Ventiquattro anni dopo la Coppa Italia di serie B torna a Roseto che si aggiudica una splendida finale battendo un altrettanto valida e competitiva Cividale che può uscire a testa altissima dal campo.

Dopo un inizio combattuto nel quale le due squadre si alternano repentinamente al comando della gara, il primo allungo lo prova con le triple la Liofilchem che arriva sul 7-16 a poco più di metà del primo quarto. Gianluca Di Carmine segna anche in maniera pregevole i sei punti seguenti dei suoi portandoli sull’11-23 prima che una tripla di Alessandro Cassese e tre tiri liberi di Eugenio Rota rimettano nettamente in gioco i friulani che chiudono la frazione sotto di sei lunghezze (19-25).

Il pubblico è nettamente in partita ma ora c’è anche la Gesteco la quale, pur subendo un po’ troppo in difesa, riesce, in particolare con Alessandro Paesano e Leonardo Battistini, a restare agganciata sul 32-36 al 17′. I tiri liberi di Alberto Serafini e Valerio Amoroso e due bellissimi canestri, assistiti in maniera egregia, realizzati da Aleksa Nikolic consentono però a Roseto di andare all’intervallo lungo con la doppia cifra di vantaggio sul 32-43.

Oltre alla grande differenza in percentuale nel tiro dal campo fra le due squadre (55% per Roseto, 37% per Cividale) spicca, in questa prima parte di match, il dato dei rimbalzi che premia in maniera ineluttabile l’enorme fisicità messa in campo dai padroni di casa avanti in questa statistica per 11-23.

Il secondo tempo si apre con una tripla di Di Emidio che regala il massimo vantaggio a Roseto (32-46) ma a questo punto l’inerzia della sfida cambia in maniera rapida e anche piuttosto inaspettata con Cividale che, trascinata dalle segnature di Gabriele Miani, Leonardo Battistini e Stefano Laudoni torna a un solo possesso di distacco (46-48). Il terzo periodo si chiude con una lunga serie di tiri liberi sia da una parte che dall’altra con protagonisti i precisi Eugenio Rota e Edoardo Di Emidio per il 56 pari, un perfetto equilibrio che apparecchia la tavola per un avvincente ultimo quarto.

Si segna col contagocce e la tensione è altissima con la Liofilchem che mette la testa avanti mentre la Gesteco spara a salve dalla grande distanza sbagliando ben sette tentativi nei primi sei minuti. Stefano Laudoni sblocca i friulani ma poi poco dopo commette un ingenuo fallo antisportivo con Di Emidio che riporta avanti i suoi (62-63).

Una tripla di Adrian Chiera e la palla persa da Valerio Amoroso fanno entrare Cividale nell’ultimo minuto del match con due punti di vantaggio (65-63). Chiera sbaglia, Amoroso fa 1/2 dalla lunetta e subito dopo Eugenio Rota perde banalmente la sfera ed è costretto ad uscire dal campo per raggiunto limite di falli. Amoroso di tabella rimette Roseto avanti (65-66) e Leonardo Battistini dall’altra parte prende un’altra conclusione dalla grande distanza ma la fallisce e Alessandro Paesano abbraccia platealmente Amoroso per un altro fallo antisportivo. Il numero 33 degli abruzzesi segna una sola volta dalla lunetta ma Di Emidio è precisissimo e con 22″ sul cronometro i punti di vantaggio per i padroni di casa sono 4 (65-69). Tre errori consecutivi dalla grande distanza di Cividale decretano la conquista della Coppa Italia per la Liofilchem Roseto.

Gesteco Cividale – Liofilchem Roseto 65-69
(19-25, 13-18, 24-13, 9-13)

Gesteco Cividale: Eugenio Rota 12 (0/1, 1/2), Leonardo Battistini 12 (1/6, 2/8), Adrian Chiera 11 (1/4, 3/7), Stefano Laudoni 9 (1/3, 2/4), Alessandro Paesano 8 (4/4, 0/4), Gabriele Miani 6 (2/5, 0/3), Alessandro Cassese 5 (1/2, 1/6), Daniel Ohenhen 2 (1/1, 0/0), Enrico Micalich, Shaka Balladino, Matteo Frassineti
Liofilchem Roseto: Edoardo Di Emidio 17 (1/3, 2/5), Valerio Amoroso 15 (3/4, 2/11), Aleksa Nikolic 11 (5/8, 0/0), Andrea Pastore 10 (1/4, 2/5), Alberto Serafini 7 (2/4, 0/0), Gianluca Di carmine 5 (2/2, 0/0), Riccardo Bassi 4 (2/2, 0/0), Alfonso Zampogna 0 (0/3, 0/2), Nikola Mraovic, Antonio Ruggiero, Niccolò Gaeta, Andrea Di Tecco

Le parole dei protagonisti della finale

Giovanni Battista Gerometta (coach Gesteco Cividale): “Cominciando dal finale purtroppo siamo stati un po’ presi dalla frenesia anche se i tiri che abbiamo fatto secondo me erano buoni pur non essendo andati a segno. All’inizio invece siamo stati sorpresi dall’aver trovato una fisicità diversa rispetto alle altre partite e per questo non abbiamo trovato il nostro abituale ritmo nel primo tempo. Torniamo a casa consapevoli di essere una squadra molto ambiziosa e sono sicuro che d’ora in poi saremo ancora più pronti e vogliosi di fare bene.”

Danilo Quaglia (coach Liofilchem Roseto): “Anche oggi e pure nel primo tempo non abbiamo giocato la nostra migliore pallacanestro, altre volte siamo stati più bravi. Il fattore ambientale e il fatto che riuscivamo sempre a batterli sono state le due chiavi della metà iniziale della gara poi nella seconda abbiamo sofferto tanto la loro fisicità ed eravamo stanchi ma con orgoglio e animo abbiamo trovato dei canestri importanti che ci hanno consentito di vincere la partita e la coppa. Abbiamo problemi fisici come li hanno più o meno tutte le altre squadre ma usciamo da questa tre giorni più consapevoli e convinti che se giochiamo come sappiamo, se siamo noi, vinciamo.”

Photocredits: Fulvio Marco Pregnolato

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