Se vi piace scommettere, in particolare al Lotto, perché non provate a puntare qualche euro su un bell’ambo 31-3 sulla ruota di Milano, prendendo spunto dallo scudetto, l’ennesimo, conquistato dall’EA7 Emporio Armani Milano? Quello conquistato ieri sera dalla compagine di coach Ettore Messina è infatti il terzo titolo consecutivo per gli eredi delle mitiche scarpette rosse, il trentunesimo in totale.

Il trionfo è arrivato nella serie più attesa, quella contro i rivali di sempre, quella Virtus Bologna che ha sì giocato una signora stagione, ha sì venduto cara la pelle, ma è rimasta, alla fine dei giochi, con in mano solo la Supercoppa di inizio stagione. Questo campionato ha rappresentato il perfetto paradigma di come le cose cambiano, nello sport e nella vita.

Qualche mese fa, infatti, la Virtus Bologna sembrava destinata ad una stagione memorabile – tra le prime quattro in Eurolega ed in testa al campionato – mentre l’Olimpia Milano annaspava in entrambe le manifestazioni, con Ettore Messina, tra l’altro il grande ex di turno, non certo benvoluto dati tifosi delle “V Nere”, finito su una graticola rovente.

Invece, durante il nuovo anni, è cambiato tutto; la Virtus si è smarrita, inanellando sconfitte in serie nelle gare esterne di Eurolega, poi costate la mancata qualificazione ai Playoff, persa nel Playin di Vitoria, e venendo clamorosamente eliminata nei quarti di finale di Coppa Italia, da Reggio Emilia.

Milano invece, pur in mezzo a flop clamorosi – sconfitta casalinga con Pistoia in campionato, sconfitta nella finale di Coppa Italia con Napoli – ha saputo rimettere assieme i cocci, chiudendo degnamente il massimo palcoscenico europeo e rilanciandosi in campionato, fino ad agganciare la seconda piazza, proprio alle spalle della Virtus, il che faceva presagire, per il quarto anno di fila, una finale tra felsinei e meneghini.

Così è stato, con le due squadre arrivate all’epilogo della stagione, sia pure con qualche balbettio di troppo, soprattutto da parte della Virtus che ha ceduto due partite a Derthona ed una a Venezia, mentre Milano ha ciccato solo l’esordio, con Trento, per poi incasellare sei vittorie di fila, equamente distribuite tra Trento, regolata per 3-1, e la rivelazione Brescia.

La finale, sporcata dalle polemiche legate a qualche decisione arbitrale rivedibile, soprattutto in Gara-3, è girata proprio all’esordio, con l’Olimpia brava ad espugnare Bologna al termine di una partita terminata all’overtime. Con quell’86-75, infatti, l’EA7 ha portato dalla sua il fattore campo, poi confermato nei due episodi successivi della Serie.

In Gara-3 non sono mancate le polemiche, con una decisione fondamentale nell’economia della partita definita da uno tranquillo come Luca Banchi, coach Virtus, “Inspiegabile”.

Milano l’ha spuntata di tre lunghezze, per 81-78, conquistando due match ball consecutivi, il primo davanti al proprio pubblico, poi convertito nello scudetto numero 31 della gloriosa storia biancorossa.

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In Gara-4 determinanti sono stati i due periodi a cavallo dell’intervallo lungo, 20’ nei quali Mirotic – straordinario con i suoi 30 punti e 12 rimbalzi – e compagni hanno stampato un parziale di 44-27 che, di fatto, ha cucito il tanto ambito tricolore sulle canotte di Milano. Nel quarto finale la Virtus ha avuto un sussulto di orgoglio, tornando sotto la doppia cifra di svantaggio ma la voglia di Cordinier e Polonara non sono servite a riaprire il match, alla fine vinto da Milano, con annesso titolo tricolore.

Per Milano è il modo migliore di riscattare una stagione macchiata dal controverso cammino in Eurolega, manifestazione alla quale la compagine di Messina si era approcciata con malcelate ambizioni, mentre la Virtus Bologna deve ripartire dalle tante cose positive fatte vedere durante la prima parte della stagione e dalla ritrovata efficacia di Marco Belinelli, al di là dello 0 fatto registrare in Gara-4.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 85-73

Parziali: (22-23, 46-36, 66-50, 85-73)

Olimpia Milano: Bortolani n.e, Tonut 7, Melli 12 (9 reb), Napier 3 (6 ast), Ricci n.e, Flaccadori 9, Hall 8, Caruso n.e, Shields 10, Mirotic 30 (12 reb), Hines 2, Voigtmann 4. Coach Messina.

Virtus Bologna: Cordinier 21, Lundberg 12, Belinelli, Pajola 2, Mascolo, Shengelia 4, Hackett 5, Mickey, Polonara 12, Zizic, Dunston 8, Abass 9. Coach Banchi.

Photocredits: Savino Paolella

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