L’Unibasket Pescara e i Roseto Sharks dominano le rispettive semifinali e domani si troveranno l’una davanti all’altra nell’atto finale del 1° Torneo Unibasket. Due partite divertenti, ben giocate da tutte le squadre e che hanno divertito il buon pubblico presente, nonostante il punteggio finale racconti due match terminati con un ampio divario tra le compagini.
Nella prima delle due gare, Roseto ha vinto 82-52 contro una buona Giulianova Basket: la squadra di A2 ha fatto valere la categoria di differenza e l’incredibile atletismo del suo roster. Nella seconda sfida, i padroni di casa dell’Unibasket hanno condotto il match dall’inizio alla fine, ad eccezione di un black out nel secondo quarto. Prova molto convincente dei ragazzi di coach Rajola, che domani proveranno a mettere qualche sassolino negli ingranaggi del club di serie A.
Alle 18:00 la finale terzo e quarto posto, alle 20:00 la finalissima.
L’Unibasket si presenta con Micevic subito in campo; Napoli milita in un altro girone ma schiera nello starting five quattro giocatori che nella precedente stagione erano nel girone C, lo stesso dell’Amatori. Inizio in perfetto equilibrio, con le due squadre che mostrano buone trame di gioco, ottimo ritmo e anche qualche errore di troppo sotto canestro (4-4). Le triple di Potì e Micevic siglano il primo affondo dei locali (10-4) che trovano sempre l’uomo libero al tiro.
Dopo un’altra realizzazione dell’ala di origine serba, coach Lulli è costretto a chiamare il timeout (12-4 con parziale aperto di 10-0). Napoli si sblocca ma l’inerzia sembra essere a favore degli abruzzesi, mentre gli allenatori iniziano ad utilizzare le rispettive panchine. Dincic tiene a galla i suoi ma l’Unibasket trova il fondo della retina con una continuità impressionante e la splendida azione che manda al tiro Serafini sulla sirena dimostra la qualità della pallacanestro messa in campo dai ragazzi di coach Rajola. Tripla a segno e 25-13 alla fine del primo quarto.
I giovanissimi Del Sole e D’Eustachio collezionano la spledida azione che dà il via al secondo quarto. Napoli dà segni di vita, segna quattro punti di fila e coach Rajola chiama immediatamente time out leggendo bene il momento della partita (27-17). Guarino è on fire e con dieci punti personali di fila rimette la gara in parità (28-28). Pescara in sette minuti ha realizzato soltanto tre punti dopo il dominio del primo quarto. Leonzio dall’angolo rompe il digiuno e la tribuna esulta, affammata di emozioni da campionato. Una splendida azione corale rimette definitivamente in partita l’Unibasket, che va all’intervallo lungo in vantaggio di sette punti (35-28) con la virata sotto canestro di Potì.
Avvio equilibrato nel terzo parziale, pure se il dominio di Capitanelli nel pitturato mantiene Pescara con il vento in poppa (44-32). La solita tripla di Guarino riaccende la luce dei suoi, che faticano a segnare se la palla non finisce nelle mani del play o di Nemanja Dincic; situazioni nel precampionato possono accadere, quando qualche uomo non è ancora al meglio della condizione. Pescara tiene a riposo il regista titolare Caverni, che ha subito un piccolo problema nel primo tempo. Adesso le squadre sembrano peccare di lucidità, pure se l’Unibasket si è guadagnata la possibilità di andare spesso in lunetta perchè Napoli ha già usufruito del bonus di falli. L’appoggio al ferro di Del Sole in contropiede sulla sirena vale il 52-40 alla fine del terzo quarto.
I primi punti della partita di Malfatti aprono l’ultimo parziale ma è solo un lampo, perchè Pescara ne segna otto di fila, sia con belle azioni manovrate che con un’invenzione di Potì. La tripla di D’Eustachio segna addirittura il +18 per i locali, mentre Del Sole accumula punti e minuti sul parquet. I due under dell’Unibasket si prendono la scena e Potì e Leonzio continuano a divertire il pubblico. Qualche minuto pure con Serafini nello spot di “tre” e tanti palloni anche nelle mani di Carpanzano. L’Unibasket convince e domani se la vedrà contro Roseto. Nel finale spazio pure per gli altri under a referto, che si tolgono lo sfizio di segnare diversi punti con una clamorosa stoppata di Facciolà ai danni di Malagoli. Finisce 76-56. Finalissima alle ore 20:00.
Gli Sharks hanno dominato la prima semifinale, pure se Giulianova per aver ben figurato contro una squadra di categoria superiore: di certo Ricci e compagni sapranno dire la loro nel prossimo campionato di serie B.
Primo quarto sostanzialmente equilibrato. Roseto detta il ritmo dall’inizio ma non riesce a scavare subito un solco nel punteggio, anche per qualche per qualche scelta poco corretta da parte dei suoi ragazzi. Se qualche peccato di gioventù toglie qualcosa a Roseto, allo stesso tempo è proprio l’intensità degli stessi a imporre un ritmo al match difficilmente sostenibile per gli avversari. Alla prima sirena, il punteggio è 20-11 in favore degli Sharks.
Giulianova, con coraggio, non teme il ritmo imposto da Roseto e riapre immediatamente la contesa con due belle triple, mentre sbarra la via del canestro agli ospiti. Intanto le panchine si scaldano per qualche fischio mancato, a dimostrazione che le squadre affrontano questo test con la garra di chi non vuole perdere nemmeno un amichevole.Con il passare dei minuti gli Sharks prendono di nuovo il sopravvento (30-20) e Giulianova ricuce un’altra volta con due bombe di fila di Ricci e Cardellini. Roseto però affonda di nuovo la lama, sfruttando qualche ingenuità degli avversari che commettono qualche fallo di troppo. Dalla lunetta la squadra di A2 scava un nuovo break per il 38-26 che chiude il secondo tempino.
Identico copione nel terzo quarto, in cui Sherrod e compagni sembrano sempre in grado di compiere la fuga decisiva, che invece non si realizza per qualche ingenuità di troppo e per la qualità di Ferraro e compagni. La tripla aperta di Penè negli ultimi secondi del tempino riporta gli Squali a un significativo +13 (60-47).
L’ultimo quarto non offre particolari spunti. Roseto ha più benzina e domina con un Akele immarcabile. Giulianova ci mette sei minuti per togliere quel 47 dal tabellone ma chiude onorevolmente la contesa. Domani si giocherà ad armi pari la finale per il terzo e il quarto posto. Finisce 82-52 per gli Sharks.
Ufficio Stampa Unibasket