Mai come in questa stagione la Serie B Nazionale ci ha regalato tante sorprese, con un unico filo conduttore, la relativa importanza del fattore campo nei playoff. Tendenza già vista nelle semifinali, con le vittorie in Gara-5 in campo esterno di Avellino, addirittura sul parquet della Pielle prima della classe, e della Fabo Herons Montecatini, a Ruvo Di Puglia.

Il trend si è incredibilmente confermato anche nella finalissima, con i colpacci della Libertas Livorno e della stessa Avellino, implacabile quando il clima si arroventa, sui parquet, rispettivamente, di Roseto e Montecatini, blitz esterni valsi la promozione nel paradiso della Serie A2.

Nel Tabellone 1 il cammino di Avellino è stato incredibile; la compagine di Crotti, poi parleremo anche di lui, è sempre riemersa da una situazione di svantaggio, dopo aver perso Gara-1 con San Vendemiano e da un pesantissimo 0-2 prima con Pielle e poi Herons. Nei momenti di maggiore difficoltà, i lupi irpini hanno saputo compattarsi e far fronte comune, riemergendo non da una, non da due ma bensì da tre situazioni di grande difficoltà. La sublimazione per una squadra scolpita nel granito è arrivata ieri sera in un “PalaTerme” sold out.

I campani l’hanno spuntata al termine di una partita caratterizzata da un grande equilibrio, nella quale però a menare le danze più a lungo sono stati proprio Verazzo e compagni. A decidere la contesa è stato lo scatto di reni finale di Avellino, brava ad allungare, in maniera definitiva, nell’ultimo 1’50” di partita, dopo che un canestro di Arrigoni aveva impattato la partita a quota 65. Sembravano i due punti ideali per lanciare i termali, invece gli irpini non si sono scomposti, e hanno piazzato un parziale di 10-2, nel quale Chinellato è stato il principale protagonista. Il break è valso il “game, set and match” per una squadra rivitalizzata dall’arrivo di Crotti, chiamato in corso d’opera a sostituire il silurato Crosariol.

Proprio il tecnico di Crema è stato il valore aggiunto nella lunga, ed inattesa, cavalcata irpina; dal suo arrivo la Del Fes ha cambiato faccia, chiudendo la stagione regolare con le marce alte per poi inserire il turbo nella post-season, nella quale ha eliminato, sempre da underdog, San Vendemiano, Pielle ed Herons. Per Crotti si tratta del quinto successo in questo campionato, chapeau.

Vince in trasferta anche la Libertas, davanti ai 4500 del “PalaMaggetti”, concretizzando il sorpasso messo in cantiere con la netta vittoria in Gara-2 che aveva riequilibrato la serie. I ragazzi di Andreazza, un tecnico della cui bravura si parla troppo poco, hanno estratto dal cilindro la miglior prestazione stagionale proprio nella partita più importante.

Gli amaranto, partiti con le marce basse, sono stati bravi a contenere l’avvio sprint di Roseto, che aveva approcciato il match con un 7-0 iniziale. Nel momento di maggiore difficoltà, in un ambiente tanto caldo quanto corretto, la Libertas ha tenuto botta, chiudendo il primo quarto sotto di appena tre lunghezze. Nel secondo periodo ecco la prima spallata, non con la solita, insuperabile difesa, ma con una prestazione scintillante in attacco.

I numeri sono lì a testimoniare la super prova della Libertas nel secondo periodo: 25 punti con una gragnuola di triple che ha capovolto l’inerzia del match. L’artefice dello strappo è stato sicuramente Gregorio Allinei, che ha così festeggiato al meglio la fresca convocazione con la nazionale azzurra Under 20.

Il trend pitturato di amaranto è continuato anche dopo l’intervallo lungo, fino alla sublimazione del periodo finale, nel quale Fantoni e compagni sono scappati via fino al +17, blindando la partita già a diversi minuti dalla fine, prima di resistere al disperato tentativo di rimonta degli abruzzesi, mai però rientrati in partita. Alla fine, Andreazza l’ha spuntata per 81-74, chiudendo una serie nella quale la sensazione era che i labronici avessero qualcosa in più dei rivali, che pure meritano assolutamente l’onore delle armi.

A raccontare la superba prestazione della Libertas anche le cifre di gara-5, nella quale i labronici hanno tirato con un super 19/35 da due punti (54%) ed un ancor più tale 11/25 da oltre l’arco, vera chiave della vittoria, a maggior ragione se paragonato allo scarno 6/27 di Roseto. In una partita nella quale Andreazza si gode i sei (!!!) uomini in doppia cifra, il titolo di migliore in campo tocca a “GregAllinei, autore di 20 punti in 31’ di utilizzo, con un devastante, per Roseto, 6/9 da tre che assume ancor più valenza considerando che stiamo parlando di un ragazzo di appena 20 anni.

Photocredits: Del.Fes Avellino

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