Pur essendo ancora giovane, da pochi mesi ha compiuto 50 anni, Alessandro Mamoli ha già vissuto molte vite, sempre nel segno di un amore quasi ancestrale, quello per la palla a spicchi. Prima ex cestista, in grado di entrare nel roster dell’Olimpia Milano 1991/92, con compagni del calibro di Antonello Riva, il compianto “Chocolate Thunder”, al secolo Darryl Dawkins, Jonny Rogers e Riccardo Pittis, poi allenatore e quindi affermato giornalista di Sky, per il quale è una delle voci che racconta, in modo superbo, la mitica NBA.

Un mestiere che non è, per Mamoli, un lavoro bensì una passione, quella di raccontare il basket emozionando, come racconta benissimo coach Marco Crespi nella prefazione al suo ultimo libro, “Dream Games”, edito dalla casa editrice Rizzoli. Un libro, scritto nello stesso modo in cui Alessandro commenta le partite, in modo tanto chiaro quanto coinvolgente; stai pur certo che se lo prendi in mano e lo inizi a leggere, metterlo sul comodino è difficile quasi come spegnere la TV di fronte alle sue telecronache.

Ma cos’è, di cosa tratta “Dream Games”? Sostanzialmente è un viaggio, un lungo viaggio nel quale l’autore passa in rassegna 35 anni di basket, attraverso le sue partite più significative, vissute di persona – stiamo parlando di un giornalista che ha vissuto dal vivo la bellezza di 8 finali NBA – o attraverso una enciclopedica memoria.

Il viaggio, citando il titolo del libro, da sogno, parte da una partita che ai più giovani dirà poco o nulla, ma che è scolpita nella memoria degli appassionati che, come chi scrive, hanno, se li hanno ancora, i capelli bianchi. Siamo nell’ormai lontano 1986, la Tracer Milano ospita l’Aris Salonicco che la settimana prima l’ha sculacciata mica male, rifilandole 31 punti di scarto, presa per mano da un greco dalla mano divina, manco fosse sceso dall’Olimpo, Nikos Galis, che ne mette 44. Per passare il turno gli eredi delle mitiche scarpette rosse devono ribaltare quello svantaggio, sembra la classica missione impossibile, ed invece…

Mamoli racconta di quella partita, di come l’ha vissuto da appassionato tifoso, reso rosso in viso dalla tempera per preparare uno stendardo biancorosso, in modo talmente appassionante che a chi l’ha vista, come il sottoscritto, in orario antelucano con le parole del mitico Aldo Giordani, pare non solo di rivederla, ma di riviverla.

Quella sfida tra Milano e l’Aris Salonicco è la chiave per entrare in un viaggio quasi onirico, ma altrettanto reale, nel quale l’autore regala al lettore non soltanto la sua competenza e la sua conoscenza, quasi maniacale, del basket ma tanta, tanta emozione. Emozione suscita il racconto della mitica finale NCAA nella quale si affrontano “MagicJohnson e Larry Bird, due che, “diversi come il sole e la luna”, andranno a riscrivere la storia della NBA, che proprio dalla loro rivalità trasse linfa vitale per diventare lo sport planetario che è adesso.

Quella NBA della quale Mamoli racconta tanti episodi, ma che emoziona nel racconto dei giorni a cavallo della morte di Kobe Bryant, un tragico incidente che segna per sempre Alessandro, tanto che, lui sempre sorridente e di buon umore non si vergogna di scrivere “In quel momento, esattamente quando mi ritrovai davanti al punto in cui cadde l’elicottero, lasciai andare tutto quello che avevo tenuto dentro le trentasei ore precedenti e cominciai a piangere”.

Parole da emozione pura, come emozione pura è “Dream Games”, per gli appassionati di basket ma anche per coloro che vorrebbero intraprendere la carriera, al giorno d’oggi a dir poco ardua, di giornalisti, ai quali Mamoli regala preziosi consigli, in primis quello di seguire la passione per una palla a spicchi e per quel rumore che fa quando attraversa una bianca retina.

In definitiva, sono 232 pagine che scorrono via in modo leggero, nelle quali si percepisce tutta la passione di Mamoli verso la pallacanestro, vista più che come un lavoro, ancorchè gratificante e remunerativo, come una vocazione, per un’opera che non deve assolutamente mancare sullo scaffale di ogni appassionato di questo meraviglioso sport che è la pallacanestro.

L’autore

Alessandro Mamoli (Rho 1973), è un ex cestista nell’Olimpia Milano di Mike D’Antoni ed ex allenatore di squadre giovanili di basket, oggi rinomato giornalista. Dal 2004 è giornalista conduttore tv per Sky Sport. Ha seguito sul posto 8 finali NBA e 4 Final Four NCAA, 2 mondiali e 4 Europei di basket. È stato coautore del bestseller di Marco Belinelli “Pokerface” (2015) ed ha pubblicato, a quattro mani con Michele Pettene, “Basketball Journey”

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