In attesa del secondo turno settimanale di Eurolega, nel quale l’Olimpia Milano è di scena a Belgrado, contro il Partizan del guru Obradovic, e la Virtus ospita il Maccabi, vediamo i risultati delle nostre rappresentanti sui parquet di mezza Europa

EUROLEGA

La grande sorpresa dell’Eurolega 2023-24 è sicuramente la Virtus Bologna; i ragazzi di Luca Banchi dimenticano in fretta la sconfitta di Monaco e tornano al successo, contro una delle grandi storiche del Barcellona. Lo fanno con una prova di grande carattere, senza mai smettere di lottare, anche quando la partita sembrava ormai indirizzata dalla parte dei blaugrana, avanti anche in doppia cifra. Nel primo quarto, dopo il primo canestro di Hackett, i catalani prendono in mano la partita, chiudendo i primi 10’ con 6 lunghezze di vantaggio, margine amplificato nel secondo periodo, nel quale arrivano fino al +16, per poi chiudere con 12 punti di margine, sul 45-33.

Al rientro dagli spogliatoi, la Virtus appare ancora più determinata, trova con maggiore continuità la retina avversaria ed all’ultima pausa, sul 61-56 “blaugrana”, la partita è ancora tutta da scrivere. La firma la mettono le V nere, partendo subito con un parziale di 5-0 che impatta la partita a quota 61, equilibrio perfetto che dura fino al 72 pari quando mancano 1’23” alla sirena finale; da quel momento in poi è un monologo virtussino, con un parziale di 8-3 che vale il successo ed il conseguente terzo posto in classifica. Banchi si gode l’ottima prova di squadra dei suoi, tra i quali oltre al solito Shengelia (14) spiccano i 21 di Lundberg, autentico trascinatore nell’emozionante finale.

VIRTUS BOLOGNA – FC BARCELONA 80-75

Parziali: 18-24; 33-45; 56-61; 80-75

Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 10, Lundberg 21, Belinelli 8, Smith, Dobric 2, Mascolo 2, Cacok, Shengelia 14, Hackett 14, Mickey 8, Dunston 1, Abass. Coach: Banchi
FC Barcelona: Da Silva 3, Pauli, Vesely 13, Brizuela 9, Kalinic 7, Satoransky 9, Hernangomez 15, Laprovittola 9, Abrines 6, Parker 4, Nnaji ne, Jokubaitis. Coach: Grimau

Niente da fare, in questa stagione l’Eurolega è stregata per l’Olimpia Milano; contro il Bayern Monaco, infatti, i ragazzi di Ettore Messina incappano nella quarta sconfitta consecutiva, stavolta in modo veramente beffardo. I milanesi, infatti, nonostante la pesante assenza di Mirotic, tengono a lungo testa ai tedeschi, in un match palpitante fatto di tanti break ed altrettanti controparziali, e vedono sfumare il tanto atteso ritorno alla vittoria proprio sulla sirena finale, con una tripla di Ibaka che stampa il pareggio al termine dei 40’ regolamentari. Nel supplementare sale in cattedra Edwards, con 32 punti top scorer del match, e Milano rimane con il classico pugno di mosche in mano. In una buona partita, ancorché non premiata dal risultato, spicca la prova di Shield, autore di 26 punti con 8/16 dal campo e 5 triple; in doppia cifra anche Voigtmann, Melli ed Hall, tutti a quota 10. Adesso la squadra di Messina viaggia con un deludente record di quattro vinte ed otto perse, per agganciare almeno il play-in serve una decisa inversione di tendenza.

BAYERN MONACO – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 91-84

Parziali: 22-25; 44-39; 55-52; 76-76; 91-84

Bayern Monaco: Weiler-Babb 14, Francisco 11, Edwards 32, Weidemann, Giffey 2, Radoncic 2, Bonga 5, Ibaka 20, Brankovic, Kharchenkov, Booker 5, Gillespie. Coach Laso.
Olimpia Milano: Lo 3, Poythress 4, Bortolani 2, Tonut 9, Melli 10, Kamagate n.e, Ricci, Flaccadori 5, Hall 10, Shields 26, Hines 5, Voigtmann 10. Coach Messina.

EUROCUP

Brutta sconfitta casalinga della Umana Reyer Venezia, in EuroCup, contro una delle squadre più attrezzate del girone, i London Lions, fin qui sconfitti soltanto in due delle dieci partite disputate. È stato un confronto davvero intenso, nel quale i veneti sono riusciti a rimanere in partita fino alla sirena finale, nonostante le migliori percentuali della compagine inglese, che ha fatto registrare un ottimo 47,1 % dall’arco. Eppure, la Reyer è andata vicino all’impresa, accumulando anche 12 lunghezze di vantaggio nel corso del secondo quarto. In quel momento è arrivata la reazione dei Lions, all’intervallo lungo nuovamente a contatto, sul 51-49. Da lì in poi è equilibrio puro, con i londinesi bravi a spuntarla nel periodo finale, nonostante i generosi tentativi della Reyer che, nell’ultimo possesso, non concretizza la possibilità di impattare il match. In casa Reyer buona la prova di Tucker, autore di 20 punti in 25’ di utilizzo, Wiltjer e Brown Jr, autori di 17 punti a testa.

UMANA REYER VENEZIA – LONDON LIONS 91-95

Parziali: 30-25; 51-49; 72-72; 91-95

Umana Reyer: Spissu 6, Tessitori, Casarin 5, De Nicolao, O’Connell ne, Janelidze ne, Parks 12, Brooks, Simms 14, Wiltjer 17, Brown jr. 17, Tucker 20. All. Spahija.
London Lions: Olaseni 23, Taylor 13, Sandy ne, Dekker 7, C. Morgan 11, Queeley 3, Sharma 5, Phillip 10, M. Morgan 19, Grantham 4. All. Bozic.

