di 11-1 che impatta lo score a 46” dalla sirena. Nel momento di maggiore difficoltà, però, Gallo e Quarisa segnano i quattro punti determinanti nella vittoria campana. Proprio i due top scorer del confronto, rispettivamente con 25 (Gallo) e 24 (Quarisa) punti all’attivo. Per Roseto, 18 a testa di Mantzaris, con 5/7 nelle triple, e Klyuchnyk.
Sul 2-1 anche l’altra serie di questa parte del tabellone, con la Ristopro Fabriano avanti sulla Gema Montecatini. La compagine di Andrea Niccolai la spunta nonostante i termali giochino una buona partita, chiudendo il terzo periodo avanti di tre lunghezze. Decisivo il quarto finale, nel quale Fabriano stringe le maglie in difesa, costringendo la compagine di Marco Del Re a realizzare appena sette punti nei 10’ conclusivi, troppo pochi per portare a casa una partita dipanatasi sui canoni più confacenti ai termali, con le due difese ad avere la meglio sui rispettivi attacchi. In un confronto caratterizzato da basse percentuali, Fabriano capitalizza la netta superiorità (+16) nel computo dei rimbalzi catturati. Nella Ristopro 15 di Venti, con un super 5/7 da tre, e 15 di Centanni, nei termali, 14 a testa di Mastrangelo, ma con 4/15 al tiro, e Passoni, unici in doppia cifra di Del Re.
Nella parte bassa del tabellone, gran colpo per la Akern Libertas Livorno, corsara a Faenza, la squadra guidata dal grande ex Gigi Garelli. Al termine di un confronto andato avanti a fasi alterne, la Libertas la spunta, nonostante un inguardabile secondo quarto, nel quale gli amaranto segnano appena due punti; lì Tozzi e compagni si salvano con la difesa, concedendo a Faenza soltanto sette punti. Al rientro dagli spogliatoi, Faenza prova ad allungare ed alla fine del terzo periodo è avanti sette, ma nel periodo finale la Libertas rimonta e la spunta con la decisiva penetrazione di Saccaggi a 2” dalla fine e la stoppata, sulla sirena, di Tozzi a Papa. In una partita dai bassi punteggi, nella Libertas bene Bargnesi, 13 con 5 assist, e Williams, 4/5 al tiro e 6 preziosi rimbalzi. In casa Faenza 19, in 25’ di utilizzo, per l’inossidabile Vico, sia pure con 4/13 al tiro, ed 11 di Begarin.
Sul 2-1 è anche l’altra serie nella parte bassa del tabellone, con Piacenza brava ad allungare la sfida con la General Contractor Jesi che aveva agevolmente vinto i primi due episodi. In terra emiliana, la Bakery gioca un primo tempo superlativo, chiuso avanti di 20 lunghezze, margine poi agevolmente mantenuto nonostante il tentativo di rimonta dei marchigiani nell’ultimo quarto, senza però mai mettere in discussione il confronto. A far esultare gli emiliani, i cinque uomini in doppia cifra, ma soprattutto la serata speciale di Bertocco, alla fine autore di 31 punti, con un “extraterrestre” 8/9 nelle triple. Nella General Contractor, 17 di Casagrande, con 7/10 al tiro, e 15 di Marulli. Determinanti, nell’esito del confronto, i 14 rimbalzi in più catturati da Piacenza.
Neanche il tempo di riflettere su Gara-3, che si torna in campo già domani per Gara-4, con sei squadre che proveranno ad allungare la serie e le altre sei intenzionate a raggiungere la Caffè Toscano Pielle e la Fabo Herons Montecatini, ormai certe delle semifinali.
PLAYOUT
Si è scesi in campo anche nei Playout, con Ozzano che, nel Girone B, ha tenuto aperta la serie con Padova, rimandata nella città di Sant’Antonio con sette lunghezze di scarto. Adesso Padova conduce per 2-1 e proverà a concretizzare, già questa sera, il primo dei due match-ball a disposizione. Nel Girone A, invece chiudono la serie la Rimadesio Desio, 85-76 a Salerno, e la Virtus Cassino, 75-63 sul parquet di Rieti, conquistando così la salvezza. Le due perdenti, Rieti e Salerno, si affronteranno in una serie al meglio delle cinque partite, con inizio domenica 19, dalla quale uscirà il nome dell’ultima squadra retrocessa.
Photocredits: Fabo Herons Montecatini