Battuta Miami 106-93 in una gara 6 semplicemente perfetta per i Los Angeles Lakers che conquistano il diciassettesimo titolo della loro storia raggiungendo i Boston Celtics.
I Los Angeles Lakers si laureano campioni NBA al termine di una partita, la sesta della serie, che si è giocata soltanto nel primo quarto. In avvio infatti Duncan Robinson per gli Heat tiene a contatto i suoi ma già sul finire di frazione allungo dei gialloviola firmato da un gioco da tre punti di LeBron James per il 28-20.
Il protagonista assoluto del fantascientifico secondo periodo dei Lakers è però Rajon Rondo che non sbaglia niente e, con il sesto canestro su sei tentativi della sua partita, porta il punteggio sul 44-27 al 18′. Miami tira male sia dal campo che dalla lunetta e perde anche diverse palle in attacco per merito anche di una difesa, quella losangelina, ai limiti della perfezione e molto più fisica.
Due triple consecutive di Kentavious Cadwell Pope portano i Los Angeles Lakers sul +28 all’intervallo (64-36) mettendo praticamente già i titoli di coda sulla partita e sulla serie. Poco da segnalare nella cronaca di un secondo tempo nel quale i gialloviola hanno controllato il vantaggio fino agli ultimi sei minuti quando gli Heat hanno cercato quantomeno di rendere meno pesante il passivo, riuscendo a chiudere la gara su un -13 che non descrive però in maniera legittima il nettissimo successo degli uomini allenati da coach Frank Vogel.
LeBron James è stato ovviamente eletto MVP delle Finals avendo chiuso anche gara 6 con una tripla doppia da 28 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Oltre alla già citata super prestazione di Rajon Rondo (19), ottimo apporto da entrambi i lati del campo del solito Anthony Davis (19+15r) e molto bene anche Kentavious Caldwell Pope (17) ma nella serata difficile per non dire impossibile giudicare insufficiente un Lakers.
Dall’altra parte i Miami Heat hanno mollato proprio sul più bello quando sembrava essere definitivamente rientrata nella serie con Bam Adebayo che ha messo assieme una doppia doppia da 25 punti e 10 rimbalzi mentre Jimmy Butler, apparso piuttosto stanco, ha chiuso con 12 punti e a poco è servito il rientro in campo di Goran Dragic che in 19 minuti ha segnato appena 5 punti.
Si conclude quindi qui una stagione piuttosto travagliata di una National Basketball Association che ha comunque offerto uno spettacolo magnifico con dei playoff molto incerti e ricchi di spunti tecnici. Alla fine, nel maledetto anno della scomparsa di Kobe e Gigi Bryant, il titolo è andato alla squadra la quale probabilmente ha avuto una motivazione in più per vincerlo e regalare alla città di Los Angeles una gioia attesa ben dieci anni.