Perde in casa anche la Dolomiti Energia Trento, per mano dei tedeschi dell’Ulm, in una partita vietata ai cardiopatici; per capirlo basta vedere l’epilogo della partita, con la tripla della vittoria di Baldwin andata sì a segno ma annullata, dopo un concitato instant replay, perché scagliata a tempo scaduto. Sarebbe stato il giusto premio per la bella prova dei trentini che lottano per tutta la partita, rimanendo incollati ai rivali per tutti i 40’, che alla fine prevalgono dopo una autentica battaglia. Dopo un avvio balbettante, con il primo quarto chiuso sotto di otto punti, la compagine di Galbiati rimette le cose a posto nel secondo periodo, andando all’intervallo sotto di una sola lunghezza. Nei secondi 20’ è lotta punto a punto, fino all’incredibile epilogo già descritto, con il sogno della rimonta stoppato dall’Instant Replay. Nell’Aquila Grazulis (15). La sconfitta, la sesta in dieci giornate, lascia Trento fuori dalle prime sei posizioni che valgono l’accesso alla fase successiva, per agganciarle serve un rush finale da copertina.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – RATIOPHARM ULM 83-85

Parziali: 13-21; 42-43; 63-63; 83-85

Trento: Ellis 5, Hubb 11, Niang 10, Conti, Forray, Diarra, Udom 12, Biligha 12, Grazulis 15, Baldwin 18. All. Galbiati
Ulm: Damit 4, Jensen 7, Essengue ne, Herkenhoff 4, Nunez 8, Klepeisz 5, Figueroa 20, Mathias 9, De Paula 3, Jallow 10, Williams 15. All. Gavel

FIBA CHAMPIONS LEAGUE

Bastava guardare la classifica del Gruppo D della FIBA Champions League per capire che la trasferta della Dinamo Sassari ad Atene, sul parquet dell’AEK, primo in classifica ed ancora imbattuto, non sarebbe stata una passeggiata. I 40’ in terra greca lo hanno confermato, con i gialli di casa che hanno preso fin da subito in mano le redini della partita, crivellando il canestro della formazione sarda fin dalla palla a due iniziale. La compagine guidata da Joan Plaza ha realizzato la bellezza di 31 punti già nel primo quarto, chiuso con 13 lunghezze di vantaggio, sul 31-18. Da lì in poi la partita si è sempre più pitturata del giallo dell’AEK che, nonostante i generosi tentativi della Dinamo di limare il gap, ha aumentato il proprio vantaggio con il trascorrere dei minuti, chiudendo il match con un eloquente 110-79 che rappresenta l’evidente differenza di valori in campo. Nei sardi, alla quarta sconfitta in cinque partite, buone le prestazioni di Tyree, con 21 top score del confronto a braccetto del greco Kuzminskas, e Cappelletti (17).

AEK ATENE – DINAMO SASSARI 110-79

Parziali: 31-18; 55-35; 81-59; 110-79

AEK ATENE: Chatzidiaki, Flionis 5, Hall 5, Kuzminskas 21, McRae 16, Kabengele 10, Kamapelas 3, Kouzeloglou 4, McLemore 9, Netzipoglou 11, Randle 9, Tillman 17. Coach: Joan Plaza
SASSARI: Cappelletti 17, Charalampopoulos 9, Gombauld 12, McKinnie 8, Tyree 21,

FIBA EUROPE CUP

NINERS CHEMNITZ – ITELYUM VARESE

Inizia con una sconfitta il percorso, nella seconda fase a gironi della FIBA Europe CUP, della Itelyum Varese, inserita nel gruppo N, con gli olandesi dello ZZ Leiden, i rumeni del CSU Oradea ed i tedeschi del Chemnitz. La prima era proprio in Germania, sul parquet del Chemnitz, dove Varese sconta un approccio molle alla partita, tanto che il parziale del primo quarto recita 35, avete letto bene, 35-16 per i padroni di casa. Un divario che incide tantissimo nell’economia della gara, con i lombardi che riescono a limarlo soltanto nel terzo periodo, chiuso comunque con 10 lunghezze di ritardo.

Nel quarto finale, però, i tedeschi crivellano il canestro varesino con grande continuità, segnano 29 punti ed alla fine la spuntano per 109-85, iniziando al meglio la seconda fase. Da dire che Varese era salita in terra tedesca priva degli infortunati Librizzi, McDermott ed Ulaneo, in panchina solo per onor di firma, assenze importanti nell’economia del confronto. Per coach Bialaszewski, ottima la prova di Hanlan, con 28 punti miglior realizzatore del confronto; in doppia cifra anche Woldetensae (15), e Brown, 12 per entrambi.

NINERS CHEMNITZ – ITELYUM VARESE 109-85

Parziali: 35-16; 62-41; 80-70; 109-85.

Niners Chemnitz: Gregory ne, Uguak 11, Garrett 20, Van Beck 12, Lansdowne 13, Bailey, Glowka ne, Kellig ne, Ongwae 6, Krubally 14, Lockhart 6, Yebo 27. Coach: Rodrigo Augusto Pastore.
Itelyum Varese: Shahid 13, Young 2, Cauley-Stein 5, Ulaneo ne, Woldetensae 15, Zhao, Moretti 9, Virginio, Hanlan 28, Brown 13. Coach: Tom Bialaszewski.

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